11 - Una brava bugiarda

7.5K 199 35
                                    

Corro verso l'uscita e mi allontano il più possibile.

Credevo che quel tizio fosse un amico di Nash e che mi avessero teso un imboscata per farmi chissà cosa e invece...

Mi fermo appena sono abbastanza lontana e riprendo fiato.

<Grace... le hai trovate?>

Alzo lo sguardo.

<Mi hanno chiamato, sono in camera.>

Brad mi sorride. <Meglio così, ma perché hai il fiatone?>

<Ehm... mi sono messa a correre per fare prima, ma sono una schiappa nella corsa e così mi sono fermata per prendere fiato.>

Una schiappa nella corsa, ma una brava bugiarda.

<Ok, allora avverto Rod che le hai trovate. Ci vediamo domani.> Mi sorride e va via.

Sospiro e scivolo sino a sedermi a terra, prendendomi la testa tra le mani.

Non capisco proprio perché Nash mi abbia difesa, poteva benissimo lasciarlo fare e godersi lo spettacolo.

<Ehi, stai bene?>

Alzo lo sguardo e incontro gli occhi ghiaccio di quell'odioso.

Mi porge una mano, ma mi alzo da sola.

<Scusa se prima... se prima ti ho spaventata.> Dice distogliendo lo sguardo.

<Ti stai scusando?> Mi viene da ridere.

Non mi guarda e stringe i pugni. <Piuttosto, dovresti ringraziarmi.>

<Perché? Per avermi "salvata"? Ma non farmi ridere.> Incrocio le braccia al petto.

Ritorna a guardarmi. <La prossima volta non lo farò, allora.>

<La prossima volta sarai tu a farlo, lo so.> Detto questo, faccio per allontanarmi.

<La prossima volta non esisterà.>

Mi fermo. <Tu credi?> Domando senza voltarmi.

<Si, nessuno ti toccherà.>

A quelle parole mi volto verso di lui. <Perché l'unico che può farmi del male sei tu, non è così? L'unico che può permettersi di prendermi in giro e ferirmi ogni giorno.> Gli occhi stanno iniziando a pizzicare, ma non voglio piangere.

Non mi guarda, ne dice niente.

<Sei proprio un maleducato, non rispondi nemmeno quando ti fanno una domanda.> Riformulo la frase che mi ha detto in piscina quando mi stavano chiamando.

Lo sento borbottare qualcosa e poi se ne va.

Trattengo un ultima volta le lacrime e mi dirigo, lentamente, verso la mia camera.

Spero che non mi facciano domande e che, quando sarò arrivata, mi sarò calmata.

* Callie's pov *

<Vuoi entrare anche tu nel club di nuoto?> Domando a Emily scioccata.

<Si, la prova mi è piaciuta.>

<Ma se stavi per affogare.> Le ricordo scegliendo qualcosa da mettere per domani.

<È stato solo un caso.> Fa spallucce.

<Sicura che vuoi entrare perché ti piace e non perché c'è Nash?> Le domando con un ghigno perverso.

<N-no, ma che, a me il nuoto piace.>

Sospiro. <Guarda che con me puoi confidarti, così come con Grace.> Dico sistemando i jeans sulla sedia.

<Lo so...>

<E allora?> Le sorrido. <Se vuoi entrare perché c'è Nash me lo puoi benissimo dire!>

<Si, ma so cosa ha fatto a Grace quindi non voglio parlare di lui con lei...>

<Ma ora lei non c'è e ne stai parlando con me.>

Sbuffa. <Ok, si, ci voglio entrare perché c'è lui e lo vorrei conoscere più a fondo.>

<Quindi lo vuoi conoscere?> Domanda Grace sull'uscio della porta.

Emily sobbalza e si gira verso di lei.

<D-da quanto sei qui?>

<Da abbastanza per aver sentito la maggior parte del discorso.> Risponde chiudendosi la porta alle spalle. <E comunque puoi parlarne benissimo anche con me, non mi da fastidio.>

Emily le sorride. <Ok.>

-
-
-

My BoyKde žijí příběhy. Začni objevovat