65 - Un nuovo amore?

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Dopo pranzo, sono tornata in stanza e, per fortuna, l'ho trovata libera.

Già, non ho ancora fatto pace con quelle due e non intendo farla ora.

Sono ancora troppo scombussolata da ciò che ho visto prima di pranzo.

Chiudo il libro di fisica e sospiro guardando fuori della finestra, piove.

Bussano alla porta e mi alzo di malavoglia.

Apro e... <Jason!> Esclamo andando ad abbracciarlo.

<Vedo che ti sono mancato.> Dice stringendomi e facendomi fare un giro.

<Tantissimo.>

Meno male che è arrivato lui a tirarmi su di morale.

<Allora, come va?> Chiede sorridente.

<Benone.> Dico sarcastica. <Dai, entra.>

<Uh, no... sto meglio fuori.> Dice guardandosi intorno.

Lo guardo con un sopracciglio alzato. <Makenzie?> Domando.

<Ssshhh.> Dice tappandomi la bocca con la mano.

Ho sempre ragione.

<Jason, stai ancora cercando di conquistarla?> Chiedo incrociando le braccia al petto. <Sai che lei è innamorata di Erick.>

Annuisce. <Ma non è lei che sto guardando in questo momento.>

<Ah no? E chi?> Mi affaccio per controllare, ma non vedo nessuno.

<Ora posso entrare.> Mi sorride.

Lo faccio entrare e si siede sulla sedia della scrivania mentre io nel mio letto.

<Allora, cosa succede? Mi hai risposto "benone" al "come stavi", ma so che non è così.>

Abbasso lo sguardo e inizio a giocherellare con le pellicine.

<Ho litigato con Callie ed Emily.> Dico ad un tratto.

<Perché?> Mi domanda avvicinandosi con la sedia. Mi prende la mano.

<Mi hanno attaccata senza motivo, per uno stupido biglietto.> Dico indicandoglielo con un cenno del capo.

Lui sposta lo sguardo da me alla scrivania e nota il foglio.

Mi lascia la mano e lo prende.

<È la calligrafia di Nash.> Dice e lo apre.

Inizia a leggere, ma lo blocco.

<Potresti leggerlo ad alta voce?> Gli domando.

Annuisce ed inizia.

<Ciao, non chiedermi perché ti sto scrivendo questo, ma ci tenevo a dirtelo.> Sorride e io lo guardo confusa, poi riprende. <Stasera eri bellissima vestita in quel modo e i tuoi capelli sono più lucenti del solito, non so, magari sono io stupido, ma ti vedo più bella ogni giorno che passa.> Si ferma.

<Beh?> Gli domando.

<È finita.> Dice passandomelo.

Rileggo tutto velocemente e me lo rigiro tra le mani per vedere se c'è scritto dell'altro, ma niente.

<Ma come sarebbe a dire? Non capisco!> Dico alzandomi. <Sicuro sia riferito a me? E soprattutto, che sia da parte di Nash?>

<Che sia di Nash ne sono certo, ma non è per te, ma per Emily. Infatti, ora, stanno insieme.>

<Ou...> Ritorno a sedermi e mi allungo verso la scrivania per rimetterci sopra il foglio.

<Perché questa reazione?> Ci riflette su e poi. <Non dirmi che ti piace!>

<Chi? Quello scorbutico del cazzo? Pff ma per favore.> Dico senza far trapelare alcuna emozione.

<Grace non fingere. Guarda che lo so che ti piace.> Dice dandomi gomitate giocose al braccio.

<Non è vero e ora smettila.>

Lo so che lo sta facendo solo per tirarmi su di morale.

Si mette a ridere e poco dopo sentiamo alcune urla, urla famigliari.

Ci alziamo e apriamo la porta.

<Non lo fare mai più!> Urla Makenzie.

Sentiamo una porta sbattere e ci precipitiamo alla camera numero 110, appunto, quella di Makenzie.

<Scusami Makenzie.> Dice Jackie mortificata.

<Quel topo deve sparire da qui!> Urla Makenzie.

<Ehi, ehi, che succede qui?> Domando intervenendo.

<Non sono affari tuoi Grace!> Urla Makenzie.

<Calmatevi un po' tutte ok?!> Interviene Jason e ci zittiamo tutte. <Allora, che è successo?> Chiede con calma.

<Questa pazza ha portato un topo nel nostro dormitorio. Si sa che sono severamente vietate ogni tipo di creatura.> Dice Makenzie.

<Ma io non ne sapevo nulla.> Si giustifica Jackie.

<Non hai letto il regolamento?> Le chiede Jason.

In effetti, mi ero dimenticata di avvertirla del fatto di non poter portare alcun tipo di animale la prima volta che l'ho vista.

Fa di no con la testa alla domanda di Jason e lui sospira nel mentre che Makenzie batte il piede sul pavimento infuriata come non mai.

<Scusami Makenzie, non lo sapevo.> Dice Jackie.

Sospira nervosamente. <Da quanto sei qui? Una settimana? E non mi avevi detto che tenevi ancora quel topo!>

<È un criceto e si chiama Lilith.>

<Qualunque cosa sia, avresti dovuto dirmelo!> Urla e se ne va via, probabilmente per smaltire la rabbia.

<Dunque...> Inizia Jason indietreggiando per vedere il cartellino sulla porta dove ci sono scritti i nomi. <Felicity, da quanto sei qui?>

Felicity?

La guardo confusa e lei dice: <Non ricordi il mio primo giorno quando il professore mi ha presentata? Ha detto entrambi i miei nomi.>

<No...>

Sospira. <Fa niente, ma vi prego, chiamatemi Jackie. Felicity mi fa schifo.>

<Ma è un bellissimo nome!> Esclama Jason.

Non dirmi che ci sta provando con lei.

Jackie arrossisce... ok, non sto più capendo niente.

<Bene.> Dico schiarendomi la gola, dato che quei due si stavano continuamente fissando. <Come facciamo con Lilith?> Chiedo riferendomi al criceto.

<Se vuoi lo posso tenere io, sono solo in stanza e un cricetino come compagnia non è male.> Dice Jason.

Aspetta, in stanza da solo? Ma non è con Nash e Austin?

<Lo faresti veramente?> Chiede Jackie.

Lui annuisce.

<Grazie Jason.> E sorride. Ok, qui sta sbocciando un altro amore.

<Di niente.> Dice e Jackie gli da la gabbietta con dentro Lilith.

<Dopo passo per darti il resto.> Dice sorridendogli.

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My BoyWhere stories live. Discover now