138. Cain

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Resta immobile, teso.

Premuto contro quel corpo che riempie con soddisfazione del suo seme. 

Si svuota tutto tra quelle due cosce toniche, che allentanano progressivamente la presa attorno ai suoi fianchi.  Ginger si appoggia sfinita contro al suo petto, mentre lui continua a stringere le mani sul suo sedere rotondo, sorreggendone il peso.

Vuole possederla, così come non gli è mai capitato con nessuna.

Le resta piantato dentro fino a quando è certo di averlo fatto fino in fondo, solo allora si stacca con lei ancora addosso dalla porta, per  infilarsi nella doccia alle sue spalle.

Hanno bisogno di lavarsi, anche se lui vorrebbe tenersi addosso quell'odore tutto il giorno.

La lascia andare delicatamente.

Uscire da dentro di lei è quasi doloroso, quando sente che appoggia i piedi sul piatto doccia apre  con una mano  l'acqua e aggiusta la temperatura, mentre le tiene l'altra dietro la schiena, per sorreggerla e al tempo stesso essere certo che non si stacchi dal suo petto. Gli piace sentirsela raggomitolata addosso. 

Le braccia di lei  gli circondano la vita e sospira, rassicurandolo del fatto che anche Ginger voglia prolungare il contatto tra loro.  Prende un po' di sapone dal dosatore alla parete e comincia a fargli scivolare le mani sulla schiena liscia.

'Stai bene?'

Sente che annuisce contro al suo petto e sussurra.

'Mai stata meglio in vita mia.'

Sorride, soddisfatto. 

'Bene'

Restano entrambi in silenzio sotto l'acqua tiepida, mentre lui continua ad insaponarla con le mani, lentamente. La schiena, le braccia, il sedere... s'impone di non soffermarsi troppo su quei due globi perfetti, sà che è stanca, quindi prosegue cercando di non pensare a quello che potrebbe farle ancora. 

Lascia che l'acqua porti via la schiuma e la stanchezza, e poi ricomincia tutto da capo, massaggiandole di più le spalle questa volta, vuole che si rilassi, dubita che per oggi potranno spingersi oltre. Si gode il contatto della guancia di lei appoggiata al petto, quei seni premuti contro gli addominali tesi.

Non pensa di essersi mai gustato così a pieno il contatto con il corpo morbido di una donna. L'accarezza come non ne ha mai accarezzata una in vita sua, senza l'esigenza di depredare ma solo con l'intento di esplorare un territorio sconosciuto di cui vuole scoprire tutti misteri. Ogni anfratto, oggi montagna, ogni valle... chiude gli occhi e fa scorrere le mani su quella pelle liscia come seta, mentre l'acque ed il sapone portano via il sudore da entrambi.

Dopo cinque minuti la fà girare, la schiena contro il suo petto. Prende un po' di sapone e comincia a farle scorrere entrambe le mani sulle braccia, massaggiandole.

'Ti piace?'

Lei annuisce.

'Bene.' 

Prosegue,  facendole scorrere sulle spalle, poi  giù, in mezzo ai seni e poi sul ventre piatto. Evita accuratamente tutte le zone erogene, non vuole eccitarsi e metterla in una posizione scomoda, prosegue lungo le cosce  e quando sta per staccare le mani da quel corpo che crea assuefazione  sente Ginger che le ricopre con le sue, guidandolo di nuovo sù, fino a ricoprire entrambi i seni.

'Ti sei scordato di loro, sono molto contrariati.'

Gli sussurra ammiccante. 

Detto questo  gliele libera, lasciandolo padrone della situazione. Per un attimo è incerto di fronte a quell'offerta, non sà bene come proseguire, fa scorrere i palmi insaponati su quelle semisfere perfette ma quando sente i capezzoli appuntiti non resiste alla tentazione. Li stuzzica,  li accarezza ed infine li pizzica deciso entrambi, facendola gemere ed inarcarsi eccitata.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now