60. Cain

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Guarda il numero di telefono che gli ha procurato Yuri, incerto sul dal farsi. E' chiaro che Ginger abbia un problema, ma è altrettanto chiaro che non sia affar suo. Mette via il telefono, ma dopo poco ce lo ha di nuovo in mano.

Ha avuto una domenica fitta d'impegni, deve andare in trasferta anche la prossima settimana per visionare due possibili talenti uno a Città del Messico, l'altro a Dallas. Ha assunto Kevin un ragazzino neo laureato che gli hanno caldamente raccomandato, per occuparsi d'ora in avanti della sua agenda e delle varie prenotazioni, eppure Ginger è un chiodo fisso nella sua mente.

Lei e la serata di sabato.

Non sa da quanto non si sentisse così.

E' come un prurito che non riesci a grattare via.

E' un pensiero fisso, piantato nel cervello.

Un'ossessione.

Se vuole capire come muoversi con questa donna, deve fare la telefonata che non vuole fare. Ma farla è ammettere una sconfitta. E' arrendersi al fatto che, per la prima volta da non sa quando a lui interessi qualcun altro a parte se stesso.

Non è facile.

Ha passato tutta la vita a convincersi di essere autosufficiente.

Ha costruirsi un muro attorno, per essere inaccessibile.

Fare quella telefonata significa creare una breccia.

Non vuole farlo.

In una fortezza basta una crepa , e tutta la sicurezza è compromessa.

Eppure non riesce a mollare quel maledetto telefono.

Esce sul terrazzo e guarda il tramonto, da quando si è svegliata dopo quella dannata commozione celebrale e guarda un tramonto, pensa sempre a lei. A quel sorriso da ragazzina che le ha illuminato il viso. A come si è sentito guardandola.

Un bel problema in una casa sul mare piena di finestre.

Sospira.

Sa bene quando una sfida è persa.

Cammina fino alla balaustra in vetro trasparente, infila gli auricolari e fa partire la chiamata. Appoggia entrambe le mani al parapetto e guarda l'orizzonte.

'Pronto?'

'Dottoressa Lord?'

'Salve, con chi parlo?'

'Sono Cain, ho avuto il suo contatto da Yuri. Mi ha detto che l'avrebbe avvertita della mia chiamata.'

'Certo, l'ha fatto. E' da qualche giorno che mia spettavo di sentirla.'

'Sì... sono stato un po' impegnato. Mi spiace. '

'Non c'è problema.'

'E' un buon momento?'

'Prego, so che voleva parlarmi, abbiamo tutto il tempo di cui ha bisogno.'

Lui si schiarisce la voce.

'Chiamo per un amica. Ha un problema... non so se posso aiutarla.'

'Provi a spiegarmi di che problema si tratta.'

'Non le piace essere toccata.' Pensa a cos'altro potrebbe aggiungere . 'Ha avuto una relazione passata, una relazione importante che non è andata bene.' Cos'altro. ' Dice di essere frigida, ma non so se sia la diagnosi giusta. Le piace essere baciata, toccata e tutto il resto, ma quando si và oltre sembra ...spaventata. Terrorizzata sarebbe il termine più corretto. E' come se da un momento all'altro potesse avere un attacco di panico.'

'Questa persona, è la sua ragazza?'

'No.'

'Un' amica speciale forse?'

'Qualcosa del genere.'

'Perché vuole aiutarla? Voglio dire... e scusi se posso sembrarle impertinente , ma le assicuro che è una domanda pertinente. Perché aiutare qualcuno che non rappresenta niente per lei?'

Ecco. Questa è proprio la situazione in cui avrebbe preferito non trovarsi, o meglio la domanda a cui non vorrebbe rispondere.

'Ho un rapporto con questa persona e una frequentazione lavorativa. Non vorrei fare danni, tutto qui.'

Per un attimo c'è solo silenzio.

