Fuoco e fiamme

119. Ginger

Prova a richiamarlo invano. Il numero non è più raggiungibile.

'Merda!'

Si lascia cadere sul divano, stanca.

Sono le tre passate ed ha avuto una serata pesante. Cerca di riorganizzare le idee pensando alla conversazione che hanno appena avuto, Cain è stato più duro del previsto, non credeva che se la sarebbe presa tanto .. per cosa poi? Per un pranzo? Anche volendo non saprebbe come disdire l'incontro con Dorian, non ha il suo cellulare e poi, comunque, non vuole.

E' solo un pranzo, accidenti! Cosa potrà mai capitarle? 

Se c'è anche una sola possibilità che possa andare a buon fine il suo tentativo perchè non provare? Male che vada avrà buttato due ore. 

Sa bene che  non c'è alcuna possibilità che Dorian possa farle cambiare idea su cosa prova per Cain e lui dovrebbe saperlo meglio di chiunque. Non è esattamente il tipo di donna che la dà a tutti con leggerezza!

Scuote la testa incredula. 

Uomini.

Sempre a fare a gara a chi ce l'ha più lungo.

E' possibile che non riescano mai a mettere da parte l'orgoglio e pensare al bene comune? Cain cosa crede, che sarebbe disposta a farsi una sveltina con Dorian per convincerlo a levare quel video ? Ci sono voluti mesi perchè riuscisse anche solo  a farsi toccare da lui e ancora non le sembra possibile che tra loro ci sia stata una simile sintonia. Non vuole che tutto finisca. Non vuole perdere l'affinità che hanno appena  trovato insieme. Si è sentita sola per così tanto tempo, lontana dalla vita vera, indifferente a tutto.  Cain ha riacceso qualcosa in lei che pensava sopita per sempre,  non è pronta a rinunciarci. 

Non può.

Non vuole.

Si alza faticosamente dal divano e si leva gli stivali che lascia in sala.

Cammina lentamente verso il bagno dove si spoglia, apre l'acqua e s'infila sotto la doccia bollente. Sà che deve parlargli di quello che le è successo in passato se vuole che lui la capisca davvero, ma non è così facile come sembra.

Non è facile mettere a nudo le proprie debolezze proprio davanti all'unica persona che vorresti ti vedesse perfetta, forte, sicura di te, piena di fascino e mistero. E' già un miracolo che con tutte le donne che ha avuto abbia deciso  d'intraprendere una relazione con lei .. sapere come è realmente lo farebbe tornare sui suoi passi? 

Sapere quanto è stata stupida , debole e ingenua in passato che effetto gli farebbe?  Capire come è stata in grado di abbruttirsi, degradarsi,  accettare compromessi inaccettabili la renderebbe interessante ai suoi occhi?

Dubita fortemente.

Vuole affascinarlo, non impietosirlo. 

Sospira, mentre l'acqua le scorre addosso senza  lavare via le sue insicurezze.

Una piccola parte di lei si sente in colpa: sà che Cain si è fidato quando l'ha portata a conoscere la sua famiglia, le ha mostrato cosa si nascondeva dietro la  carriera sfolgorante, il successo, la fama. Ha voluto che vedesse  tutto di lui, il bello e il brutto. Le ha mostrato la  delusione di essere  respinto ancora una volta  dalla sua stessa famiglia.

Non è stato facile, glielo ha letto in faccia.

Ma lo ha fatto comunque.

Chiude l'acqua e si avvolge nell'accappatoio. 

Non sà cosa fare.

Se c'è una lezione che le ha insegnato la vita è che stare con qualcuno non significa annullarsi per  lui, perdere la propria integrità, la propria voce, la propria capacità di giudizio. Usare la propria testa è l'unico modo per non rimpiangere mai il passato, nè le decisioni prese.

Non deve pensare a cosa vuole Cain. Come ha sempre fatto con Aaron.

Cos'è che vuole lei? 

E' questa la domanda. E si accorge che la risposta è molto semplice.

Vuole più tempo. 

Più tempo per godersi la vita che ha adesso e che sente di essersi meritata. Più tempo per stare con Cain senza lo spettro di Aaron a minacciarla costantemente. Più tempo per  potersi dedicare al locale e al progetto di aprirne un altro in riva al mare. Più tempo per la sua musica e per  tradurre in note  emozioni che era certa non avrebbe più sentito ...Dorian può darle quel tempo?

Pensa di sì. Se lo incontrerà e riuscirà a convincerlo.

Si infila il pigiama e cammina a passo di marcia fino in sala dove ha lasciato il cellulare. Se  Cain non vuole parlare con lei non significa che lei non possa scrivergli un messaggio. 

'Fidati di me.'

Digita veloce e  glielo spedisce.

'Mi manchi'

Aggiunge poi, facendolo partire prima di ripensarci.

Ha il cuore che le batte all'impazzata. 

Si sente una ragazzina.

Resta a fissare il telefono sperando di veder comparire una risposta che non arriva e ogni minuto che passa a contemplare quello schermo vuoto è  più consapevole che se riuscirà a guadagnare quel tempo che tanto brama, dovrà usarlo per confidarsi con lui.

La fiducia reciproca è l'unica vera magia in un rapporto  a due.

Dovrà parlargli di Aaron.

Dovrà parlargli del denaro che gli ha sottratto.

Dovrà mostrarsi per com'è davvero e sperare che sia abbastanza.

Spalanca le finestre e si sdraia nel letto, cercando di rievocare la sensazione di avere le  braccia muscolose di  Cain avvolte attorno a  sè.

Ci mette molto ad addormentarsi, ma alla fine il sonno per fortuna, arriva.