139. Ginger

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Non sono neanche le 8 di mattina quando rientrano  in camera.

La prima cosa che fà lei è andare in bagno per darsi una sistemata, asciugarsi i capelli, vestirsi e poi ributtarsi sul letto che qualcuno ha già provveduto a rifare. E' stremata.

La prima cosa che fà Cain invece, è chiamare il servizio in camera per ordinare la colazione , anche se da quello che sente sarà più una sorta di pranzo luculliano.

Meglio così, oltre che stremata è anche affamata.

Guarda Cain che si muove per la camera con indosso soltanto l'asciugamano avvolto attorno ai fianchi, entra in bagno per mettere da qualche parte i vestiti sudati che ha usato per allenarsi e poi torna in camera. Prende dalla valigia dei vestiti puliti e l'indossa, incurante del fatto che lei lo stia osservando. Gli slip, una canotta larga da basket e un paio di pantaloncini. 

E' assolutamente a suo agio con la nudità ed il suo corpo, forse perchè è consapevole di essere assolutamente perfetto.  Lei invece si è cambiata in bagno, in imbarazzo per l'improvvisa intimità che condividono in questa stanza. 

Ha indossato  un vestitino estivo di cotone giallo, non sà se sia adatto ma l'alternativa era quello verde fantasia, non ha portato altro. Sà che dovrebbe essere a suo agio con Cain,  soprattutto dopo quello che hanno fatto insieme poco prima...ma Dio.. diventa rossa solo a pensarci.

Non sà proprio cosa le sia preso. 

Penserà abbia una personalità bipolare e forse è così... l'ha come sbloccata e ora quando lo ha accanto non riesce davvero a pensare a nient'altro se non al sesso . A come la fà sentire quando la tocca, quando la guarda..  anche adesso...  cosa gli farebbe se avesse ancora un briciolo di energia e  la sua passerina non fosse  estremamente bisognosa di una lunga tregua.

Fortunatamente viene distratta da una vibrazione persistente, è il cellulare di Cain, che si muove sul comodino.

'Cain' Si sporge in avanti sul letto, per afferrarlo e porgerglielo. 'Cercano te.'

Lui si avvicina per afferrarlo, guarda il nome di chi lo sta chiamando e poi lo spenge e lo appoggia sulla scrivania lontana dal letto. Si volta di nuovo verso di lei e mentre si avvicina le fà segno di fargli posto per poi  sprofondarle accanto sul materasso , con un verso soddisfatto.

Lo guarda, interdetta.

'Non rispondi?'

'No.'

Lei si mette seduta in mezzo al letto , con le gambe incrociate.

'Perchè?'

Cain incrocia le braccia dietro la testa e la guarda da sdraiato.

'Non è un week end di lavoro. Volevo che ci fossi anche tu alla cena di ieri  per stare con te  e conoscerti meglio, quindi userò il tempo che mi rimane in modo più  intelligente che ascoltare Jeff e le sue paranoie. Almeno fino a domani penso che possa fare a mano di me.'

Sente che sta diventando rossa, quello che ha appena detto è  così dolce... si mette una ciocca di capelli ribelli dietro un orecchio.

'Magari era una cosa urgente.'

'Non mi interessa. - Il suo tono è definitivo. E' chiaro che per lui l'argomento è chiuso. -Piuttosto, voglio sapere se ieri sera ti sei divertita.'

Annuisce, è stata davvero una bella serata.

'Molto. Maya e James.. wow, sono una bellissima coppia. Simpatici, interessanti, dinamici. Non me li aspettavo così.'

Lui aggrotta la fronte.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now