50. Ginger

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Quando si sveglia martedì è depressa.

Inutile negarlo, la sera precedente è stata benissimo.

Con Cain hanno lavorato fino a tardi sui progetti della palestra e quando hanno finito lui ha voluto accompagnarla a casa per evitare che prendesse la metro di sera. Anche durante il tragitto in macchina non hanno mai smesso di parlare, per questo c'è rismasta male quando l'ha salutata sotto dicendole che dal momento che sta meglio, tanto vale ridurre i loro incontri pomeridiani : si rivedranno solo lunedì.

Dovrebbe essere contenta. Più tempo libero per sé.

Eppure non è così.

Sbuffa.

La mente umana è davvero assurda. Venerdì è uscita da quella casa pensando che fosse l'uomo più disgustoso che avesse mai incontrato e lunedì ha passato con lui una delle serate più piacevoli della sua vita. Era da anni che non si sentiva così a suo agio con qualcuno e allo stesso tempo desiderasse che accadesse qualcosa di più.

Assurdo, appunto.

La sua parte razionale le ricorda come si è comportato Cain con quella donna nel suo terrazzo . Potrebbe rifarlo con chiunque altra, lei compresa. Solo il pensiero la fa rabbrividire: è stata già usata in passato, non vuole accada mai più .

Si alza dal letto e và a vestirsi. L'aspetta una settimana lunga e noiosa.


Dieci giorni dopo


Sono le 11,00 quando arriva al cantiere.

Nathan come al solito le offre un caffè e se lo bevono insieme all'aria aperta mentre guardano come stanno progredendo i lavori. Sono tutti all'opera e non è facile riuscire a capirsi con quel fracasso, quindi stanno vicini per evitare di dover urlare.

'Ora che l'impalcatura è montata abbiamo cominciato a mettere in sicurezza il perimetro, hai visto le putrelle all'estrno?'

Ginger scuote la testa.

'Vieni con me , ti faccio vedere.'

Lo segue all'esterno e mentre fanno il giro dell'edificio, lui le mostra i loro progressi.

'Le finestre si possono allargare, ma ci occorre l'ok,  non possiamo aspettare un'altra settimana.'

Ginger annuisce.

'Dovevo vedermi con il capo lunedì, ma mi ha dato buca . Gli ho scritto un email con tutti i punti sospesi e ho provato a chiamarlo, non mi risponde. E' in trasferta, da quello che ho capito, non so dove... vedrò di farmi dare l'ok prossimo lunedì. Promesso. Sono sicura al 99% che sarà d'accordo anche lui, ma non posso prendermi la responsabilità.'

Nathan le indica tre prove che hanno fatto sul muro per scegliere l'intonaco esterno.

'Dobbia ordinare anche l'intonaco. Quelli sono i colori una volta applicati, vuoi fare una foto? Prima ci fai sapere quale è quello giusto, prima lo mandiamo a prendere. Ultimamente i tempi di consegna sono bizzantini e noi stiamo correndo come pazzi. Se abbiamo tutto in casa evitiamo contrattempi futuri. '

Lei annuisce di nuovo e si fa un' appunto sulla sua agenda rossa.

Continuano così per più di un'ora, quando finiscono il giro maledice Cain per essere scomparso dalla faccia della terra senza averle detto nulla. Ha due pagine di appunti , senza contare le risposte che le servivano per lunedì rimaste in sospeso dalla settimana prima.

Ha ricevuto solo un laconico messaggio giorni prima.

'Sono fuori per lavoro, ci vediamo lunedì prossimo. Stessa ora.'

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now