129. Cain

6K 237 10
                                    

E' domenica mattina tardi quando atterrano a Miami. 

Ha organizzato tutto per non avere contrattempi e quando scendono dalla scaletta un'auto li aspetta per portarli direttamente fuori dall'aeroporto.

Hanno poco tempo, non vuole sprecarlo inutilmente.

L' autista si dirige verso il Four Seasons in Brickell Avenue, senza che debba dirgli nulla. Avrebbe potuto prenotare altrove ma ha pensato che era inutile indorare la pillola, è ricco, molto ricco, tanto vale che Ginger se ne faccia da subito una ragione soggiornano nell'albergo più bello e caro di Miami.

La osserva mentre guarda fuori dal finestrino, dalla sera prima è insolitamente silenziosa, forse è solo stanca ma a lui sembra di poter sentire le rotelle che girano dentro la sua testa. Può solo cercare di decifrare i  pensieri dalla sua espressione , dal momento che lei non  dice nulla. Vede che osserva tutto, attenta.

Cain si chiede come reagirà a  tutta questa opulenza. Si chiede  anche se la cosa la renderà esaltata o guardinga, se quando torneranno a La jolla tra loro non sarà cambiato niente o se sarà cambiato tutto . 

I soldi, tanti soldi, fanno uno strano effetto alle persone , difficile supporre come reagirà. Continua a fissarla in silenzio, fingendo di studiare i fogli che ha in mano, mentre l'autista giuda per le vie di Miami fino a fermarsi davanti al loro albergo.

Il portiere non fà in tempo ad avvicinarsi per  aprire la portiera che Ginger è già saltata giù. Sorride divertito, non pensa di avere mai conosciuto nessuna come lei, le poche accompagnatrici con cui ha condiviso un'auto  attendevano altezzose fino a quando la portiera non veniva aperta con reverenza .

Scende dall'auto e la raggiunge, mentre scaricano i loro bagagli.

'Che dici, ti piace?'

Lei lo guarda come se la stesse prendendo in giro, ma lui è assolutamente serio. 

'Scherzi vero?  Questo posto è davvero incredibile!'

Gli sorride. Ma chissà perchè i suoi occhi non si illuminano come quando è davvero felice. La prende per mano e si avvia verso l'ingresso senza lasciarla.

'Ceneremo qui stasera, c'è un ristorante sulla terrazza che dicono sia il migliore della città.'

Lei annuisce.

'Sarà sicuramente stupendo.'

Cain sente che c'è qualcosa che non và dal suo tono, ma non riesce a capire cosa.

Entrano e alla reception sono già pronte le card della loro stanza. Cain fà segno al ragazzo che porta il carrello con il loro bagaglio di avviarsi  , mentre lui prende una chiave e  porge l'altra a Ginger.

'Sei stanca e preferisci andare subito in camera o  facciamo un giro esplorativo?'

Lei arriccia il naso nel suo modo inconfondibile e accenna un sorriso.

'Giro esplorativo?'

E' il primo sorriso vero da quando l'ha rivista la sera prima.

'In questo albergo ci sono delle stupende piscine, una con sopra delle fantastiche amache così che quando hai troppo caldo basta semplicemente voltarsi e lasciarsi cadere in acqua.'

'Davvero?'

Lui annuisce.

'Io la prima volta sono stato praticamente sempre lì.' La prende per mano e si avvia verso gli ascensori ' Ma prima voglio andare a vedere il ristorante all'ultimo piano , dicono che ci sia un vista esagerata e dal momento che sarò io a dover offrire la cena ai nostri ospiti stasera, voglio costatare coi miei occhi che ne valga davvero la pena. Dopo tutto ho scelto questo albergo solo per impressionarli.'

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora