Adolescente segregata perché omosessuale

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Vi ricordate di "Don't let me go"? Quella fic in cui Louis Tomlinson era un ragazzo omosessuale odiato dal padre omofobo, che lo picchiava e lo stuprava? Anzi, lo "sturava" secondo la splendida grammatica della storia. E mi dovete spiegare come mai un omofobo che odia i gay si mette ad abusare sessualmente di un ragazzo omosessuale (per "farlo tornare etero"? Perché è un omosessuale represso?). Tra le altre cose orribili c'era anche il fatto che la madre e le sorelline di Louis non si accorgevano che il padre stuprava il figlio ogni notte (per tacere di tematiche come bullismo, autolesionismo, anoressia e tentato suicidio).

Alla fine, fortunatamente, tutto si risolveva per il meglio e il padre finiva giustamente in prigione.

Tralasciando i numerosi errori logici di cui quella storia era pregna, non possiamo non constatare che il tema del genitore che odia il figlio perché omosessuale, è purtroppo reale e ancora presente qui in Italia!

Questo è il caso di una diciassettenne italiana di Albano Laziale: lo scorso mese si è scoperto che veniva tenuta segregata in casa dai due genitori cinquantenni che non accettavano di avere una figlia lesbica. Il tutto era stato scoperto leggendo dei messaggini WhatsApp tra lei e la sua compagna, una coetanea.

I mesi di prigionia e continui soprusi sono per fortuna finiti grazie all'aiuto del Gay Center e delle forze dell'ordine.

Ricordate, aspiranti scrittori, voi potete parlare di simili tematiche nelle vostre storie, ma fatelo bene!

- mattheus93

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Link recensione "Don't let me go":

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