Sì al dibattito, no al trolling

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Cari lettori, qui è il vostro fanwriter91.

Di recente, su Facebook, abbiamo bloccato un utente, ma intendiamo spiegare i motivi del gesto.

Noi non siamo contro il dissenso: se qualcuno ha una critica, noi ascoltiamo e replichiamo, cercando sempre di mantenere toni pacati. Penso che ne abbiate avuto la prova. Se le critiche sono convincenti provvediamo anche a modificare il nostro testo.

C'è però una cosa che noi non approviamo: la provocazione fine a se stessa, meglio nota come trolling.

L'utente in questione non ha fatto altro che importunarci, insultarti, esporre argomenti senza senso e quant'altro. Per giorni e giorni gli abbiamo risposto.

Ammettiamo che all'inizio lo abbiamo trovato divertente, tuttavia, dopo la sua ammissione di essere un troll e dopo giorni e giorni di post, abbiamo cominciato a trovarlo sempre più noioso. Ci siamo anche stancati di ripetere sempre le stesse cose e abbiamo visto che alle argomentazioni rispondeva insultando.

Ci siamo quindi consultati e all'unanimità abbiamo deciso di bannarlo.

Riteniamo che sia questa la soluzione migliore: bannare all'istante uno che ha detto qualcosa di inopportuno è contro i nostri principi (può anche aver scritto senza pensare o aver fatto una battutina che nella sua testa non era offensiva, a me è successo) e prima tentiamo di farlo ragionare o desistere. Dopo numerosi tentativi, abbiamo optato per il ban. I commenti saranno lasciati, in modo che Internet sia testimone della maleducazione di questo utente che, tra l'altro, avrebbe pure usato un nome falso.

- Lo staff di Demoni di EFP -

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