104. Cain

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La porta via senza curarsi di nessuno. La stringe tra le braccia fino a quando non raggiunge la porta rossa dell'ufficio ed entra, chiudendosela alle spalle. 

Non gli importa di che cosa stia succedendo, se Ross e Harvey se la stiano cavando da soli o se i giocatori stiano distruggendo il locale, per quanto lo riguarda  ha portato a termine il suo compito, ora gli spetta una meritata ricompensa.

Appoggia Ginger contro la porta e gli si spinge contro, vuole che senta la sua erezione premerle tra le gambe,  vuole che capisca bene l'effetto che gli fà, mentre s'impadronisce della sua bocca senza neanche darle il tempo di parlare.

Lei gli circonda con le gambe la vita e il collo con le braccia mentre ricambia il suo bacio, audace. Quando sono costretti ad interrompersi per riprendere fiato gli sussurra eccitata.

'Ho pensato a te tutto il tempo mentre ero lassù, non vedevo l'ora che finisse per ricominciare da dove avevamo lasciato.'

Questa donna sarà la sua fine, pensa soddisfatto e mentre quelle labbra morbide  sono di nuovo sulle sue la sente muovere il bacino per andargli incontro.  L'unica cosa che ha in mente è che  non ne avrà mai abbastanza. E' una maledizione. Le fà scorrere una mano sotto la maglietta e s'impadronisce di un seno appuntito, ha desiderato farlo per tutto il tempo mentre ballava lassù, le stringe un capezzolo tra pollice ed indice, spingendola col bacino contro la porta.

Lei geme, stringendogli le gambe attorno alla vita.

'Cain, ti prego.. non voglio aspettare ancora..'

Si strofina contro di lui mentre lo bacia e Cain sà bene a cosa si riferiscano le sue parole. Potrebbe abbassare la cerniera dei pantaloni ed inchiodarla a quella porta adesso. Strapparle le mutandine minuscole ed infilarsi tra quelle gambe spalancate fino a farla urlare, sbattendola ogni volta con maggior foga contro quella cazzo di porta, per penetrarla più affondo spinta dopo spinta, fino a saziarsi e venirle dentro. 

Lo sente, è talmente eccitata e pronta che potrebbe prenderla davvero così, senza preservativo, riempiendola col suo seme fino a farglielo colare lungo quelle gambe flessuose che tanto lo hanno tormentato . Per un attimo è talmente ottenebrato dal desiderio da pensare di farlo davvero, ma per fortuna ha abbastanza autocontrollo da capire che sarebbe il modo più rapido per perderla.

Non sà da quanto sia che non fà sesso, ma certo essere sbattuta così non è il modo migliore per ricominciare. E' ovvio che le sue passate esperienze l'hanno spinta a scegliere la castità, ora che finalmente si sta aprendo a lui non vuole rischiare di perderla di nuovo. Vuole godersi ogni minuto. Vuole averla in un letto per poterle dimostrare quanto il sesso possa essere divertente, almeno con lui e vuole poter ricominciare appena sarà in grado di accoglierlo di nuovo dentro di sè. Non è mai stato un tipo facile da soddisfare e qualcosa gli dice che di questa rossa non si stancherà tanto facilmente. 

Si sforza di staccarsi da lei, è una maledetta droga di cui è difficile fare a meno.

'Non te la caverai così.' Le dà un ultimo bacio e poi la costringe a guardarlo negli occhi 'Ti voglio nel mio letto, fino a domani mattina almeno. '

Le ricambia il suo sguardo sospirando esasperata.

'Cain devo chiudere il locale, Dillon non c'è.. ci vorrà almeno un 'ora.'

Lui sorride, divertito.

'Sono mesi che ti aspetto, è il karma baby. Ora tocca a te.'

Lei sorride di rimando, consapevole di quanta verità ci sia in quelle parole. Lascia andare la presa delle gambe attorno alla vita di lui ed appoggia i piedi sul pavimento. Fà scorrere la mano sinistra sul  petto di Cain, rassegnata. 

Fuoco e fiammeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora