43 - Mi piacerebbe...

4.6K 123 25
                                    

Entriamo dentro un locale completamente vuoto.

Mark accende le luci e troviamo, in mezzo alla stanza, un tavolo apparecchiato.

<Accomodatevi.> Dice sorridendoci.

Andiamo a sederci e prendiamo i menù... dove c'è scritta una sola cosa.

<Mc?> Domanda confuso Rod.

Chad scoppia a ridere. <C'era da aspettarselo.>

Chiama Mark per "ordinare" e dice: <Mc per tutti, sapete voi cosa.>

Mark annuisce e porta via i così detti menù.

<Chissà di chi è questo posto.> Dice Rod guardandosi attorno.

<Domani chiediamo spiegazioni.> Dice Soleil.

Poco dopo, arriva Mark accompagnato da un'altra persona.

Indossa una felpa con il cappuccio sulla testa, così che non si capisca chi sia.

Quella persona appoggia un toast, le crocchette, patatine e coca cola davanti a me.

Mi volto e dico: <Grazie.> Cercando di vedere qualcosa oltre l'ombra che il cappuccio crea sul viso.

Niente da fare, ma riesco a scrutare un mezzo sorriso.

Mi volto verso la cena e inizio a scartare il toast.

<Buona cena.> Ci sorride Mark facendo un inchino.

<Altrett... ehm... grazie cameriere.> Fa Chad.

Scoppiamo a ridere, incluso Mark.

Gli capita spesso di dire "altrettanto" quando gli si dice "buon appetito" o "buona cena", come in questo caso.

Mark ci lascia e scompare dalla nostra vista proprio come poco fa.

Mentre apro la bustina della cannuccia, noto un foglietto piegato più volte sotto alla scatola delle crocchette.

Lo prendo e lo apro.

"Non leggerlo ora, ma quando sei in stanza."

Ehm... no? Lo leggo ora! Te lo scordi che me ne sto con l'ansia.

Lo apro per bene e faccio per leggere.

<Cos'è?> Mi domanda Soleil manco aperto.

<Me lo sono ritrovata qui in mezzo.> Rispondo indicando il vassoio.

Lei, essendo seduta accanto a me, si sporge per leggere.

<Oddio.> Sussurra.

Mi volto verso di lei. <Che?>

Deglutisce e sorride. <No, nulla.>

Sospiro e lo metto da parte, lo leggerò in macchina.

Iniziamo a mangiare.

<Si sono dati da fare.> Dice Rod.

<Eh già, strano che si siano ricordati cosa prendiamo di solito.> Commenta Soleil.

<Vero, mi hanno davvero stupito.> Dice Chad.

Mi arriva un messaggio.

—Ti avevo scritto di leggerlo in stanza.

Il mittente è sconosciuto.

Mi guardo intorno, ma non c'è nessuno.

Ma che diavolo?! E poi non l'ho nemmeno letto.

<Tutto bene?> Mi domanda Rod.

Annuisco appoggiando il cellulare sul tavolo. <Tutto bene.>

Continuiamo a mangiare tra una chiacchiera e l'altra e, a fine cena, usciamo fuori per una passeggiata lungo la riva.

Non si vede molto, dato che ormai è buio, ma con le luci del locale si riesce a vedere qualcosa.

<Ragazzi, vado un attimo a sedermi.> Dico, sperando che nessuno mi segua così da poter leggere questo foglio.

<Vengo con te, non è bene che tu stia sola.>

Ecco, ti pareva.

<No tranquillo. E poi ci saranno gli altri, no? Non credo ci abbiano lasciati soli.>

<Vero Rod, Mark mi ha scritto prima chiedendomi se potevamo dargli un passaggio.> Dice Chad.

Rod sussurra qualcosa a Chad e lui cambia subito espressione.

<Però penso abbia ragione Rod, meglio se ti fa compagnia.>

<Va bene.> Dico cercando di sembrare il meno scocciata possibile.

E così, ci dividiamo e io e Rod andiamo a sederci sulla sabbia a guardare il cielo stellato e la luna piena che risplende sull'acqua.

<Ti sei divertita?> Mi domanda avvicinandosi di più a me.

<Si, è stato bello. Tranne rifare il trucco a Soleil in macchina, quello è stato tremendo.>

Si mette a ridere.

<Dovremmo uscire un'altra volta.>

<Già, loro due sono molto simpatici e di buona compagnia.>

<Intendevo da soli.> Dice appoggiando una mano sulla mia. <Mi piacerebbe molto.>

<Ah...>

Mi mette un dito sotto al mento e mi volta verso di lui. <Mi piacerebbe davvero molto anche un'altra cosa.> Si avvicina di più al mio viso.

Oh no... no, no, no...

<Tu mi piaci davvero molto.> Sussurra ad un soffio dalle mie labbra.

Sento il cuore mancare un battito.

Credo di star per morire.

Non mi sono mai sentita così se non una sola volta con il mio ex ragazzo... due anni fa.

Sentiamo un tonfo dietro di noi e io mi scanso subito avvampando.

<Ma che...> Si alza per andare a vedere.

<S-sarà stato un colpo di vento.> Dico alzandomi di mia volta.

<O magari qualcuno che ci spiava e che ha fatto quel casino di proposito.> Dice stringendo i pugni.

Lo guardo confusa e lui si volta velocemente verso di me mettendomi le mani sui fianchi.

<Se non ora, quando?>

E mi bacia.

-
-
-

My BoyWhere stories live. Discover now