73 - È svenuto

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* Jason's pov *

<Allora Jackie, come va?> Attiro la sua attenzione.

Mi piacerebbe molto conoscerla, è molto carina e sembra simpatica.

In più, Grace mi ha parlato molto bene di lei.

<Bene.> Mi sorride timidamente. <Lilith come sta?>

<Benone. Mangia davvero tanto.>

Ridacchia. <Si, lo so.>

<Ehi faccia di cavallo, smettila di rimorchiare tutte quelle che ti circondano.> Fa Erick.

<Sta zitto, sto cercando di fare amicizia.>

Lui mi fa la linguaccia e poi dice: <Sei solo invidioso perché io ho lei e tu no.> Dice cingendo in vita Makenzie.

<La smettete una buona volta?!> Si intromette la diretta interessata. <Dovete finirla di litigare ogni volta che vi rivolgete parola. Tanto lo sappiamo tutti che infondo vi volete bene.>

<Confermo. Erick non faceva altro che chiedere di te quando eri via.> Chad ridacchia.

<Sta zitto carota.> Gli dice Erick.

<Ehi, non offendere i miei meravigliosi capelli.> Dice Chad toccandosi il suo ciuffo tinto di arancione.

Soleil sospira. <Erick ha ragione a chiamarti così, stai davvero male.>

<Ah beh, grazie. Ci mancava solo che anche la mia ragazza mi insultasse.> E sbuffa ignorando tutti.

<È ora, la squadra di Austin White e i suoi compagni!>

Il telecronista ci distrae dalla nostra conversazione e ci concentriamo sul nostro amico.

<Eccoci.> Dice Grace sedendosi al suo posto.

<Giusto in tempo.> Commenta Kodey.

<Rod?> Domando non vedendolo.

<È con l'influenza. Poverino e domenica ha la partita.> Mi risponde Kodey.

<Già.> Dice Grace con il muso lungo.

Le metto una mano sopra la sua e le sorrido.

Lei me la stringe e appoggia la testa sulla mia spalla.

Degli acuti attirano la nostra attenzione.

<Austin White ha avuto un incidente.>

Io e Grace ci alziamo subito.

<Sembra sia svenuto in acqua.>

Tutti noi ci alziamo e corriamo giù per andare dal nostro amico.

<Ragazzi, non potete.> Ci blocca uno dei professori.

<Ma è nostro amico!> Dico.

<Lo so, ma non potete.> Insiste.

<Non me ne sbatte un cazzo.> E passo comunque.

So che quest'azione influenzerà il mio rendimento scolastico, ma non posso lasciare il mio migliore amico in quelle condizioni.

<Ti aiuto anche io.> Mark mi affianca e corriamo insieme verso Brad e gli altri che stanno cercando di rianimarlo.

<Cos'è successo?> Domando appena arrivo.

<Ha sbattuto la testa al muretto e Nash si è tuffato per salvarlo.> Spiega uno dei suoi compagni di squadra mentre gli regge la testa.

Mi guardo intorno e lo vedo intento ad asciugarsi, con un asciugamano, girato di spalle.

Mi dirigo verso di lui.

<Jason!> Mi richiama Mark.

<Sta lì.> Gli dico girandomi un attimo verso di lui.

Proseguo il mio cammino e gli arrivo dietro.

<Nash.> Lo richiamo.

Lui si volta mettendosi l'asciugamano in spalla. <Si?> Domanda e beve un po' d'acqua.

<Grazie... per aver salvato Austin.> Dico mettendo da parte l'odio che provo per lui.

Fa spallucce. <Dovevo.>

Annuisco e mi volto per tornare da Mark.

<Ehi.> Mi blocco. <Non dirgli che sono stato io.>

Mi volto verso di lui. <Perché?>

<Non voglio, digli che è stato Brad.>

<Non dirmi cosa fare, se voglio dirgli che sei stato tu glielo dirò.> Dico sentendo il sangue ribollirmi nelle vene.

<E invece farai come dico io, o vuoi che gli faccia del male?> E ghigna.

<Non ti capisco Nash, perché fai così?>

<È la mia natura.>

Sbuffo e me ne vado. Non voglio mettermi a litigare.

<I paramedici stanno arrivando.> Ci informa Brad. <Stategli accanto.>

Annuisco.

<È meglio se viene Grace con te, è distrutta.> Dice Mark indicandola con un cenno del capo.

Mi volto verso di lei e la vedo tra le braccia di Makenzie mentre piange a dirotto.

Questa giornata non doveva andare così.

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