'Se le cose stanno così allora l'unico modo per non fare danni è mantenere il rapporto che avete esclusivamente sul piano professionale. Non mi ha dato molto su cui lavorare, ma la persona che mi ha descritto sembra una persona fragile, che ha avuto in passato forse un esperienza traumatizzante. Secondo molti psicologi le donne che arrivano a soffrire di questi disturbi sessuali vivono in un contesto rifiutante e limitante: hanno una madre inibente che ha limitato la loro sessualità o probabilmente non l'hanno avuta affatto; frequentano un partner freddo e disinteressato; sono state vittime di violenze sessuali o abusi; hanno vissuto un episodio traumatico ... possono esserci svariate cause volte a generare un forte senso di frustrazione, insoddisfazione, delusione, e blocco emotivo nella donna.'

Fa una breve pausa per poi riprendere la sua spiegazione.

'Contrariamente a quanto si crede, la frigidità non è mancanza di desiderio, ma assenza di piacere durante il rapporto sessuale che porta a rifiutare qualsiasi tipo di contatto o relazione, per paura di doversi giustificare o di essere abbandonate una volta arrivate al fatidico momento. Una sessuologa come sono io, può consigliare la terapia più appropriata per la paziente, ciò nonostante, la mera terapia dello specialista riesce solo raramente a risolvere la frigidità della donna. E' la figura del partner che gioca spesso un ruolo essenziale. Solo la persona di cui questa donna si fida può essere in grado di aiutarla davvero, attraverso il dialogo e cercando di modulare le pratiche sessuali allo scopo di affinare l'intesa reciproca. Rapporti violenti, o troppo precipitosi non fanno altro che spaventare ed allontanare il partner che non si sente pronto. Ci vuole molta affinità e fiducia reciproca , ovviamente l' attrazione sessuale non guasta, ma può essere anche contro producente se non modulata . Queste persone hanno bisogno di essere soprattutto ascoltate e capite, solo in questo modo si po' sviluppare un'intesa tale da abbattere paure e superare difese erette in anni di rifiuti o umiliazioni subite.'

'Capisco.'

Cain guarda il paesaggio che ha davanti pensando a Ginger e chiedendosi cosa le sia successo.

'Non voglio dare giudizi, non la conosco e mi ha dato davvero poche informazioni per poterla aiutare. Ma se posso permettermi di esprimere un opinione professionale è necessario che esista un forte legame con questa persona se desidera davvero aiutarla. Altrimenti potrebbe fare solo più danni di quanti già ne siano stati fatti.'

Cain annuisce.

'Capisco, grazie per il suo tempo.'

'Non c'è di chè. Se dovesse avere altri dubbi... ha il mio numero, lo usi. Sono a disposizione.'

'Grazie, buona serata'

Mette giù.

Come temeva : è tutto troppo complicato.

Ha una palestra sua di cui occuparsi e una catena di palestre in frachising da acquistare probabilmente a breve. Un nuovo incarico per il quale sarà spesso via, per reclutare nuovi talenti in giro per il mondo e la fine della sua carriera da gestire. Interviste, servizi fotografici, il suo brand d' integratori naturali da spingere.. non c'è spazio nella sua vita per una donna problematica. Ha bisogno di una donna semplice, solare, disponibile. Che possa aiutarlo a rilassarsi quando serve e sparisca a fare shopping con le amiche quando non ne ha più bisogno. Ginger non sarà mai così, troppo indipendente, testona, determinata.

Bella e intrigante quanto vuoi, ma pur sempre troppo complicata.

Deve chiarire tutto lunedì.

Deve sgombrare il campo da qualunque complicazione sentimentale.

Mantenere il suo rapporto con Ginger su un piano esclusivamente professionale, come gli ha appena consigliato anche la specialista.

E' la cosa più giusta da fare.

Ha fatto bene a chiamare, gli è servito per prendere una decisione.

Fuoco e fiammeWhere stories live. Discover now