98. Cain

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Parcheggia il  suv davanti al cantiere, inforca gli occhiali da sole e scende dall'auto.

E' indolenzito . Ha appena finito di allenarsi. Il suo nuovo trainer l'ha massacrato di squat, trazioni , addominali, ripetute e anche se è solo mezzogiorno,  si sente come se lo avesse investito un tir. 

Cammina verso la palestra indolente, sotto il sole impietoso di agosto.

Fà caldo.

Indossa un paio di jeans e una maglietta a maniche corte, i capelli legati e un bandana attorno al polso e cammina ripetendosi ogni passo che  sta ingigantendo la cosa, andrà tutto molto meglio del previsto.

Deve incontrarsi con Dillon e l'idea non lo mette affatto di buon umore. 

E' contento di fargli vedere la palestra, i progressi che stanno facendo velocemente da quando Roger ha preso in mano la situazione ed è impaziente di chiedere una sua opinione sul progetto finale, che ormai comincia a delinearsi anche a occhio nudo. 

Sà però che deve anche parlargli di Ginger e per quanto continui a ripetersi che sta ingigantendo la cosa, che  il suo amico è ormai andato oltre e che Viky gli fà fare molto più sesso di quanto ne avrebbe fatto mai con lei, anche se avessero continuato a provarci all'infinito, non può dimenticare lo sguardo che gli  ha letto negli occhi  la sera del compleanno di Ross.

Quello sguardo è più eloquente di mille parole.

Non sarà contento di sentire quello che ha da dirgli. 

Affatto.

Inutile farsi illusioni.

Sente le voci dei ragazzi che lavorano al cantiere e decide di entrare. Là fuori fà troppo caldo, vede Roger che gli fà un cenno di saluto mentre parla con Nathan e li raggiunge.

'Buongiorno a tutti, novità?'

Roger indica il soffitto sopra le loro teste, con un ghigno soddisfatto.

'Ecco i futuri lucernai, cosa dici? Sono abbastanza grandi?'

Solleva lo sguardo e vede che finalmente sono riusciti ad adattarli come da disegno, sorride, sono enormi, proprio come li aveva immaginati.

'Non male, davvero. Da quanto lo sai?'

Guarda Roger che continua a ghignare. Quello fà un cenno col mento in direzione di Nathan.

'Ha provato a modificarli giovedì, ieri abbiamo avuto la conferma che avrebbero retto. Non volevamo dirti nulla prima di essere certi che non ci avrebbero creato problemi , vero ragazzo?'

Nathan annuisce soddisfatto.

'E' stata una lavorata ma ne è valsa la pena, inonderanno la palestra di luce.'

Cain gli dà una pacca sulla spalla soddisfatto.

'Bel lavoro.'

Nathan annuisce .

'E ci sono altre novità... volevo farle vedere lunedì a Ginger ma non è passata. Vuoi fare il giro tu?'

Da lontano si sente la voce di Dillon

'Hey! Accomi.. Cain, ti aspettavo fuori!'

'Hai ragione...  scusa se sono entrato , ma  stavo morendo di caldo in quel parcheggio, allora? Che ne dici? Ti piace?'

Indica il cantiere tutt'intorno a loro.

Dillon ride, divertito

'Non ti vorrei deludere, ma io vedo solo ponteggi e calcinacci, dovrete spiegarmi un po' di cose... c'è una planimetria intanto? Qualcosa così che possa orientarmi un attimo?'

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora