174. Ginger

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Indossa una maglietta bianca a maniche corte e la salopette, poi si raccoglie i capelli in una coda alta. Dopo tutto l'aspetta una giornata pesante : un trasloco e se ci sarà tempo cominceranno anche ad imbiancare per coprire quelle scritte orrende. 

Dovrebbe essere terribilmente depressa ma non lo è, e tutto per merito di Dillon. 

Il giorno prima ha passato la mattina in commissariato con lei ed il pomeriggio sono andati al locale insieme. Mentre lei cercava di tenere la mente impegnata con la contabilità lui ha fatto mille telefonate e quando sono arrivati i ragazzi al locale ha riunito tutti in ufficio senza dirglielo e si sono organizzati per dare una mano.

Questa mattina ha trovato un messaggio con il programma delle prossime giornate, vederlo le ha fatto tornare il sorriso. Ross si è fatto prestare un furgone da un amico e le scatole da trasloco, assieme ad Harvey , Amber, Dillon e Terry  l'aiuteranno  a inscatolare tutta la sua roba e portarla nel retro del locale. Non c'è molto spazio lì, ma abbastanza per accumulare tutto fino a quando non troverà una soluzione migliore.

Nel pomeriggio  Sam, Melody e Viky arriveranno per darle una mano ad imbiancare. Roger l'amico di Dillon che si sta occupando della palestra di Cain,  gli ha messo a disposizione tutta l'attrezzatura. Dice che per ora a lui non serve visto che con i lavori della palestra sono ancora indietro.

Un vero colpo di fortuna, insomma.

Se ci danno dentro in 3\4 gg potrebbero riuscire a fare tutto. E lei potrà disdire il contratto d'affitto per fine mese e risparmiare la mensilità...  certo, se Cain dovesse stancarsi di lei non avrebbe più il suo appartamento, purtroppo, ma Sam ha un divano abbastanza comodo che le ha già messo a disposizione in passato, potrebbe approfittarne in caso di estrema necessità.

Guarda l'orologio. 

Sono le otto passate, a quest'ora Cain sicuramente è già uscito per la sua ora di corsa quotidiana. Via libera dunque, prende la borsa e se la mette a tracolla, è pronta anche lei. 

Supera la porta di quella che un tempo era anche la sua camera da letto  senza voltarsi e scende rapida per le scale urlando.

'Rosa, sto uscendo! Puoi dire tu a Cain che torno tardi anche stasera?'

Fà per aprire il portone quando una voce inaspettata la blocca sulla soglia.

'Puoi dirmelo tu.'

Merda!

Si volta lentamente, con un sorriso di circostanza sul viso.

'Hey .. ci sei.. pensavo fossi già uscito per allenarti.'

Cain indossa la sua tenuta sportiva ma è seduto in salotto, rivolto verso la porta. Si alza in piedi e  le si avvicina, un po troppo per i suoi gusti. Fà un passo indietro, averlo troppo addosso le provoca un desiderio irrefrenabile di  baciarlo.. quella canotta poi, mette anche troppo  in evidenza le sue spalle muscolose e dio.. come vorrebbe toccare quei pettorali, sentire quel corpo possente spingerla contro la porta e...

'Lo pensavi o lo speravi?'

Si finge stupita, riscuotendosi dal suo sogno erotico ad occhia aperti.

'Cosa?'

'Sembra che in questi giorni tu faccia di tutto per evitarmi.'

Replica Cain diretto come al suo solito. Evidentemente ha perso la memoria ma non i suoi modi bruschi. Sfoggia l'espressione più innocente che riesce a trovare.

'No, non ne avrei motivo. Come mai oggi hai cambiato orari?'

Lui si appoggia allo stipite della porta incrociando le braccia sul petto, praticamente impedendole qualunque via di fuga.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now