Legge sul revenge porn approvata

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Nella giornata di ieri, la Camera ha approvato all'unanimità (461 "sì" e nessun "no") la legge contro il Revenge Porn.

Per chi non lo sapesse, il Revenge Porn è la pratica di diffondere su web foto o video intimi del proprio partner (sia esso uomo o donna) senza il suo consenso; gesto che avviene a scopo ricattatorio o per "vendetta" verso una relazione finita.

Una pratica umiliante per tutte le vittime (alcune si sono purtroppo suicidate per la vergogna) ma che colpisce sopratutto le donne. A un uomo vittima sicuramente gli si diceva: "dai su, tutti vedono solo quanto ce l'hai lungo, quanto sei macho!"

La proposta di una legge è stata portata avanti da una raccolta firme iniziata dai Sentinelli di Milano, Laura Boldrini, Insieme in Rete e Bossy.

Ora anche l'Italia, come altri Stati Europei, è dotata di una legge per combattere questa pratica.

Chi diffonderà senza consenso materiale pornografico riguardante il proprio partner potrà essere accusato di molestia, violazione della privacy, diffamazione. Ma anche di istigazione al suicidio. Pene da uno a sei anni e multa da 5 a 15 mila euro.

Piccola precisazione: l'Italia ha sì una legge sulla tutela della privacy, ma questa legge sul Revenge Porn rende le punizioni più severe ed è, sopratutto, più specifica nel definire questo tipo di reato.

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