33 - La lettera

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* Austin's pov *

Entro in stanza e la trovo vuota.

Strano, di solito c'è sempre uno dei due...

E di solito è anche più disordinata, soprattutto il letto di sopra che, stranamente, ora è fatto e senza nemmeno un cuscino fuori posto o dei vestiti di Jason buttati sopra.

E se...

Entro nel panico.

Prendo il telefono e cerco il contatto di Jason mentre vado a sedermi sulla sedia della scrivania, quando trovo un foglio piegato sopra.

La porta si apre e chiudo la chiamata sperando sia lui. Mi alzo.

Ma purtroppo, al posto di entrare un ragazzo alto, dalla pelle abbronzata e i capelli castano chiaro, ne entra uno dalla pelle chiara e i capelli corvini.

<Cos'è quella faccia? Ti è morto il gatto?> Fa Nash sarcastico mentre io ritorno a sedermi.

Senza rispondergli, prendo il foglio e lo apro.

<Ehi, almeno rispondimi.> Mi affianca.

<Non è morto nessuno.> Dico freddo.

<Ehi, chi sei tu? Che ne hai fatto dell'allegro Austin che cerca di tirarmi sempre su di morale? Lo sai che io non sono bravo a consolare le persone.>

<Lo so... ora, però, lasciami leggere questo.> Alzo il foglio.

<Cos'è?> Domanda osservandolo.

<Se me lo fai leggere magari.> Dico.

Questo che sta parlando non sono io.

Ha ragione Nash, dov'è l'allegro Austin? Quello gentile che sorride sempre a tutto e a tutti.

Inizio a leggere.

"Ciao ragazzi, purtroppo non posso salutarvi a dovere, quindi vi scrivo questa lettera.
Per due settimane non ci sarò, mi hanno sospeso e tornerò da mia madre.
Austin, se stai leggendo, non deprimerti perché non sarò al tuo fianco per due settimane e vedi di stare tranquillo che domani hai la gara. E poi c'è Grace, se ti senti insicuro, se sei preoccupato, va da lei.
Nash, tu cerca di non far esasperare il mio migliore amico o te la faccio pagare.
Salutate gli altri da parte mia, vi voglio bene (anche se a Nash non lo dimostro spesso, anzi, non lo dimostro affatto.)
-Jason"

Mi asciugo una lacrima e passo la lettera a Nash così che la possa leggere anche lui.

Mi manca già.

* Grace's pov *

<Sei pronta?> Mi domanda Brad.

Apro la porta del bagno ed esco.

<Si, tutto ok.> Gli sorrido.

Maledetto ciclo.

Usciamo dalla stanza e scendiamo le scale.

Oggi andiamo a vedere gli allenamenti di Roderick, chissà come saranno.

Non mi sono mai interessata più di tanto al football, sino a ora.

Camminiamo in silenzio e arriviamo davanti al campo.

Brad apre il cancello con le chiavi ed entriamo.

<Dimmi se la vedi.> Dice guardando tra gli spalti.

<Eccola.> Indico la sua ragazza seduta nei posti più vicini al campo.

Iniziamo ad incamminarci verso di lei, ma...

<Attenzione!>

Cado a terra.

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