54. Cain

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Al contrario del loro primo incontro, questa volta, quando Ginger si tira indietro e gli dà uno schiaffo lui è troppo distratto per bloccarla.

'Te l'ho già detto, non mi piace essere toccata.'

Ha le guance rosse, lo sguardo incerto ed ansima. Cerca di liberarsi da lui, che la tiene premuta contro la porta chiusa dell'ufficio. Ma è impossibile liberarsi di quei quasi 100kg di muscoli .

Cain sorride, ha ancora in bocca il suo sapore e sembra assolutamente incurante del dolore alla guancia. La guarda divertito con un sopracciglio alzato.

'Dovrai essere più convincente ragazzina, perché da questo bacio ..bhè, tutto sembra tranne che non ti piaccia essere toccata, almeno da me.'

Fa un passo indietro e la lascia andare, prima che gliene arrivi un altro.

'Nei tuoi sogni...troglodita.'

E con queste parole Lillith esce come una furia, così come è entrata, portando il clima di tempesta con sé.

Lui rimane lì, con la guancia bollente eppure incapace di smettere di sorridere. Se ricorda bene sono le stesse parole con cui lo ha salutato la prima volta che si sono incontrati.

Sapeva allora che sarebbe stato difficile scordarsi di lei e lo sa adesso. Anzi, adesso è certo che dovrà trovare un modo per convincerla a stare con lui, un modo qualunque, purchè possa assaggiare ancora il suo sapore e scoprire quali altri segreti nasconde.

Gli piace.

Decisamente.

E non solo sentire quel corpo minuto contro il suo, o quella bocca calda che vorrebbe assaggiare ancora, le piace lei. La sua rabbia, la sua irruenza, la sua ingenuità, quel temperamento esplosivo che ha potuto intravvedere  in trasparenza, sotto la superficie apparentemente calma.

Certo sa tirare gli schiaffi, su questo non ci sono dubbi. Si passa una mano sulla guancia dolente, è piccola ma ha energia da vendere.

Sente la musica arrivare da oltre la porta, le voci degli avventori che cominciano ad arrivare nel locale. Si sistema la maglietta e i capelli, poi apre la porta dell'ufficio:  la serata si preannuncia molto interessante. Purtroppo però, la prima persona della crew in cui s'imbatte è Nina, che nel vederlo s'illumina come una lampadina.

'Cain!' esclama entusiasta , ed in un attimo gli è addosso 'Che bello rivederti.'

Le mani di lei si aggrappano al suo bicipite e i seni prosperosi strusciano casualmente contro di lui, ecco, questa è una delle cose che odia della notorietà, doversi sbarazzare delle groopies appiccicose.

'Nina, che piacere. Mi hanno detto che tu e Harvey fate coppia fissa adesso – si guarda intorno – non vorrei che questo tuo entusiasmo creasse troppo scompiglio. C'è anche lui stasera?'

Lei s'irrigidisce, ma non molla la presa.

'Ci frequentiamo, ma niente di serio. Dopo il nostro primo incontro... bhè, diciamo che ho sempre sperato di rivederti qui al locale, magari potrebbe essercene un secondo. Che dici?'

Cain è a disagio, sente gli occhi della crew puntati su di loro e qualcosa gli dice che ce né anche un paio color giada. Ginger è già abbastanza infuriata, non vuole bruciarsi ogni chances con lei per colpa di Nina.

'Ti ricordi vero cosa ci siamo detti quella sera... un'avventura di una notte, niente di più.'

Cerca di svincolarsi dalla sua presa ma non vuole essere troppo scortese. Lei gli rimane aggrappata al braccio come un pitone e si protende verso di lui.

'Dovessi cambiare idea, sai che io quando si tratta di te sono sempre disponibile.'

Gli dà un bacio umido sulla guancia e si allontana sinuosa.

'Difficile resisterle, non trovi?'

