34. Cain

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Riapre gli occhi in una stanza avvolta nella penombra.

E' sdraiato e Yuri è seduto accanto al suo letto, si guarda intorno e riesce solo a pensare che almeno non è all'ospedale.. qualunque cosa sia stato, non è poi così grave .

'Hey Doc, come andiamo?'

Yuri si volta verso di lui, puntandogli in faccia uno sguardo severo.

'Qual è l'unica cosa che non bisogna mai fare quando ci si sta riprendendo da un trauma cranico? Sentiamo.'

Cain chiude gli occhi, colpevole. Sa che ha fatto una cazzata.

'Cellulari, telefoni, computer e tv sono assolutamente vietati.'

Recita .

'Esatto. Allora per quale ragione non hai ascoltato Sandro quando ti ha detto di mettere giù quel dannato telefono? Cristo! Lo paghi! E' qui a posta per vigilare sul tuo benessere ed invece di ascoltarlo, mi dice che sono 4 giorni che lo tratti come se fosse un nemico.'

'E' insopportabile. Mi sembra di avere una guardiano perennemente alle costole!'

Alza la voce ma deve subito abbassarla, ha la testa che gli scoppia.

'Bhè si dà il caso che sia proprio il suo lavoro ed è proprio quel guardiano che ha evitato che ti schiantassi al suolo poco fa, quando sei svenuto... sappiamo entrambi quanto sarebbe potuto essere pericoloso se la tua testa dura avesse battuto sul pavimento.' sospira rumorosamente 'Anche se a volte mi chiedo se non ci preoccupiamo tutti per niente: la tua testa è così dannatamente impenetrabile che dubito possa rompersi a contatto con nulla!'

Cerca di calmarsi prima di proseguire.

'Cain sei tu che mi hai assunto per vigliare sulla tua salute, fai un mestiere estremamente pericoloso ed il mio compito è quello di dirti sempre la verità, mi paghi per questo, quindi ascoltami bene : non puoi più correre un rischio del genere, parlo sul serio.'

E' chiaro che è arrabbiato, non l'ha mai visto perdere la pazienza in vita sua, ma oggi è decisamente alterato. Decide che è meglio evitare l'ironia.

'Hai ragione, non succederà più - esita - è stata un'emergenza...  diciamo così.'

Yuri lo guarda severo.

'Un emergenza dai capelli rossi?'

Annuisce svogliato, non gli piace parlare dei fatti suoi con nessuno. Neanche con il suo dottore.

'E' rimasta fino a quando non l'ho tranquillizzata dicendo che non era nulla di grave. Mi hanno assicurato sia lei che Sandro che non avevi battuto la testa, quindi ero sicuro che non potesse essere nulla di drammatico... è andata via solo pochi minuti fa, voleva aspettare che ti svegliassi ma poi qualcuno l'ha chiamata dal lavoro.'

Tira fuori un foglietto dalla tasca.

'Mi ha detto di darti questo, quando ti saresti svegliato.'

Lo appoggia sul comodino, Cain si limita a guardarlo poi riporta lo sguardo su Yuri.

'E adesso? Sono di nuovo a letto?'

Yuri scuote la testa.

'No, puoi alzarti quando vuoi. Stesse regole di prima, non ti stancare e riposa il tuo cervello. Tra una settimana se tutto procede bene potrai ricominciare a fare un po' di attività fisica e fra due se non ci sono contrattempi chissà... una corsetta fuori magari?'

Cain si mette seduto.

'Sono andate bene le analisi?'

Yuri sorride.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now