Il pugilato: la nobile arte

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Quando il bad guy pratica un'arte marziale, di solito è il pugilato.

I praticanti delle storiette sono presentati come degli omaccioni, dei bruti che si lanciano ringhiando l'uno verso l'alto, salvo poi mettere a punto qualche geniale strategia che non sarà mai né mostrata né detta. Dalle mie esperienze penso che questa strategia sia "arrabbiarsi di più e colpire con più forza".

Partiamo con una cosa già detta: la rabbia è utile solo se la domini, ti dà la scarica di adrenalina necessaria, ma se non la domini in primo luogo spinga a scaricarsi in attacchi che consumano molta stamina, in secondo luogo ti paralizza i muscoli.

Ora possiamo ampliare: il pugilato NON è solo tirare pugni.

Ci sono infatti ben cinque stili:

-slugger/picchiatore: immagino che questo sia lo stile adottato dai cattivi ragazzi, sono solitamente pugili con poca tecnica ma tanta forza bruta;

-out boxer/stilista: questo è uno stile più elegante, basato su saltelli, giochi di gambe, schivate e parate volte a fiaccare l'avversario, tenendo al contempo le distanze. Questo stile sarebbe l'ideale contro un bad boy;

-in boxer/aggressore: sta sempre col fiato sul collo all'avversario e lo devasta gradualmente;

-puncher: simile allo stilista, ma sta più vicino, è meno tecnico ma più potente;

-incontrista/counter puncher: pugile che predilige i contrattacchi, schiva e sfrutta lo slancio dell'avversario stesso per restituirgli il colpo con gli interessi.

Come vedete il pugilato è ben oltre ciò che ci viene presentato, i pugili non sono necessariamente dei cavernicoli che si assaltano urlandosi contro come bestie affamate. C'è un motivo se è definito "nobile arte"!

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