Si volta e vede Ross che lo studia attento, lancia un'occhiata all'ingresso: c'è ancora poca gente, a regolamentare gli accessi deve essere rimasto solo Bob.

'Ciao Ross, tutto bene? E no, direi di potercela fare benissimo.'

Si guarda intorno. Amber , Terry e Vikcy sono già operative dietro al bancone assieme a Ginger . Dillon è seduto che chiacchiera con Sam, mentre Melody e Hervey stanno osservando Nina che li raggiunge, fingendo non sia successo nulla.

Cain fissa lo sguardo su Ginger, sta sistemando i bicchieri senza degnarlo neanche di un'occhiata. Inutile dire quanto ciò ferisca la sua autostima.

'Ho gusti più raffinati.'

'Davvero e da quando?'

Il tono di Ross è ironico. Evidentemente però segue la direzione del suo sguardo, perchè continua pungente.

'Scordatelo campione. La rossa è decisamente off limits.'

Cain si appoggia al muro e incrocia le braccia al petto, curioso.

'Davvero? Come mai? L'articolo ti interessa?'

Ross ride.

'Ginger? Per me non è un articolo, è un'amica. E se la conosco un po', bhè, mi spiace , ma so per certo che non è affascinata da gente come te, senza offesa.'

Questa conversazione si fa interessante. Guarda Ross, curioso.

'Figurati, non mi offendo facilmente. Solo per capire però : come me in che senso? Sono un tipo a posto, non mi pare di avere qualcosa che non va.'

Ross lo fissa, impermeabile al suo fascino.

'Sai benissimo cosa intendo Cain. Ci sono ragazze come Nina, per cui sei perfetto e ci sono ragazze come Ginger, che ti farebbero perdere solo tempo. E tu non hai tempo da perdere, giusto?'

'Bhè... dipende. E' una a cui non piace divertirsi?'

Ross annuisce.

'Esatto. I ragazzi la vedono lassù e pensano subito che sia una facile, ma non è affatto così... non sai in quanti ci hanno provato con lei, anche tipi parecchio insistenti te l'assicuro, per questo la sera l'accompagno a casa io... non voglio che le capiti nulla di strano.'

Indica col mento il bancone.

'Tutte le ragazze sono corteggiate ovviamente, è normale qua dentro. Qualcuna ogni tanto si lascia andare, accetta un drink o un appuntamento – lo guarda – o come Nina si lascia accompagnare a casa. Ma a Ginger non interessa questa roba, butteresti il tuo tempo, te l'assicuro. Un tizio tempo fà si era messo a farle una corte spietata, le faceva la posta all'uscita del locale, portava dei regali... ha fatto di tutto pur di convincerla ad uscire con lui e non era un 'idiota qualunque, è un mezzo genietto che insegna all'università ... con la macchina sportiva e tutto il resto. Se non è uscita con lui....'

Cain lo guarda divertito.

'Dici che non sono all'altezza?'

Ross scuote la testa.

'No amico. Dico che lui almeno ci teneva, ha investito tempo e denaro, eppure gli è andata male lo stesso. Tu vuoi schioccare le dita e portartela a casa come hai fatto con Nina, darle una ripassata e poi passare alla successiva. Niente di male, voglio dire, ognuno ha il suo stile ok? Ma Ginger non fa per te, tutto qua. Guardati in torno, in questo locale hai ampia scelta, no? Sei un bel ragazzo, famoso, ricco, sicuramente stasera avrai la fila di tipe disposte a venire via con te.'

'Ma non Ginger.'

Puntualizza Cain.

'Esatto. Lei lasciala in pace, è un avvertimento.'

Ribatte Ross.

Lui aggrotta le sopracciglia, incredulo.

'Un avvertimento?'

Ross adesso non sembra più così amichevole.

'Io e Ginger siamo amici . E io difendo i miei amici, sono fatto così, che vuoi farci.'

Gli dà una pacca sulla spalle e raggiunge l'ingresso dove cominci a formarsi una certa fila. 

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora