41 - L'uscita a 4

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<Sei pronta?> Domando a Soleil bussando alla porta della sua stanza.

<Quasi.> Risponde.

Mi appoggio al muro sbuffando e aspetto che finisca.

Ogni volta ci mette un'eternità a prepararsi.

<Grace, come mai qui?>

Mi volto. <Makenzie.> La saluto. <Sto aspettando quella ritardataria di Soleil per uscire. Sai, l'uscita a quattro.>

<Giusto.> Si avvicina a me.

Sospiro. <Solo che ci sta mettendo troppo a prepararsi e non mi fa nemmeno entrare.>

Makenzie scuote la testa. <La solita maleducata.>

<Ehi, guardate che vi sentivo.> Dice  Soleil aprendo la porta.

Esce fuori e io e Makenzie ci soffermiamo a guardarla.

Ora capisco perché ci ha messo così tanto.

È truccata perfettamente, indossa una gonna a vita alta e un maglioncino bianco.

<Non hai un po' esagerato co...> Tappo con la mano la bocca di Makenzie e sorrido a Soleil.

<Stai benissimo.> Commento e libero Makenzie.

<Grazie, ci ho messo fin troppo per tutto questo.> Si indica il viso con un gesto della mano.

<Immagino.> Fa Makenzie.

Soleil chiude la porta della sua stanza a chiave, dopo aver preso la borsa, e Makenzie ci saluta.

<Possiamo andare.> Dice Soleil con un sorriso raggiante.

Andiamo verso le scale e scendiamo.

<Stai bene anche tu.> Dice osservandomi.

<Grazie, merito di Callie.>

<Ora capisco il perché di tutta questa femminilità nel tuo abbigliamento.> Ridacchia.

<Guarda che io sono femminile.> Faccio l'offesa.

<Scusa, scusa, è che non sempre ti metti gonne o ti trucchi come oggi, capisci?>

<Si lo so.>

Usciamo dall'edificio e arriviamo ai parcheggi dove ci sono già i ragazzi posti davanti all'auto di Rod.

Noto Chad, sta indossando una camicia? Non sapevo ne avesse una, non le indossa mai... nemmeno per andare alle feste o alle cene.

Per il resto, il suo outfit è un semplice jeans nero e le sue solite converse bianche.

Rod, invece, indossa una felpa blu, dei jeans e le vans.

<Ciao bellissime.> Ci saluta Rod sorridendo.

Chad e Soleil non fanno altro che fissarsi senza nemmeno degnare di un saluto noi due... bah, l'amore.

Rod si schiarisce la gola attirando, finalmente, la loro attenzione.

<Saliamo?> Domanda indicando l'auto.

I due annuiscono e vanno a sedersi nei posti di dietro.

Io sto davanti con Rod.

Durante il tragitto, Soleil e Chad non hanno fatto altro che parlare e baciarsi, perché si, si sono baciati mentre parlavano così, dal nulla e completamente a caso.

Io mi immaginavo qualcosa di un po' più romantico, che so, al tramonto? E invece no.

Intanto, io e Rod, ci siamo messi a canticchiare qualche canzone che passavano alla radio come due dementi.

Arriviamo al cinema, Rod parcheggia e scendiamo.

<Cosa andiamo a vedere?> Domando seguendo Chad e Soleil che sono davanti.

<Non ricordo il titolo, ma ricordo che è una storia d'amore.> Mi risponde Rod al mio fianco.

Sbuffo, e io che pensavo di vedere qualche bel horror.

<Non ti piace?> Mi domanda Soleil.

<No, no, tranquilla.> Le sorrido.

Non voglio rovinarle l'uscita. Oggi è il suo giorno, non il mio.

Entriamo e i ragazzi vanno a prendere i biglietti, da mangiare e da bere mentre noi andiamo nella saletta per prendere i posti.

<Chad è così bello oggi.> Dice Soleil con gli occhi che le luccicano. <Cioè, lo è sempre, ma oggi....> Tira un gridolino eccitato e fa qualche saltello superandomi di un po'. Poi si volta verso di me, camminando all'indietro. <Insomma, non l'avevo mai visto con la camicia.> Sorride.

Si rivolta verso la giusta direzione e continua a camminare.

Io sospiro e accelero il passo per starle dietro.

Entriamo nella saletta e andiamo verso i posti centrali. Penso che siano i migliori, non troppo in alto così non ti assordi e non troppo in basso così non ti viene il torcicollo tenendo il collo sempre alzato.

Ci sediamo vicine e, nel mio lato libero ci appoggio la giacca per tenere il posto a Rod. Lei fa la stessa cosa con il posto al suo fianco, mettendoci la borsa.

<Lo amo.> Dice togliendosi la giacchetta.

Sorrido e mi arriva un messaggio.

—Sei già lì?

Ma che vuole?!

Si.—

Rispondo sbuffando.

Ma perché vuole sapere sempre dove sono, con chi... mi da una rabbia.

—A che ora torni?

Ma che ti importa?

Non lo so, perché?—

—Lo voleva sapere Austin, tutto qui.

<Certo, Austin.> Fa Soleil.

Chiudo la chat. <Stavi leggendo?>

<Certo. Com'è che Nash ti scrive? Vi state sentendo?>

<Non pensarlo neanche!>

Arrivano i ragazzi.

<Dopo ne parliamo.> Mi sorride.

<Di cosa?> Domanda Chad.

<Cose da ragazze.> Rispondiamo io e Soleil.

Rod mi passa i pop corn.

<Grazie.> Gli sorrido.

Le luci si spengono e iniziano a trasmettere uno dei trailer dei tanti film che ci saranno prossimamente.

<Sarà una palla.> Mi sussurra Rod.

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