44 - Parleremo poi

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<Allora, Cenerentola, com'è andata con il principe azzurro?> Mi domanda Callie l'indomani mattina dopo essere uscita dalla doccia.

Emily è seduta sul letto al centro della stanza con una scatola di cereali tra le braccia.

<Ne volete?> Domanda alludendo ai cereali.

<Si!> Esclama Callie tirandosi sul letto e prendendone una manciata.

<No, grazie.> Dico passandomi l'asciugamano sui capelli mentre vado a sedermi sul mio letto.

<Allora? Ci vuoi raccontare?> Domanda Callie.

<Ok, ok, ora racconto.>

E così passiamo la mattinata a parlare della serata di ieri.

Da come io e Soleil siamo arrivate ai parcheggi, al cinema, al "ristornate", sino alla fine in cui...

<E alla fine mi ha baciata.> Concludo.

Rimangono in silenzio per un attimo, poi...

<Cosa?!> Urlano entrambe.

<Avete sentito bene.> Dico alzandomi dal letto e andando a prendere l'asciugacapelli.

<No, cioè, ti ha baciata? Ma come? Com'è successo?> Domanda Emily.

<Eravamo soli, mi ha parlato e poi mi ha baciata.> Dico con nonchalance, ritornando dal bagno con l'asciugacapelli in mano.

Lo attacco alla presa e inizio ad asciugarmi nel mentre che quelle due discutono su ciò che è successo, come se io fossi un libro e loro lo stessero commentando.

Non vedo l'ora di uscire da qui e andare a fare la spesa. Ho bisogno di starmene per conto mio.

Finisco con l'asciugarmi e mi spazzolo i capelli nel mentre che loro continuano a parlare.

Poi Callie si volta verso di me e dice: <Ma quindi ora state insieme?>

<No, non stiamo insieme.> Rispondo alzandomi per mettere l'asciugacapelli al suo posto.

<Ma come no?! Insomma, vi siete baciati!> Dice Emily.

Esco dal bagno e mi avvicino all'armadio per prendere la felpa.

<E quindi? Non per forza se due persone si baciano, poi, devono mettersi insieme. O mi sbaglio?> Domando guardando alla fine Callie, ricordandole ciò che aveva fatto l'anno scorso.

<Si, Grace ha ragione.> Risponde lei chinando il capo.

Emily, confusa dalla reazione della sua amica, guarda prima me e poi lei.

<È successo qualcosa l'anno scorso che non so?> Domanda Emily mentre mi infilo le scarpe.

<Nulla di che.> Risponde Callie tornando sorridente. Poi mi guarda e dice: <E ora perché ti stai mettendo le scarpe? Dove devi andare?>

<A fare la spesa, ti ricordo che abbiamo finito tutti gli snack.> Rispondo prendendo le chiavi e i soldi da sopra il mobile.

<E ci vai da sola?> Mi domanda Emily.

Annuisco. <Ho voglia di stare da sola.> Ed esco dalla stanza.

E i ricordi di ieri sera ritornano a farsi sentire... quel maledetto bacio è stata la mia condanna.

Mi scanso.

<Che...>

<Scusa... non avrei dovuto, ma ecco...> Si gratta il retro della nuca distogliendo lo sguardo.

<Ehm... io non so che dire.>

<Non dire niente.> Torna a guardarmi. Sorride. <Mi piaci, davvero, ma per ora facciamo finta che non sia successo nulla.>

Non riesco a togliermi dalla testa quel dannato bacio.

Bacio che non doveva esserci.

Ho bisogno di Jason o Austin, anzi, di entrambi.

Ma ora devo concentrarmi sulla spesa e... il foglio!

Non l'ho letto, quel dannato bacio mi ha distratta! Dannazione!

<Grace, ehi.> Mi ferma qualcuno dal braccio. <Sono minuti che ti seguo e chiamo.> Continua Austin lasciandomi. <Tutto bene?> Domanda scrutandomi in volto.

Scuoto la testa e lo abbraccio.

<Ehi, ehi, che è successo? È per ieri? Abbiamo esagerato?>

Mi stacco. <No, ma ho bisogno di parlare con te e Jason su una cosa di ieri... io...> Sospiro. <Sto impazzendo Austin e mi fa male la testa.>

Mi guarda confuso. <Hai bevuto?>

Sorrido. <No scemo... è solo che...>

<Austin, finalmente ti ho...> Arriva Nash e, appena mi nota, si blocca a mezza frase.

<Nash, che succede?> Gli domanda Austin guardandolo.

Nash si riprende. <Dovevamo allenarci... ma vedo che sei impegnato.> Gli dice indicandomi, alla fine, con un cenno del capo.

<Beh... magari sta sera? O domani?> Fa Austin.

<No, se è per la gara del mese vai. È importante e voglio vederti sul podio insieme alla tua squadra.> Gli sorrido.

<Ma tu...>

<Vai.>

Sospira e mi abbraccia. <Ti voglio bene.> Si stacca e, prima di andare con Nash, dice: <Poi parliamo.>

Annuisco e gli faccio "l'ok" con il pollice.

Sorride e mi saluta con la mano e io ritorno sui miei passi.

Parleremo dopo... assolutamente.

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My BoyWhere stories live. Discover now