58. Ginger

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Quando entra in casa e si chiude la porta dietro alle spalle,  vorrebbe avere la certezza di potersi nascondere lì dentro per sempre.

Il solo pensiero che dovrà vedere Cain lunedì, la fa morire letteralmente dall'imbarazzo e desiderare con tutta se stessa di trovare una scusa credibile per poter evitare d'incontrarlo.

E' mortificata.

S'impone di non ripensare a cosa è successo poco prima fuori dal locale , ma è impossibile. Non è mai stata baciata così in vita sua, mai. 

Si chiede come farà a guardarlo in faccia di nuovo... dio, che vergogna! 

Ha 26 anni e si è comportata come una ragazzina, ci mancava poco che le venisse un attacco di panico.  Vorrebbe scomparire ! 

Non si ricorda da quanto non si facesse toccare così da un uomo, e le è pure piaciuto... almeno fino a quando ha capito che a lui non sarebbe bastato qualche bacio e qualche strusciata in un vicolo, decisamente no. Era intenzionato a prenderla lì, seduta stante, contro quel muro... e mentirebbe se dicesse che la cosa non l'ha eccitata terribilmente, anzi, forse è stata proprio quell'eccitazione che le ha permesso di resistere così a lungo senza dare di matto. 

Non ci vuole pensare.

Si leva il trench e lo appende all'attaccapanni dietro la porta, ormai sono arrivati alla metà di giugno e comincia a fare un gran caldo. Spalanca la finestra e  va in bagno, s'infila sotto la doccia dopo essersi levata la biancheria bagnata e resta lì , sperando che il getto d'acqua possa lavare via la sensazione di quelle mani sul suo corpo, di quella bocca vorace da cui lei non riusciva a staccarsi, di quel corpo solido contro il suo, quel torace scolpito su cui ha fatto scorrere le mani incapace di resistere.. si chiede cosa sarebbe successo se non si fosse fatta prendere dall'ansia e fosse rimasta , se fosse una persona normale, capace di interagire con l'altro sesso liberamente.

Sospira e cerca di scacciare quel pensiero, ma l'immagine vivida di Cain intento a possedere la bionda  sulla terrazza di casa  fanno capolino nella sua mente. I  muscoli guizzanti, i tatuaggi lucidi di sudore, gli addominali contratti... non è difficile immaginarsi a gambe aperte al posto di quella donna. I gemiti, la sensazione di essere posseduta con prepotenza, l'orgasmo...

Cerca di ritrovare un barlume di razionalità.

Probabilmente è questo che sarebbe stata per lui, un'altra avventure come tante, una  cavalcata priva di significato, una scopata.

Ha già fatto sesso usa e getta in passato, non le è piaciuto.

Affatto.

Sa bene però che questa volta sarebbe stato diverso. Sarebbe stata una scelta solo sua, una decisione autonoma volta ad emanciparsi dal suo passato e non un'imposizione altrui, una ripicca, una stupida vendetta. Forse la mattina dopo, il risveglio in un letto sconosciuto  sarebbe stato meno amaro?

Mette la testa sotto l'acqua e chiude gli occhi, mentre sciacqua via la schiuma dai capelli. Sono anni che si rifiuta di pensare al suo passato, che si ripete quanto sia assolutamente inutile e come sia invece molto più costruttivo guardare avanti. Ma gli accadimenti di questa notte riportano inevitabilmente tutto a galla.

Ha amato una sola persona in vita sua e il sesso per lei era esclusivamente un gesto d'amore, il coronamento dei sentimenti che provava per Aaron..eppure  la magia che c'era tra loro i primi tempi è durata poco, a volte si chiede se sia mai esistita davvero al di fuori che nella sua fervida immaginazione. Non sà bene quando tutto abbia cominciato ad andare a rotoli, forse la prima volta che lo ha visto guardare un altra ? Forse la prima volta che accanto a lui si è sentita sola? O forse quando l'insicurezza le ha fatto dire di sì alla prima canna? alla prima striscia di coca?

Fuoco e fiammeDonde viven las historias. Descúbrelo ahora