79 - Non posso crederci

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* Austin's pov *

<Però ancora non mi hai risposto.> Dice Kodey staccandosi dall'abbraccio.

<Su cosa?>

<Sul perché mi evitavi.>

Lui è almeno dieci centimetri più alto di me, ma ora si è seduto sulla sedia e ha alzato lo sguardo, lentamente, sino ad arrivare al mio viso.

Mi mordo il labbro, che gli rispondo? Che mi fa impazzire? Che non capisco più niente quando c'è lui intorno? Che mi attrae in una maniera pazzesca? Che mi fa battere il cuore in un modo assurdo?

<Stai arrossendo.> Sorride.

Mi tocco le guance, sono bollenti.

Si alza dalla sedia e mi intrappola alla scrivania con le sue braccia possenti.

È molto più muscoloso di me ed è anche più grande di due anni... eppure sembra un cucciolo smarrito... è così dannatamente carino.

<I...io non... non ti evitavo p-perché me lo diceva C-Callie...> Balbetto a disagio.

Sembro un deficiente.

<Mmmh... mmh...> Ghigna. <E allora?>

<N-non... non lo so...> Sto trattenendo il respiro.

<A me pare di si.> E si avvicina ancora di più. <Perché ti faccio impazzire.> Sussurra. <E tu vuoi sempre avere il controllo su tutto, o sbaglio?> Mi sfiora le labbra con le sue e credo di star per esplodere.

E il mio amico laggiù me lo sta ricordando per bene.

<Austin sono venu...> La porta si chiude e noi ci voltiamo. <..ta con il cibo.> Completa la frase Callie guardandoci per come siamo messi. <Che stai facendo con il mio ragazzo?> Domanda furiosa e marcando la parola "mio".

Kodey si scansa da me e sento come una sensazione di vuoto.

Fa spallucce. <Provavo una scena di teatro. Tra qualche mese ho la recita e dev'essere tutto perfetto.> Dice come se fosse effettivamente così.

Mi sposto dalla scrivania e vado incontro a Callie. <Ciao amore.> E la bacio.

<Ok, ora è meglio che tu te ne vada.> Dice voltandosi verso Kodey.

<Come vuoi.> Dice prendendo il suo borsone.

Mi passa accanto e mi guarda un momento prima di uscire dalla stanza.

È come se quest'istante sia passato a rallentatore.

* Emily's pov *

Il fratello di Nash, che abbiamo scoperto si chiama Elvin, ci finisce di raccontare una delle sue storie esilaranti e tutti ci mettiamo a ridere, tutti tranne Nash.

<Oh dai fratellino.> Gli da una gomitata scherzosa. <Ridi un po' con noi.>

Lui, in risposta, sbuffa e si appoggia allo schienale della sedia bevendo un altro bicchiere di whisky.

È da quando abbiamo finito il dolce che non fa altro che bere whisky, se poi aggiungiamo il vino bianco che ha bevuto durante la cena.

<Emily, non so come tu faccia a sopportarlo.> Fa Elvin ridendo.

<Mi sopporta perché la faccio urlare a letto.> Nash ghigna e io mi sento arrossire.

Come ha potuto dire una cosa così intima a voce alta?

Sento Chad ridacchiare insieme a Soleil.

<È vero, non ridete.> Fa Nash. <Oggi l'ho fatta urlare più di una volta.> Ghigna più di prima mettendomi ancora più a disagio.

Mi mette una mano sulla coscia e la stringe facendomi chiudere gli occhi.

Trattengo a stento un gemito e appoggio la testa sulla mano.

<Ok, la conversazione sta degenerando.> Fa il fratello.

<Oh dai fratellone, non vuoi sapere com'è incredibile il tuo fratellino nel far urlare le ragazze?>

<Nash, stai esagerando, non vedi com'è Emily?> Dice Grace.

È la prima volta da tutta la serata che gli rivolge parola e sono contenta l'abbia fatto per difendere me.

<Sei solo gelosa perché vorresti esserci tu al suo posto, vero?>

Grace spalanca la bocca e stessa cosa faccio io.

<Ehi Nash, non ti permetto di parlarle così.> Fa Rod difendendo la sua ragazza.

Nash scoppia a ridere e poi, tornando serio, dice: <Parlo come voglio con chi voglio.> E beve un sorso dal bicchiere che è stato portato da poco dal cameriere.

<Nash, basta bere.> Gli dice il fratello.

<Bevo quanto cazzo voglio.> Biascica.

<E invece dovresti dare ascolto a tuo fratello, sei ubriaco.> Dico togliendogli il bicchiere di mano.

<Perché non usi quella bocca per farmi un pompino? Oggi sei stata davvero brava.> Sorride come un bambino.

Io, in risposta, gli tiro uno schiaffo e mi alzo.

Non avrebbe dovuto dire tutte quelle cose private su di noi.

<Ehi tesorino!> Mi urla dietro rimanendo ancora seduto sulla sedia.

Non lo ascolto e continuo a camminare. Non posso crederci!

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My BoyWhere stories live. Discover now