23 - Aveva ragione?

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* Jason's pov *

<Che ti succede amico?> Mi domanda Mark sedendosi affianco a me.

Siamo fuori, in giardino, seduti sotto al solito albero.

<Non lo so... credo sia per Grace.>

<Grace? Perché? Non dirmi che Chad aveva ragione.>

<No, no. È che non c'entra solo lei, ma anche Nash.>

<Mi vuoi spiegare per bene? Perché non ci sto capendo nulla.>

Sospiro e mi sdraio appoggiando la testa sulle sue gambe.

<Nash non fa altro che parlare e guardare Grace ogni volta. Ho provato a capire cosa gli passasse per la testa, ma niente. Mi risponde male e se ne va.>

<E sei preoccupato perché pensi che stia escogitando qualcosa contro Grace?>

<Non solo, anche perché sta facendo tutto l'amichetto con Austin e questa cosa mi puzza. Insomma, non puoi passare a l'odiare una persona ad essergli amico del cuore.>

<Già, concordo.> Dice alzando lo sguardo verso il cielo ed accarezzandomi i capelli.

Chiudo gli occhi e restiamo in silenzio per un po'. Mi sono mancati questi momenti con Mark.

* Callie's pov *

<Ehi, ti va di farti un giro?> Mi domanda Austin appena usciamo dalla mensa.

<Ma domani c'è lezione e io ho alcuni compiti arretrati.> Dico, anche se vorrei davvero uscire con lui.

Oltre ad essere un bel ragazzo, è anche simpatico, gentile ed intelligente.

<Oh... ok.> Dice sorridendomi.

<Ti va di aiutarmi? Così stiamo un po' insieme.>

Lui annuisce e salutiamo gli altri per andare verso il dormitorio, così da entrare nella mia stanza per prendere l'occorrente.

Saliamo le scale e, dopo una decina di minuti, siamo davanti la porta della mia stanza.

Apro la porta ed entro, mentre lui mi aspetta fuori.

<Alloooora... cosa devi fare?> Mi domanda appoggiandosi allo stipite della porta.

<Biologia. Domani abbiamo un test importante e quindi devo prendere il massimo dei voti.> Spiego mentre cerco il libro nello zaino.

<Non sono bravissimo in biologia, ma cercherò di rendermi utile.>

<Non preoccuparti, è abbastanza facile. Poi tu mi servi per studiare storia.>

<Ok, lì è già più fattibile.>

Trovo tutti i libri che mi servono ed esco dalla stanza seguita da Austin.

Chiudo e andiamo verso la biblioteca.

* Makenzie's pov *

<Andiamo, non fare così!> Dice Erick mettendosi davanti a me.

<Lasciami stare.> Dico con il tono più freddo possibile.

<Daiii!> Mi supplica facendo la faccia da cucciolo abbandonato.

<Ho detto di lasciarmi in pace. Va a giocare con Chad a chi conquista più galline senza cervello.> Dico oltrepassandolo.

<Che? Ma scherzi? Oggi è la nostra giornata film e popcorn, e tu mi scarichi così?> Mi domanda seguendomi.

<Si perché sono stufa del tuo atteggiamento da Don Giovanni, quindi ciao.> Aumento il passo.

Ti prego non mi seguire o dirò cose che non penso e lì si che te ne andrai veramente e definitivamente.

<Maky ti prego parliamone.> Mi blocca dal braccio.

Non devi chiamarmi in quel modo... ma perché è sempre difficile ignorarlo? Gli devo stare lontano.

<Non mi hai sentito? Ho detto di lasciarmi stare!> Alzo di più i toni attirando l'attenzione di alcuni ragazzi che passano.

<Mi spieghi che hai? Perché mi stai ignorando? Perché non mi parli come prima?>

Perché... perché mi piaci e io non voglio rovinare niente.

Perché se ora ti baciassi mi spingeresti e mi urleresti in faccia di sparire.

Perché mi fa male vederti fare tutto l'amichevole e il gentile con le altre.

<Non ho nulla, non ti sto ignorando. Voglio solo tornare in camera e stendermi. Oggi è stata una brutta giornata.>

<Fammi stare al tuo fianco.> Mi fissa negli occhi.

Il mio cuore non sta più battendo, ma galoppando, da quando mi ha presa per il braccio.

<Non puoi.>

<Maky... ti voglio bene e... voglio che tu sappia che per ogni cosa puoi parlarne con me.>

Deglutisco. Per un attimo ho pensato si dichiarasse... ma a chi voglio prendere in giro? Io non gli interesso.

Non sono il suo tipo ideale. Non ho un fisico perfetto o forme prosperose. Non sono simpatica, non parlo molto, non sono facile da sopportare... non potrei mai avere il suo interesse in quel senso.

Sbuffo. <Non ho nulla, posso andare?>

Mi libera a testa china e me ne vado, anzi scappo, senza salutarlo.

Sembrerò una bambina, ed è quello che sono in questo caso. Una stupidissima bambina innamorata.

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My BoyWhere stories live. Discover now