28 - Se sai già la risposta

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Dimmi che non è il preside, dimmi che non è il preside...

Dico ad ogni passo che percorro verso l'uscita della classe.

Ho una paura fottuta di quell'uomo e, probabilmente, Nash gli avrà parlato dell'accaduto di ieri. Spero di no.

<Ecco il pass, può uscire.>

Guardo confusa il bidello mentre mi passa il pass.

<Un ragazzo ha chiesto di farti uscire.> Sospira. <I giovani di oggi.> Commenta scuotendo la testa.

Prendo il pass ancora più confusa di prima.

Credevo che...

Oh no... perché LUI è fuori?

Prendo coraggio e apro la porta così da poter uscire.

Mi sento come se stessi varcando la soglia dell'inferno.

<Finalmente Grace.> Mi sorride come se fossimo amici da una vita.

<Perché mi hai fatta uscire?> Gli domando direttamente mostrandogli il pass.

<Non potevo? Se vuoi puoi tornare benissimo a lezione, ma ci andrà di mezzo il tuo rendimento scolastico.> Sorride maleficamente.

Bastardo, ho già capito le sue intenzioni.

<Vuoi ricattarmi per quella storia di ieri?> Gli domando incrociando le braccia al petto.

Ma che domando a fare se so già la risposta?

<Mah, può darsi... tu cosa risponderesti al mio posto?> Si avvicina a me aumentando il suo sorriso.

Indietreggio di poco. <Conoscendoti, di si.>

<E allora perché chiedi se sai già la risposta?>

Sbuffo e mi sposto per andarmene.

Dato che mi ha fatto uscire, ne approfitto per andare a riposare.

Ieri non ho dormito... per colpa sua.

<Ehi, ehi, dove vai?> Mi domanda prendendomi il polso... quello sbagliato.

<Mi fai male.> Dico sofferente.

<Scusa.> Lo toglie subito. <Ho fatto anche piano.>

Continuo a dargli le spalle e mi alzo la manica per vedere in che condizioni è.

<Che hai fatto?> Mi domanda piazzandosi davanti a me e guardando il polso.

<Me lo chiedi pure? Lo sai benissimo!> Alzo i toni.

Mi guarda e, per un attimo, il suo sguardo sembra essere pentito e... preoccupato? Per me? Ma non prendiamoci in giro.

<S-sono stato io?> Domanda abbassando lo sguardo.

<Non chiedere se sai già la risposta.> Dico abbassandomi la manica.

Si morde il labbro e distoglie, per la seconda volta, lo sguardo.

Perché si comporta così? Non l'ha mai fatto con nessuno.

Non si è mai abbassato a questo livello... quello del rimorso e del pentimento.

Finalmente torna a guardarmi. <Andiamo in camera mia.>

<Cosa? Perché?>

Il suo pentimento è già tutto svanito? Ora che stava iniziando a...

<Non pensare male, voglio rimediare per... ciò che ti ho fatto.>

<Sono tante le cose a cui devi rimediare, e non solo a questo.> Alzo il polso.

<Lo so, ci sarà tempo per rimediare anche al passato. Ti prego, dammi questa possibilità.> Mi prende una mano e la stringe.

Perché il mio cure batte così veloce? È uno stronzo che mi ha umiliata per metà della sua vita, non dovrei sentirmi così al suo solo sfiorarmi.

<Ti prego Grace.> Sussurra approfondendo lo sguardo.

<Ok...>

Fa un mezzo sorriso e andiamo verso il dormitorio, senza lasciarmi la mano.

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My BoyWhere stories live. Discover now