57 - Il litigio

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Dov'è? Dove diamine è?!

Non so da quanto tempo stia cercando quel dannato foglio! Non lo trovo da nessuna parte!

Non ricordo dove l'ho messo, spero solo di non averlo dimenticato dentro la tasca della giacca o dei pantaloni... sarebbe un guaio.

Il cellulare squilla sulla scrivania e vado a prenderlo.

<Jason.> Rispondo alla chiamata e lo metto in vivavoce così da poter continuare a cercare.

<Il preside mi ha abbonato la sospensione, domani ritorno.>

Mi fermo. <Davvero?!> Quasi urlo.

<Si.>

<Che bello!> Esclamo iniziando a saltellare un po' ovunque.

Sento Jason ridere e poi dire: <Sento che sei felice.>

<Ovvio che si, mi manchi un sacco e ci sono varie cose che devi sapere e vedere.>

<Ossia?>

<Ossia Austin e Nash che hanno fatto amicizia.>

<Si, me l'ha detto Austin. Meglio così.>

<Già.>

<Comunque, come va?>

<Ou... così e così... ci sono così tante cose che vorrei dirti, ma non ora non così.>

<Domani sera me le racconterai, ora devo finire di sistemare le mie cose e avvertire Austin del mio ritorno.>

<Certo, a domani. Ti voglio bene.>

<Anche io cretina.>

Ci mettiamo a ridere e chiudiamo la chiamata.

Sono così felice che ritorna Jason.

Sospiro e mi tiro sul letto.

<Grace?! Che è tutto questo casino?!> Urla Callie entrando.

Mi alzo. <Cercavo una cosa.>

<E c'era bisogno di tirare tutto per aria?!>

Sbuffo. <Sistemerò tutto, non c'è bisogno di scaldarsi così tanto.>

Callie sospira e si va a chiudere in bagno.

Dovrei chiederle di prima in biblioteca, di ciò che stava dicendo su Jackie insieme a Emily... voglio vederci chiaro.

* Austin's pov *

<Ma dove si è cacciata?!> Dice Jackie guardandosi intorno.

Abbiamo finito di studiare già da un quarto d'ora e lei non è ancora tornata, se domani prenderà un votaccio saranno fatti suoi.

<Spero non le sia successo niente, oggi era strana.> Dice mentre giocherella con una piega del libro.

<In che senso strana?> Le domando.

<Beh... l'ho vista bere un bel po' di caffè e lei non beve il caffè.>

<È in ansia.> Dico.

<In ansia? E per cosa?>

<Non ne ho idea, ultimamente non si sta aprendo molto e questo è strano. A volte quando inizia a raccontarmi qualcosa si blocca e cambia argomento.>

<Magari non ne vuole parlare.>

<Può darsi, ma è strano. Mi ha sempre detto tutto, anche le cose più imbarazzanti.>

<Non so che dirti Austin. Sarà un periodaccio o le sarà successo qualcosa sabato durante l'uscita.>

<Si, in effetti è successa una cosa...>

Il cellulare di Jackie squilla.

<È lei.> Dice prima di rispondere.

Davvero, sono preoccupato.

Anche per la reazione di ieri mattina, quando mi ha abbracciato... ha detto che ne avremo parlato, ma non l'abbiamo ancora fatto.

<Ha detto che è successo un casino nella sua stanza con le altre e che le dispiace per averci lasciato così.>

<Capisco.> Dico alzandomi. <Ci facciamo un giro?> Le sorrido.

Vorrei conoscerla meglio onestamente. Sembra una ragazza gentile e dolce, solo che è molto timida e quindi non parla granché se non con Grace e Makenzie.

<Certo, mi piacerebbe conoscerti meglio.> Mi sorride.

Beh, vedo che la pensa come me.

Ricambio il sorriso e ci incamminiamo.

* Emily's pov *

<In che senso ci stavi ascoltando?> Domanda Callie su tutte le furie.

<Hai sentito bene! E io non capisco cosa ci troviate di male in Jackie. È una ragazza simpaticissima e adorabile.> Dice Grace per l'ennesima volta.

Sbuffo. <Ognuno è libero di pensare quel che vuole, o sbaglio?>

<Si, ma magri dopo averla conosciuta e dopo averle parlato. Non a prescindere.>

<L'abbiamo fatto e non ci è piaciuta.> Ribatte Callie.

Oramai siamo tutte nervose e, quale occasione migliore se non ora per...

Tolgo dalla tasca il foglio.

<Perché al posto di parlare di quella lì, non ci spieghi questo?> Domando a Grace mostrandole il foglio. <Perché non me l'hai detto?>

Prende il foglio e lo apre. <Ecco dov'era finito, lo avevi tu!>

<Esatto, quando volevi parlarcene? Da quanto state insieme eh?!> Dico.

<Insieme? Ma di che stai parlando? Io non l'ho nemmeno letto questo dannato foglio, non so nemmeno chi cazzo me l'abbia scritto, non so niente! Prima lo stavo cercando per capirne qualcosa ma non lo trovavo. E ora so il perché.>

<E noi dovremmo crederci? Cosa siete tu e Nash?> Le domanda Callie. <Sai Emily quanto ha sofferto appena l'ha letto?>

<Vi sto dicendo che non so minimamente cosa ci sia scritto e io e Nash non stiamo insieme. La sapete la storia.>

<Saranno state tutte balle.> Dico. <Ora ci spieghi?>

<Quante volte devo ripetervi che non so cosa cazzo ci sia scritto su questo foglio?!>

Qualcuno bussa alla porta e ci zittiamo tutte e tre.

Callie va ad aprire.

<Cos'è tutto questo chiasso?!>

Oh no.

<S-signora... ecco vede...>

<No, non voglio spiegazioni, bensì che la smettiate.>

<Certo, la smettiamo subito, ci scusi.> E richiude la porta.

<È colpa tua.> Accuso subito Grace.

<Sentite, andatevene a fanculo.> E se ne esce.

<Brava, vattene pure, tanto è la cosa migliore che sai fare.> Le urlo dietro.

Chiudo la porta sbattendola e vado a sedermi sul letto.

<Credo di iniziare ad odiarla.> Dico prendendomi la testa tra le mani.

<Ora calmati Emily.>

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My BoyWhere stories live. Discover now