Care lettrici e cari lettori,
oggi voglio condividere una riflessione drammatica ma necessaria sulla cultura dello stupro e della violenza in generale nella nostra società che ho letto sul blog di Maria G. Di Rienzo, Lunanuvola's blog.
Nel testo vengono descritti ed esaminati alcuni atroci casi recenti di molestie e violenze (sessuali e non) per poi analizzarne la rappresentazione mediatica: ogni volta si trova una qualche giustificazione o scusante per i colpevoli. L'autrice del blog giunge quindi alla seguente conclusione:
"La frequente esposizione alla violenza produce un adattamento emotivo: diventa qualcosa di abituale, di "normale", e l'osservarla è lungi dal fornire uno sfogo mediante aggressioni "simboliche" (che però per chi le subisce nei video sono maledettamente reali): tutte le ricerche effettuate finora dicono l'esatto contrario e cioè che l'esposizione ripetuta alla violenza tende a facilitare l'espressione della stessa. Se poi la violenza è socialmente legata ai concetti di mascolinità, forza, vittoria, sesso, ecc. è inevitabile che spunti di continuo in ogni nostra interazione sociale. Questo è il vero abisso di degradazione collettiva che dobbiamo trasformare e superare."
Io, le miei colleghe e i miei colleghi recensori non possiamo che concordare: pur nel loro piccolo, fanfiction che giustificano molestie e violenze e che normalizzano lo slut-shaming e il sessismo concorrono al rafforzamento della cultura dello stupro, e alla sua accettazione da parte del loro pubblico (composto in gran parte da ragazze, ovvero da coloro che potrebbero divenirne vittime).
- Evgenij
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