Riflessioni sull'8 marzo

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Nota: questo articolo è stato scritto l'8 marzo.

A cura di RecensioniStronze

Una pausa per fare gli auguri. A voi, donne.

Non ho bisogno di dire altro. Auguri a voi, non perché siete madri o figlie o sorelle o mogli, ma perché siete persone. Perché siete state sempre nascoste dalla storia, perché le vostre invenzioni e scoperte sono state accreditate a uomini o non accreditate affatto.

Perché ancora oggi, nel 2018, nella nostra "civiltà", i vostri dolori vengono sminuiti. Perché dovete abbozzare, è normale, è il ciclo, non fate le isteriche.

Perché vi ha solo toccato il culo o chiamato troia quando non avete risposto al suo invito da sconosciuto a sorridere. Perché non siete vergini o portate la gonna o avete una maglia scollata, quindi ve la cercate.

Perché se avete i capelli corti siete per forza lesbiche e se non siete fotomodelle siete per forza feminazi perché nessuno vi scopa.

Perché se non volete che un grumo di cellule senza capacità di pensiero o dolore cresca nel vostro ventre, siete assassine e mostri.

Se non volete o non avete figli non potete capire cosa sia l'amore, la vostra vita non ha senso.

Perché ancora parlano tanto di chiavi e serrature e ridono, ma ancora non parlano di voi come persone.

Perché se tergiversate e alla fine dite "no, grazie" e siete educate allora li avete presi in giro e illusi e siete delle troie.

Perché se dite subito un no secco siete delle troie frigide, non tirartela, sei un cesso, ma tanto io mica ti volevo scopare, sei tu che ci perdi.

Perché se dite subito un no secco e poi venite pugnalate per quel no dallo stesso sconosciuto, e succede, allora è colpa vostra perché dovevate dargli una possibilità, poverino.

Perché se siete prigioniere in una relazione abusiva nessuno ancora dice "lui è uno schifoso stronzo e meriterebbe la galera", ma tutti dicono "lei è una stupida", o "chissà lei com'è per farlo comportare così".

Perché se volete fare le casalinghe e badare ai figli siete stupide, se volete fare le manager siete egoiste.

Perché se siete belle siete troie, se siete meno belle siete disperate e non dovete permettervi di avere standard.

Perché se vi pagano di meno e vi chiedono di venire al lavoro con i tacchi dovete stare zitte e ringraziare, non è niente, fatevela una risata.

Perché anche oggi che è la vostra festa vi cagheranno il cazzo, troie che andate a vedete gli spogliarelli, siete superficiali e zoccole, siete privilegiate e fate le vittime, il femminismo non serve davvero.

Perché nonostante tutto andate avanti, per distruggere queste catene.

Auguri di buona fortuna. So che ce la farete.




PS: Date un'occhiata anche alla raccolta di recensioni su Wattpad del Cavaliere, Storie Stronze: il Cavaliere combatteva quella battaglia da ben prima di noi, e si è rivelato un alleato leale e sincero.

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