69 - Parlarci

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Entro in camera.

A cena non si sono fatti vedere ne Austin, ne Kodey... che strano.

<Eccoti, dobbiamo parlare.> Dice Emily.

Sospiro e mi vado a sedere sul letto dopo aver appoggiato lo zaino a terra.

<Su, ditemi.> Dico mettendomi a gambe incrociate. <Sono impaziente di sentire le vostre scuse.>

Emily e Callie si guardano.

<Scusami se ti ho attaccata in quel modo.> Dice Emily. <Avrei fatto meglio col chiedertelo con calma, invece di urlarti contro.>

<E io non mi sarei dovuta arrabbiare così tanto per la storia di Jackie.> Dice Callie.

<Mh, bene.>

<Ora? Che si fa?> Domanda Callie. <Si ritorna come prima?>

<Non come prima, ma potremmo fare tregua e tornare a parlarci normalmente, invece di evitarci.> Dico.

<Ok, qualunque cosa, basta che torniamo a parlarci.> Mi sorride Emily.

Faccio un sorriso forzato e Callie mi si avvicina.

<Ti voglio bene.> Dice con le lacrime agli occhi. <E voglio tornare com'eravamo prima.>

<Non per ora. Magari in futuro.>

Le scappa una lacrima e se l'asciuga subito.

Mi alzo e le passo accanto. <Ora devo prendere la mia roba e andare da Jackie e Makenzie. Dormirò lì.>

Detto questo, prendo il borsone ed esco dalla stanza.

Dormirò da loro si, ma dove? Ci sono solo due letti.

* Jason's pov *

Entro in stanza di Austin e vado da lui.

<Che è successo?> Gli domando abbracciandolo immediatamente.

Dopo cena, mi ha chiamato piangendo e dicendo di venire qui. Così ho fatto.

<È Nash.> Si stacca.

<Cos'è successo?>

Si asciuga le lacrime con il dorso della mano. <Mi ha detto delle cose che...> Riprende a piangere.

Sospiro. <Calmati Austin.>

<Gli ho solo detto la verità.>

Mi volto e Nash è in piedi davanti a noi.

Mi alzo. <Cosa cazzo gli hai detto?!>

Lui mi guarda con sufficienza e poi mi da una spallata passandomi accanto.

<La verità.> Ripete mentre prende il suo borsone da sotto il letto.

<Che cosa? Lo vedi com'è ridotto?! Porca puttana Nash parla per una buona volta!> Alzo i toni.

Lui si volta verso di me. <Gli ho detto che sto fingendo la mia amicizia con tutti e anche il mio cambiamento.> Dice freddo. <Ti va bene come risposta?!> Alza il tono pure lui.

<E cosa significa ciò? Che ti sei avvicinato a noi solo per divertimento? Che volevi solo conoscerci più affondo così da farci male toccando dei tasti dolenti, eh?! Che cosa vuoi da noi?!>

Stringe i pugni. <Non capiresti.>

E così, prende il borsone ed esce dalla stanza a passo svelto.

Cosa non capirei?

Mi volto verso Austin.

<Non volevo che litigaste.> Dice mordendosi il labbro inferiore.

<Non importa.> E mi siedo vicino a lui.

<Il nostro nuovo compagno di stanza è uno degli amici di Roderick e ci ho fatto una figura di merda.> Dice coprendosi il viso con le mani.

<Perché?>

<Beh... ero in una posizione contraddittoria con Nash e lui ha capito male.> Fa Austin arrossendo leggermente.

<Austin? Cos'è quel rossore?>

Si morde nuovamente il labbro. <Credo di essere bisex... e forse mi attraggono di più i ragazzi. L'ho capito da poco, per questo ero così strano.> Abbassa lo sguardo. <Scusa.> Sussurra.

<Ehi.> Gli prendo il mento così da potergli alzare il viso e guardarmi. <Non importa qual'è il sesso che più ti attrae. Io ti vorrò sempre bene. Tu sei il mio fratellino.>

Mi sorride con gli occhi lucidi e si tira tra le mie braccia. <Ti voglio bene anche io e mi sei mancato così tanto.>

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My BoyWhere stories live. Discover now