15 - È inquietante

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<Dammi un buon motivo per non andare.> Dico a Callie.

<Perché... perché...> Si fa pensierosa. <Perché non li conosci da tanto e non sai cosa potrebbero farti. Magari stanno escogitando un piano per rapirti e torturarti.>

<Ma non dire assurdità Callie! Brad mi accompagna alla partita di Roderick fine della questione.>

<Ci veniamo anche io ed Emily.> Si impunta la bionda mettendosi a braccia conserte.

<Certo che no! Ha invitato solo me e a voi non vi conoscono.>

<E quindi? Possiamo benissimo conoscerli.>

<No Callie. Ora smettila di fare la bambina.>

<Non sto facendo la bambina.> Sospira. <Sono... sono solo preoccupata per te. Vorrei non farti stare da sola per un lungo periodo di tempo perché temo che possa succederti di nuovo la storia dell'altra sera...> Dice riferendosi all'accaduto con Nash alla piscina.

L'abbraccio. <Non sono sola, ci sono loro con me.>

<Io non mi fido Grace.>

Sospiro e mi stacco. <Ok, chiamo Brad e gli chiedo se potete venire.>

Lei sorride, ma mi blocca. <Chiedi solo per me, Emily ha da fare con una persona.>

E so già chi è quella persona.

Annuisco e chiamo Brad.

<Ehi, che succede?> Risponde alla chiamata.

<Una mia amica mi ha chiesto se può venire a vedere Roderick, va bene?>

<Oh, certo. Rod ne sarà felice.>

<Bene, allora l'avverto e ti aspettiamo.>

<Ok, a tra poco.>

Chiudo la chiamata e appoggio il cellulare sul letto.

<Allora?>

<Puoi venire.>

Lei saltella contenta e va verso l'armadio per scegliere cosa mettersi.

<Non devi vestirti tutta fru fru, è solo una partita.> Le ricordo sedendomi sul suo letto. <Puoi venire benissimo così.>

<Ma anche no, Brad è il capitano della squadra di nuoto maschile ed è troppo figo. Devo vestirmi in modo che mi possa notare.> Dice togliendo fuori una gonna abbastanza corta e osservandola. <E poi, pure questo Roderick è figo.> Continua tirandomi la gonna in testa. <Ieri me lo stavo squadrando per bene...> Prende una canotta. <Chissà che addominali e pettorali avrà...> Dice con tono sognante.

Sospiro. <Hai scelto? Non abbiamo molto tempo.> Le faccio notare guardando l'orario.

Meno di venti minuti.

<Devo solo cambiarmi i vestiti, il resto è già apposto.>

<Muoviti allora.>

Dopo dieci minuti è pronta ed usciamo dalla camera.

<Ehi, stavo per bussare.> Dice Brad. <Ah, ma la tua amica è Callie.> Sorride.

<Come fai a conoscermi?> Gli domanda lei.

<Beh, fai parte della squadra di nuoto femminile e ieri hai fatto tardi.> Ridacchia. <Abigail non faceva altro che lagnarsi di te e della tua amica.>

<Ou...> Dice lei in imbarazzo.

<Sta tranquilla, l'ho calmata io.> Le fa l'occhiolino.

Ooh, non dirmi che c'è del tenero tra i due...

<Bene, andiamo?> Domanda.

Annuisco e prendo Callie a braccetto per farla muovere, dato che sta ancora ripensando a quello che le ha appena detto, vista la sua espressione.

<Di sicuro Rod vincerà anche questa.>

<Ou, ieri mi sono dimenticata di chiederglielo, in che squadra gioca?> Gli chiedo mentre scendiamo le scale.

<In quella di football.>

* Emily's pov *

Wow, è così bello anche quando corre soltanto.

Nash è davvero affascinante e poi i suoi movimenti... aaah!

<Ehi ragazzina non puoi stare qui, questi sono allenamenti privati.> Mi riprende qualcuno dal campo.

Mi alzo di scatto e avvampo. <Scusi!> Urlo e corro via.

Si era voltato, mi stava guardando, aiutooo!

Corro velocemente verso l'uscita e poi verso il dormitorio.

<Ma quella è Emily?> Sento qualcuno dietro di me.

Mi volto e sono Erick e Chad.

<Ciao ragazzi.> Li saluto avvicinandomi a loro.

<Perché correvi?> Mi domanda Chad.

<Ehm...> Avvampo al ricordo di ciò che è successo poc'anzi.

<Ok, no domande.> Dice Chad. <Vieni con noi? Stiamo raggiungendo Soleil e Mark al bar della scuola.>

<Certo.> E così cammino insieme a loro verso il bar.

Certo che questa scuola ha davvero di tutto, è un istituto grande il triplo della mia vecchia scuola in Germania.

In più, gli studenti sono quasi tutti cordiali e ti aiutano volentieri se hai difficoltà. Soprattutto se sei nuova.

Dopo un po' arriviamo al bar e raggiungiamo Soleil e Mark al loro tavolo.

<Ciao Emily, non ti vedevo da domenica pomeriggio.> Mi saluta Mark con un sorrisone. <Pensavo ti avessero rapito gli alieni.>

Mi metto a ridere e poi rispondo: <No, è che sono stata indaffarata tra la squadra di nuoto e gli studi.>

<Quindi sei entrata? Che bello, congratulazioni.> Dice Soleil abbracciandomi, essendo seduta vicino a me.

<Grazie, è stato facile dato che mancava un membro per la seconda staffetta e io me la cavo piuttosto bene con lo stile a farfalla.> Spiego.

<Bene, quindi suppongo parteciperai alle gare di fine mese e alle selezioni primaverili.> Dice Erick mentre Soleil ordina del caffè per tutti.

<Ou... non ci avevo pensato.> Spalanco gli occhi di botto rielaborando la prima frase.
<G-gare?! A fine mese?!>

<Si, verso la fine di ogni mese si fa una gara tra le due squadre, quella femminile e quella maschile. Chi vince partecipa alle selezioni primaverili.> Spiega Erick.

<Come fai a sapere queste cose?> Gli domanda Chad.

Fa spallucce e dice: <Austin. Ieri si stava sfogando perché è tremendamente in ansia, crede di non riuscire a fare del suo meglio e ha paura di far perdere i suoi compagni della staffetta.>

<Come sarebbero queste gare?> Domanda Mark mentre la cameriera ci versa il caffè.

<Com'è che siete tutti interessati al nuoto adesso?> Domanda Soleil. <E poi è meglio non parlarne ora, guardate com'è ridotta.> Mi indica mentre continuo a tremare e a ripetere sottovoce "gara" e "selezioni".

<È inquietante.>

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My BoyWhere stories live. Discover now