52 - Devo dirlo

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* Emily's pov *

<Basta, non ne posso più!> Esclama esausta Callie uscendo dalla classe.

<Ma siamo solo alla prima ora.> Dico mentre ci dirigiamo verso la prossima aula, chimica.

<Si, ma uno non può interrogare alla prima ora. E chi poi? Me!> Alza le braccia in aria alzando il tono appena dice "me".

<Callie smettila, ci stanno guardando tutti.> Dico sentendo gli occhi di ognuno puntati addosso.

<E chi se ne frega.> Fa lei.

Sospiro ed entriamo in classe.

<Scusa, quello è il nostro posto.> Fa Callie alla ragazza seduta ai nostri posti.

<Scusate, non volevo.> Dice alzandosi.

Ma non è Jackie?

Mi siedo osservando la ragazza andarsi a sedere nei posti davanti.

<Mi è famigliare quella.> Faccio a Callie mentre continuo ad osservarla.

<Si, è miss cricetino.> Risponde mentre toglie fuori libro e quaderno.

Mi metto a ridere per come l'ha chiamata ed entra il prof.

* Austin's pov *

<Perché mi segui?> Domando a Nash che cammina dietro di me.

<Non ti sto seguendo.> Dice. <Sto semplicemente andando dove vai tu.>

Sbuffo e mi volto verso di lui. <Perché ieri mi hai chiamato in quel modo?> Gli domando.

<Te l'ho già detto, ed è la verità. Non volevo farlo, ma quando sono incazzato parlo a sproposito.>

<E perché eri incazzato?> Domando tornando a camminare per andare al bar.

<È...> Mi affianca. <È una storia lunga.>

<E dimmela, abbiamo venti minuti a disposizione.>

Dopo un po' di tempo passato in silenzio, dice: <Ok, te lo dico.>

<Bene, sentiamo.>

Arriviamo al bar e ci sediamo in un tavolino.

È così strano stare insieme in pubblico. Tutti sono sempre stati abituati a vederci come "il bullo e il bullizzato", ora, invece, sembriamo amici di vecchia data.

E ne sono felice, davvero.

Non l'avrei mai detto sino a poco tempo fa.

<Ero incazzato perché...>

<Ragazzi!> Viene interrotto da Callie ed Emily che vengono nella nostra direzione.

Ma proprio ora?!

<Ciao amore.> Callie mi da un bacio veloce e si siede al mio fianco.

Emily sorride timidamente a Nash e si siede al suo fianco.

Lui non l'ha nemmeno degnata di uno sguardo. È strano, a quest'ora se ne sarebbe approfittato per portarsela a letto.

<Di che parlavate?> Domanda Callie.

<Nulla di importante.> Risponde Nash alzandosi. <Austin, ci vediamo dopo.> E mi fa lo sguardo del "te lo devo dire assolutamente".

Annuisco e se ne va.

Emily sbuffa. <Ma perché se n'è andato? Io volevo provare a parlargli.>

Faccio spallucce. <Avrà da fare.>

<Immagino.> Fa lei appoggiando la testa sulla mano.

<Ordiniamo?> Domanda Callie.

<Si.> Rispondo mentre Emily è in chissà quale strana fantasia.

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My BoyWhere stories live. Discover now