C. S. Lewis era maschilista?

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Immagino che conosciate Le Cronache di Narnia (anche grazie ai tre film usciti negli anni scorsi), la saga di sette libri scritta da Clive Staples Lewis.

Per quanto sia affascinante e con elementi indimenticabili, le storie di Narnia non hanno mancato di accendere delle critiche, anche pesanti, da parte di chi le ha lette.

La critica più famosa riguarda una cosa dell'ultimo libro della saga, "L'Ultima Battaglia".

Nel finale, il personaggio di Susan Pevensie, divenuta una donna adulta, subiva un radicale cambiamento nel carattere che lasciò di sasso parecchi lettori/lettrici: Lucy afferma che la sua sorella maggiore è completamente disinteressata al mondo di Narnia, l'ha dimenticato, e ormai le interessano solo vestiti, rossetti e inviti alle feste.

Aggiungiamoci il fatto che nell'ultimo libro Susan è l'unica dei quattro Pevensie a non apparire fisicamente sulla scena; viene citata solamente a parole e noi lettori/lettrici non vedremo mai il suo punto di vista, non sapremo mai cosa l'ha spinta a cambiare così.

Non poche persone, leggendo questa parte hanno accusato Lewis di essere maschilista. Anche celebri scrittori di fantasy come Philip Pullman e J. K. Rowling hanno criticato l'autore definendolo un bigotto religioso che voleva criticare le ragazze che scoprono la sessualità, oppure uno sciocco che non accettava che i bambini, prima o poi, diventano adulti.

Ammetto che anch'io rimasi molto confuso quando lessi quella cosa sul personaggio di Susan, e detti credito al fatto che Lewis fosse di mentalità misogina e retrograda.

Ma è davvero così? Certo, Lewis poteva essere stato influenzato dall'epoca in cui era cresciuto (i libri furono pubblicati negli anni cinquanta del XX secolo), ma era davvero un pensiero sessista quello che gli era passato per la testa quando scrisse quella parte?

Un commento all'ultimo libro della saga che ho trovato sul sito Ibs, mi ha dato un nuovo modo di pensare a quella scena: forse Lewis voleva in realtà sottolineare come, crescendo nella società contemporanea, molte ragazze dessero importanza a cose superflue e frivole mentre tutto il resto non sembri contare più niente.

E se Lewis era davvero misogino allora perché nella saga ci sono così tanti personaggi femminili positivi dall'inizio alla fine come la stessa Lucy o Jill Poole? E perché allora una Susan adulta viene ritratta positivamente in "Il cavallo e il ragazzo"? Più semplicemente Susan è stata esclusa da Narnia perché, testuali parole, non ci crede più.

- mattheus93

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