My Boy

82 - Meglio restare che andare

<Grace, vieni.> Roderick mi tira da un braccio, ma io non mi muovo, intenta a fissare il mio migliore amico affianco al ragazzo che più odio.

Perché è con lui? E perché ridono come se fossero amici di vecchia data?

<Che ci fa Austin con Nash?> Mi domanda Jason mentre mi rimetto le scarpe.

<Prima stavo per entrare in stanza e li ho sentire parlare. Nash sembrava molto triste e ubriaco.> Dice Kodey ancora insieme a noi.

Faccio per avvicinarmi, ma Rod mi blocca dal braccio.

<Lasciali perdere, vieni con me.>

Mi volto verso di lui e lo osservo, ha gli occhi rossi, ma non credo abbia pianto. Non ne aveva motivo.

<Stai bene?> Gli domando avvicinandomi a lui.

Annuisce e mi trascina via da lì.

E, sotto lo sguardo di Nash ancora alla porta, esco da quella del retro con Rod.

Si ferma e ci sediamo sul gradino esterno.

Si accende una sigaretta, o almeno, credo sia una sigaretta.

<Dove sei stato tutto il tempo?> Gli domando.

<A fare un giro e calmarmi.> Dice dopo aver fatto un tiro. <Tu?>

<Sono rimasta sola a bere aranciata per un po' e poi si è avvicinato Jason a tirarmi su di morale.>

<Perché? Eri triste?> Domanda incrociando il mio sguardo.

<Si, per colpa tua.> Perché l'alcol mi rende così diretta?

<Mia? E cosa avrei fatto eh?> Dice alzando il tono. <Ero solo incazzato e me ne sono anche andato, prima di dirti qualcosa che non pensavo.>

<Beh, facevi meglio a restare e dirmi qualcosa che non pensavi, al posto di andartene e lasciarmi sola per un'ora!> Alzo i toni anche io e mi posiziono davanti a lui.

Sbuffa e fa alcuni tiri nel mentre che io rimango ferma, davanti a lui, a fissarlo come una scema.

Ci siamo fidanzati qualche ora fa e stiamo già litigando.

<Senti, mi sono rotto il cazzo.> Dice alzandosi e buttando la sigaretta nel portacenere. <Avevi ragione, avremmo dovuto aspettare prima di metterci insieme.>

<Mi stai lasciando?>

<Non voglio, ma lo devo fare per il tuo bene.>

<Per il mio bene?!> Alzo nuovamente il tono. <Che ne sai tu di cosa mi fa stare bene?! Pensi che lasciandomi risolverai le cose?> Le prime lacrime iniziano a minacciare la loro uscita, ma io le ignoro e continuo. <Tu non sai niente di come mi sento! Non sai un cazzo di me!>

<Allora illuminami! Cosa cazzo non so di te eh?!>

Sento la testa scoppiarmi e quasi perdo l'equilibrio, ma lo riprendo, anche se è un po' difficile per via dei tacchi.

<Non sai niente di come mi sento, non sai niente della mia infanzia e della mia vita in generale.> Dico calmandomi un poco, anche se le lacrime sono già scese.

<Sei tu che non me ne parli.> Addolcisce il tono avvicinandosi a me. <Tu non parli mai di te, io, invece, ti dico sempre tutto.> Mette le mani sulla mia vita.

Mi mordo il labbro e incateno il mio sguardo nel suo. <Già.> Sussurro.

<Tu mi piaci Grace, mi piaci davvero tanto.> Mi asciuga le lacrime con il dorso della mano. <Davvero tanto.> Ripete appoggiando la fronte sulla mia.

<Anche tu, Rod.>

<Sono stato un idiota ad andarmene.> Sorride.

Annuisco appoggiando la testa sul suo petto. <Sei un idiota.>

<Si, hai ragione.> Ridacchia stringendomi a se. <Un idiota che ti ama.> Sussurra al mio orecchio.

* Austin's pov *

Entro in palestra con Nash e noto Grace, Jason e Kodey guardarci.

<Quante formiche qui.> Ride Nash.

Ridacchio continuando a guardare i miei amici.

<Ma quella è Grace?> Domanda indicandola con un cenno del capo.

<Già.> Rispondo mentre lei parla con Rod.

La vedo andare via trascinata da Rod, ma si gira e osserva da questa parte.

<Nash, andiamo dagli altri.> Dico scuotendogli il braccio, ma lui è troppo impegnato nel seguire Grace con lo sguardo.

Sospiro e inizio a scendere, magari così mi segue... e infatti.

Arriviamo da Jason e Kodey e, nel frattempo, a loro si sono aggiunti anche Mark, Jackie, Chad e Soleil.

<Austin, sei arrivato.> Mi sorride Soleil.

<Già... ehm... Nash deve dire una cosa a Jason. Vero Nash?> Mi volto verso di lui.

<E... si... ecco, puoi un attimo uscire?> Gli domanda.

Jason annuisce e lo segue.

<Andiamo amico, Kodey ha portato l'alcol!> Esclama Chad prendendomi dal braccio.

Lancio una veloce occhiata a Kodey, ma lui sta guardando altrove...

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