Fuoco e fiamme

45. Ginger

E' stato un fine settimana complicato.

Venerdì sera hanno finito tardissimo al locale e la mattina dopo lei e Dillon erano in piedi alle 9,00 per un appuntamento preso con Nina e i suoi collaboratori. Hanno registrato le canzoni fatte al locale nello studio di registrazione dell'università e dopo aver ascoltato i file, li hanno caricati sul sito così che tutti possano scaricarli liberamente, insieme ai video live. 

Dopo pranzo sono rimasti a discutere con Nina ed uno dei suoi professori universitari sulle possibili strategie con cui incrementare la visibilità della loro attività, anche se non ha ben capito perché Edward Herris fosse così disponibile a mettergli a disposizione il suo tempo. Da quanto ha capito è il professore con cui Nina sta facendo una tesina, ma sospetta che tra loro ci sia qualcosa di più di una normale collaborazione docente – studente, comunque, ha preferito non indagare.

Sabato sera il locale è stato letteralmente preso d'assalto. A fine serata la situazione è degenerata in rissa e mentre i ragazzi cercavano di sedarla e lei concludeva la sua esibizione sul bancone, un energumeno ha pensato bene di salire per esibirsi al suo fianco, peccato che la quantità di alcool che aveva ingerito non gli ha permesso di muoversi con l'agilità necessaria e quando ha messo un piede in fallo ha pensato bene di tirarla già con lui. 

Non sa bene come abbia fatto a non rompersi l'osso del collo, l'ha salvata essergli caduta praticamente sopra, la stazza corpulenta  di lui le ha attutito l'impatto sul pavimento, anche se con la faccia gli ha urtato la spalla ricavando un livido e la mascella tumefatta. Dillon è andato fuori di testa, è riuscito a stento a convincerlo che era necessario solo un po' di ghiaccio che per fortuna al locale hanno in abbondanza. Fosse stato per lui avrebbe dovuto trascorrere la notte in ospedale a fare esami per un ipotetico trauma cranico inesistente.

Domenica quindi  l'ha passata chiusa in casa, stanca e dolorante. I membri della crew le hanno tenuto compagnia a suon di messaggi e telefonate per sapere come stava. Ross con Dillon sono anche andati a trovarla per accertarsi che stesse bene e non avesse bisogno di nulla. Quando sono arrivati non aveva voglia di vedere nessuno, ma poi li ha invitati a restare per cena. Hanno preso una pizza e sono rimasti a chiacchierare fino a tardi, ridendo e scherzando. Le hanno fatto tornare il buon umore e quando se ne sono andati, a mezzanotte inoltrata, si è addormentata serena come una bambina.

Purtroppo lunedì mattina si è svegliata all'alba dopo un altro sogno erotico assurdo: questa volta c'era lei sdraiata sul quel maledetto tavolo in terrazza e Cain era tra le sue gambe, eccitato e sudato, che la possedeva costringendola a guardarlo negli occhi. Si contorce nel letto cercando di soddisfare da sola il desiderio assurdo che quelle proiezioni oniriche hanno scatenato dentro di lei e quando finalmente riesce a venire, si rilassa tra le lenzuola, incerta sul da farsi.

E' lunedì e tra poche ore la aspettano in cantiere. Ha appuntamento con Nathan, assieme ad un contratto da 10.000$ che la lega a Cain e che non può certo ignorare. Sa bene che alle tre del pomeriggio deve essere da lui, indipendentemente da quello che è successo venerdì e dal fatto che abbia giurato a se stessa che non avrebbe mai più messo piede in quella casa.

Non sa perché se la sia presa tanto. O meglio, lo sa, ma non vuole ammetterlo.

Si alza dal letto, si spoglia e va in bagno ad accendere l'acqua della doccia. Resta a guardarsi allo specchio, nuda, mentre aspetta che diventi bollente come piace a lei. Se a Cian eccitano le donne prosperose come quella che aveva davanti venerdì, lei certo non farà mai al caso suo, questo è sicuro. Osserva in modo critico la sua terza scarsa, mentre ripensa alle tettone rifatte della bionda che gemeva di piacere mentre Cain si muoveva tra le sue cosce lunghe e affusolate e nel frattempo si divertiva a studiare la sua espressione stupefatta.