42 - Anzi, cameriere

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<Com'è possibile!> Dice Soleil soffiandosi il naso. <Non dovevano lasciarsi!>

È così da quando è finito il film.

<Dai Soleil, non farne una tragedia. Era un film.> Dico prendendo un altro fazzoletto. <E ora mi siedo dietro con te e ti sistemo il trucco dato che sembri un panda.>

Ci sediamo e inizio ad asciugarle le lacrime.

Fortuna che si è portata la trousse.

<Dove dobbiamo andare?> Domanda Rod accendendo il motore.

<Al ristorante, è già ora.> Risponde Chad guardando l'orario.

Rod annuisce ed esce dal parcheggio.

<Tesoro, stai bene?> Domanda Chad a Soleil girandosi verso di lei.

Lei annuisce mentre io ripongo il mascara nella trousse.

<Va bene così o devo metterti anche tutto il resto?> Le domando.

<No, no, va bene così.> Mi sorride.

<Ok.> Sospiro.

<A te è piaciuto il film?> Domanda Chad girandosi, nuovamente, verso di noi e guardandomi.

<Si... carino.> Rispondo.

Mi sorride e ritorna a guardare davanti a se.

<Chad, dove hai prenotato?> Gli domanda Soleil.

<In un posto molto bello.> Risponde. <Ora gira a destra.> Dice a Rod.

<Ma io voglio saperlo.>

<Lo saprai tra qualche minuto.>

Soleil sbuffa e prende il cellulare.

<Non dirmi che vuoi aprire google maps e vedere i ristoranti nei dintorni?> Le sussurro.

Annuisce mentre attiva la rete dati.

Controlla, ma non ci sono ristoranti.

<Ehm... Chad, non è che hai sbagliato strada? Qui non ci sono ristoranti.> Gli dico.

Lui ridacchia. <Gira a sinistra.> Fa a Rod.

<E dai perché non ce lo dici?> Insiste Soleil.

<Perché è una sorpresa per tutti. Ho chiesto un piccolo aiutino ad alcune persone, che voi conoscete bene, e mi hanno scritto l'indirizzo e da dove passare. Nemmeno io so che posto è.>

<Ma stai scherzando?! E se ci hanno fatto uno scherzo di cattivo gusto e ci hanno mandato chissà dove?!> Sbraita Soleil.

<Tranquilla tesoro, vedrai che sarà bellissimo. Si tratta dei nostri amici infondo.>

<Si e ti ricordo lo scherzo che hanno fatto al compleanno di Austin, l'anno scorso, mandandolo da tutt'altra parte.>

<Ma quella è stata una mia idea, e ammettilo che è stata fantastica la sua reazione.> Si mette a ridere.

<No, per niente.> Mi ricordo la faccia delusa di Austin quando è arrivato, nel posto sbagliato, e non ha trovato nessuno.

Io ero con lui insieme a Jason e ce lo siamo sopportato per tutto il tragitto.

Poi, per fortuna, si è calmato quando siamo arrivati dove effettivamente c'era la festa.

<Ok, dovrebbe essere qui.> Dice Chad.

Rod parcheggia e scendiamo.

<Sbaglio, o siamo in mezzo al nulla?> Domando.

<Ehm...> Chad si guarda intorno. <Chiamo Austin.>

Sospiro, di sicuro si sarà vendicato.

Appena Chad toglie il cellulare dalla tasca...

<Ehi!>

Ci voltiamo verso la voce.

<Mark.> Dice Chad raggiungendolo.

<Mark? Chi è? Signore, mi chiami cameriere.>

<Eh?> Domanda confuso. Poi fa spallucce. <Va beh, come vuoi. Allora, cameriere...>

<Seguitemi.> Dice Mark, anzi, il cameriere.

Lo seguiamo e passiamo sopra una pedana in legno.

<Chissà che avranno fatto.> Mi sussurra Soleil.

Rod mi affianca e mi prende la mano. <Non si sa mai che cadi.> Mi fa l'occhiolino.

Grazie imbarazzo che ti fai sentire ogni tanto.

Ok, sorvoliamo.

Arriviamo davanti a dei gradini che danno su una magnifica vista, la spiaggia.

Il mare è calmo non essendoci molto vento e la luce soffusa del sole che cala è qualcosa di magnifico.

E io, come una scema, rimango lì a fissare il tutto.

Una sola parola, wow.

<Grace, ci sei?> Mi domanda Rod.

Mi volto verso di lui e gli sorrido. <Certo.>

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My BoyWhere stories live. Discover now