100. Ginger

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Cain non l'ha chiamata.

Non un messaggio, non una telefonata . Niente.

Dovevano vedersi nel pomeriggio e lei non aveva preso impegni, ma Cain non si è fatto vivo e sono già le cinque.

Infila rapida una maglietta gialla che si annoda sotto il seno e aggancia attorno alla vita una gonna corta scozzese dalla trama gialla e blu, deve andare al locale e con le ragazze hanno concordato di vestirsi tutte così.

Lo UCLA Bruins football team disputerà oggi la semifinale del campionato e  se dovessero vincere la partita si ritroveranno molti dei ragazzi dell'università a festeggiare nel locale, Nina l'ha chiamata poco prima proprio per avvertirla che  sembra addirittura si mormori  nell'ambito universitario che potrebbe arrivare qualche giocatore.

E' un'occasione che non possono sprecare. Ha corso tutta la mattina per trovare le uniformi uguali e della misura giusta alle ragazze e ha contattato i ragazzi per chiedergli di essere presenti questa sera  al locale un'ora prima.

Da anni i tifosi della squadra di football si ritrovano al Jenny's Bell un locale poco lontano dal loro, ma da quanto le ha riferito Nina dopo alcuni infortuni imprevisti occorsi ai giocatori gira voce che porti sfortuna incontrarsi lì e hanno battezzato un altro locale come punto di ritrovo : il loro.

Non è una tifosa, non conosce neanche bene le regole del gioco ma prega che la partita vada bene e che gli UCLA Bruins vincano la semifinale di oggi... significherebbe per loro diventare il punto di riferimento della squadra e dei loro tifosi e quindi avere il locale pieno anche durante la settimana non solo il mercoledì e nei weekend. Sarebbe un colpo di fortuna incredibile, di cui gran parte del merito andrebbe a Nina.

E' lei che sta facendo crescere la loro fama nell'ambito universitario grazie ai video delle serate e alle canzoni scaricabili dal sito su cui  li ha convinti ad investire tempo e risorse. Non può certo negarlo. E se stasera davvero qualche giocatore si presentasse al locale per festeggiare la partita... bhè.. sarebbero in debito con lei.

L'idea di essere in debito con Nina non le piace affatto, sia chiaro. Il modo in cui si è comportata con Harvey, il modo in cui si abbarbica a Cain ogni volta he lo vede, il modo in cui civetta con tutti al locale..ci sono mille ragioni per cui preferirebbe non doverle niente, ma se davvero oggi riuscirà a fare andare al locale qualche giocatore... bhè, avrà la sua gratitudine. Si trucca davanti allo specchio e si sistema i capelli con la sua lozione speciale, lasciandoli vaporosi sciolti sulle spalle.

Guarda l'orologio, sono le cinque e venti, tra 10 minuti passerà Ross a prenderla. Si chiede se dovrebbe essere lei a chiamare Cain, a mandargli un messaggio avvertendolo che il tempo è scaduto. Avvertirlo che è  subentrato un impegno di lavoro e anche volendo non potranno più incontrarsi: con Ross devono  scaricare delle casse di birra, il fornitore passa alle 18,00, magari non serviranno e la serata  sarà un flop, ma se davvero dovessero avere l'affluenza sperata ne consumeranno dei fiumi.

Quando suona il campanello decide  di non fare niente. Non vuole dargli questa facile scappatoia, se ha deciso di non farsi vivo dovrà prendersi le sue responsabilità e spiegarle il motivo.

E' pronta, prende la borsa e vola giù dalle scale. 

Ross l'aspetta in macchina , non ha neanche spento il motore, sale a bordo e parte prima che faccia in tempo a chiudere la portiera.

'Hey.. che rapidità!'

Ross risponde burbero, è ovvio che sia di cattivo umore.

'Non sono affatto sicuro che sia una buona idea Red, devi chiamare Dillon.'

'Accidenti, ma che ti è successo, sei sceso dal letto con il piede sbagliato stamattina?'

Lo guarda sorridendo, ma lui non ricambia il sorriso.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now