73. Ginger

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E' sabato.

Quando Ginger apre gli occhi, l'unica cosa che vorrebbe fare è richiuderli e fingere che le ultime 24 ore non siano mai esistite. 

Le è capitato varie volte negli ultimi anni di essersi vergognata per non aver fatto  sesso con un uomo, per non esserci riuscita o per non essersi sentita all'altezza della prestazione.  Però era sempre accaduto con persone di cui non le importava nulla, oppure con uomini che non conosceva affatto e che quindi non aveva  corso il rischio di dovere incontrare in futuro, superando quindi l'onta facilmente. 

Dillon era stato l'unico di cui aveva dovuto rendere conto a se stessa, oltre che a lui. 

Condividendo un  reale legame affettivo, oltre a una quotidiana frequentazione lavorativa,  non aveva potuto esimersi la mattina dopo dal  chiarire in un qualche modo  il suo comportamento assurdo e per quanto Dillon fosse stato dolce, premuroso e comprensivo, la situazione per mesi  era stata così  imbarazzante che aveva deciso di appendere le scarpette al chiudo e non riprovarci mai più.

Evitare gli uomini e non mettersi mai più in situazioni a rischio le era sembrato incredibilmente più semplice che doversi giustificare la mattina dopo per un eventuale, molto probabile, flop.

E ora eccola qui.

Fà troppo caldo per rannicchiarsi sotto le coperte, ma è l'unica cosa che vorrebbe fare. Nascondersi da tutto e da tutti, e non uscire di casa per una settimana o forse un mese.

Questa è l'unica strategia che le viene in mente quando pensa a Cain e alla sera trascorsa: nascondersi per sempre.

Il fatto poi che lui si sia comportato come nulla fosse, che abbia ordinato una pizza e sia rimasto lì a mangiarla con lei, fingendo che tutto fosse assolutamente ok, la fà sentire ancora più in colpa.

Se se ne fosse andato alla velocità della luce, prendendo i suoi vestiti e scomparendo all'istante come Nina ha detto ha fatto con lei , avrebbe potuto raccontarsi che era uno stronzo, in cerca di sesso facile e basta. E che quindi alla fine non aveva perso niente. 

Ma il modo invece in cui si era preoccupato di rivestirla, per metterla a suo agio. La scusa della pizza, come  espediente per cambiare argomento, per dare al tutto una sembianza di normalità e farla sentire meno a disagio... tutto questo la fa stare ancora più male. Perchè è evidente che Cain , al di là di quello che dice chi non lo conosce davvero, è un bella persona. E lei la sera prima,  ha realmente perso qualcosa.

Sospira.

E' stata lei a convincerlo che andare alla festa di suo padre  fosse una buona idea e  quando è andato tutto a rotoli e gli ha letto così chiaramente in faccia la delusione ..  voleva fare qualcosa.. qualunque cosa per  dimostrargli che per lei - almeno per lei -  lui era importante.

Anche se praticamente non si conoscono nemmeno, anche se non sà esattamente il motivo per cui in così poco tempo,  non riesca a fare a meno di pensarlo nei momenti più assurdi della giornata. 

Gli ha chiesto di salire da lei contro ogni ragionevole logica, contro l'evidenza.

Voleva solo farlo stare bene. 

Voleva che stessero bene insieme.

E invece di regalargli una serata memorabile come avrebbe voluto.... Dio!  non riesce nemmeno a pensarci a quello che è successo.

Mette la testa sotto al cuscino , mentre una vocina ironica puntualizza nella sua testa che sicuramente Cain la sua prima e probabilmente ultima uscita con lei, certo non la dimenticherà tanto presto.

Il caso più eclatante di serata andata in bianco della storia.

Vorrebbe morire.




Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now