86 - Sto impazzendo

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Appoggio il vassoio sul tavolo e mi siedo.

<Come mai non sei con Rod?> Mi domanda Emily.

<Aveva gli allenamenti prima della partita. Ha detto che ha già mangiato e di non preoccuparmi.> Sospiro.

<Anche Nash è andato.> Dice dopo aver bevuto un sorso di aranciata.

<Avete chiarito?> Le domanda Chad.

Lei scuote la testa. <Non l'ho visto tutta la mattina. Mi ha mandato solo un messaggio.>

Austin la guarda, poi guarda me.

<Stai bene?> Domando ad Austin.

Annuisce e continua a mangiare, ma a me non sembra affatto.

Spero non abbia litigato con Callie... a proposito, dov'è?

Ultimamente la vedo molto poco e non capisco il perché.

<Sapete dov'è Callie?> Domando a tutti, ma nessuno lo sa.

È davvero strano.

Austin richiama la mia attenzione dandomi due colpetti sulla gamba con il piede e mi volto verso di lui.

<Dopo ci allontaniamo dagli altri? Devo parlarti.> Dice, sembra parecchio turbato.

Annuisco, è così strano vederlo in questo stato.

Lui, che è sempre spensierato, ora è un intruglio misterioso.

Anche Jason non sa che pensare di questo suo stato d'animo. Siamo entrambi molto preoccupati.

Dopo pranzo, usciamo dalla mensa e ci dirigiamo verso il campo di football.

<Aspetta, parliamo qui.> Mi dice Austin fermandomi dal braccio.

Annuisco e ci fermiamo davanti all'entrata.

<Prendo i posti anche per voi.> Dice Jason ed entra.

Austin sospira e si appoggia alla rete.

<Che ti succede?> Gli domando mettendomi accanto a lui.

<Sto impazzendo, non sto capendo più niente.> Dice dopo qualche minuto di silenzio.

<Cosa ti affligge?> Gli domando sorridendo, magari se sdrammatizzo si calmerà un poco.

<Beh, ti ho parlato della mia attrazione verso Kodey, no?>

Annuisco.

<Ieri, durante la festa ci siamo baciati molte volte, ma non è nulla di serio, non stiamo insieme. Anche perché sto con Callie.> Dice iniziando a gesticolare.

Quando lo fa, vuol dire che è parecchio agitato. Ma se dice che non era niente di che allora, perché lo è?

<Stamattina mi ha baciato nuovamente e Nash ci ha visti. Kodey si è inventato che era per una recita dato che, come ben sai, lui fa anche teatro, ma Nash non è del tutto convinto e gliel'ha pure detto. Così lo stronzo chiamato comunemente Kodey, ha detto che non mi conosce neanche e che non c'è niente tra di noi appunto perché non mi conosce... mi sono sentito così male in quel momento.> Abbassa lo sguardo.

Lo abbraccio immediatamente.

Perché non me ne ha parlato subito? Perché stamattina non mi ha cercata per sfogarsi? Perché ultimamente si tiene sempre tutto dentro?

<È uno stronzo, non merita il tuo interesse.>

<Non ci capisco più niente Grace.> Inizia a singhiozzare. <Non capisco nemmeno me stesso. Cosa mi attrae e cosa no, cosa provo nei confronti di certe persone... sto fottutamente impazzendo!> Piange a dirotto e io lo stringo di più.

<Calmati ora, non torturarti in questo modo, ok? Quando hai dubbi parlane sempre con qualcuno.>

Si stacca e tira su col naso mentre si asciuga le lacrime con la manica della felpa.

<Grazie... per esserci sempre.> Mi sorride.

<Ooh, è questo che voglio vedere, il tuo meraviglioso sorriso.> Sorrido anche io e, mano nella mano, entriamo in campo e andiamo a cercare gli altri.

* Callie's pov *

<Ssh, rilassati.> Mi sussurra all'orecchio.

<Sei sicuro che nessuno ci sentirà? E che puoi farlo prima di...> Mi tappa la bocca con la mano.

<Ho detto che nessuno lo saprà.> Toglie la mano dalla mia bocca e mi tira su per farmi sedere sul tavolo.

<È così... ansioso farlo qui. Ho paura ci scoprano.> Dico mentre lui mi apre le gambe.

Mi bacia appassionatamente e mi morde il labbro inferiore prima di rispondere: <Ma a te le cose pericolose eccitano e lo so bene.>

Mette una mano nei miei pantaloni e stuzzica il punto sensibile mentre, con l'altra, mi alza la maglietta.

Gli agevolo il lavoro e me la tolgo direttamente, slacciandomi anche il reggiseno.

<Così baby.> Dice e si spinge verso di me.

Toglie la mano da dentro il pantalone e la mette sul mio seno iniziando a giocarci.

<Mi ecciti così tanto.> Mugola toccandosi.

<Fai fare a me.> Gemo mentre gli metto la mano sopra la sua erezione.

La lascia e inizia a succhiare il mio seno e stringere il mio sedere mentre entro nelle sue mutande con la mano e gli tocco la punta del suo membro.

<Ti voglio dentro.> Dico accelerando la velocità.

Mi morde un seno e mi tira giù dal tavolo.

Mi tira giù i pantaloni e le mutande e mi piega sul tavolo.

<Prima voglio giocare un po'.>

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My BoyWhere stories live. Discover now