34 - Come se scappasse

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<Portatele un po' di ghiaccio.> Sento dire mentre qualcuno mi scuote.

<Grace, Grace, ehi Grace.>

Mugugno qualcosa e riapro gli occhi mettendomi una mano sulla testa.

<Stai bene?> Mi domanda il coach mentre Brad mi aiuta ad alzarmi.

<Si, credo.> Dico barcollando.

Certo che è stata una bella pallonata, dritta, dritta, in testa e di punta poi.

Qualcuno mi passa del ghiaccio e io lo ringrazio senza badare a chi sia.

<Figurati.> La sua voce.

... fa anche football? O sto solo delirando grazie alla pallonata?

Brad mi prende a cavalluccio e andiamo verso gli spalti seguiti dalla sua ragazza che, precedentemente, ci aveva raggiunti per vedere cosa fosse successo.

Mi mette seduta, si siedono anche loro e i ragazzi riprendono l'allenamento.

<Va meglio?> Mi domanda Abigail.

Annuisco mantenendo il ghiaccio sulla parte colpita.

Guardo i ragazzi giocare.

Non pensavo che pure lui facesse football.

<Ehi.> Mi riscuote Abigail dai pensieri.

<Si?> Domando voltando il capo verso di lei.

<Sicura di stare bene?> Domanda preoccupata.

Questa non è Abigail. Dov'è la menefreghista apatica che ho conosciuto qualche giorno fa?

E perché si preoccupa così tanto per me? Insomma, ci conosciamo a malapena.

Le sorrido. <Non preoccuparti Abigail, va tutto bene.>

<Ok.> Sussurra tornando a guardare i ragazzi.

Che strano.

Dopo vari minuti, il coach fischia per una pausa e ci raggiungono vari ragazzi per vedere come sto.

Ma tutta quest'attenzione da parte loro? Nemmeno li conosco, tranne qualcuno di vista e Roderick e Nash,

<Scusami, è stata colpa mia.> Si scusa il ragazzo incriminato.

<Figurati, non l'hai fatto apposta e io ero in mezzo alla traiettoria.>

Il ragazzo mi sorride e si scusa nuovamente.

È molto carino, capelli scuri, occhi neri e lineamenti orientali.

E io che ho una mezza fissa per le persone orientali.. beh, non mi dispiace poi molto esser stata presa da una pallonata lanciata da lui.

Poi, lo vedo correre verso i suoi compagni dall'altra parte del campo seguito dagli altri ragazzi che erano con lui, rimane solo una persona.

<Sei sempre troppo gentile.> Dice Nash dopo aver bevuto un po' d'acqua.

<Vi conoscete?> Ci domanda Brad guardando prima me e poi lui.

<Già.> Rispondiamo in coro.

<Grace!> Mi raggiunge Roderick correndo. <Come stai? Dove ti fa male?> Inizia a domandare.

Mi metto a ridere per la sua esagerata preoccupazione.

<Scusami, a volte sono esagerato.> Si gratta la nuca in imbarazzo.

<E guarda caso sempre quando si tratta di lei.> Lo stuzzica Brad.

E fu così che si ricevette una botta in testa dal diretto interessato.

<Fai male Rod!> Si lagna Brad.

Noto Nash allontanarsi da noi e lo fisso mentre corre via.

È come se stesse scappando... ma da cosa? O chi?

<Io e Brad ci allontaniamo un secondo, vero amore?> Gli fa Abigail.

<Si, si.> Dice lui alzandosi e prendendola per mano.

È strano sentire Abigail chiamare "amore" il suo ragazzo. Non è una che dimostra molto i suoi sentimenti.

Rimaniamo così io e Roderick.

<Allora...> Si siede al mio fianco. <Sabato usciamo con Chad e Soleil, giusto?>

Annuisco.

<Non conosco molto bene Chad, che tipo è?>

<È simpatico, sa sempre che battuta fare e ti sa tirare su il morale con poco. È un buon amico e, anche se a primo impatto sembra tranquillo... fidati, non lo è.>

Sorride. <È come Soleil? Che è sempre in movimento?>

Annuisco. <Praticamente.>

<Allora ci sarà da divertirsi.>

<Come fai a conoscere Soleil?>

<Ci conosciamo da quando siamo piccoli. I nostri genitori sono molto amici e passavano molte serate insieme.>

Non dico niente e il coach fischia richiamando l'attenzione dei giocatori.

Roderick mi da un veloce bacio sulla guancia e poi corre via, voltandosi un attimo per salutarmi con la mano.

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