George Junius Stinney Jr.

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Quasi ogni giorno nel nostro paese si sente parlare di razzismo.

Noi ora non parleremo d'immigrazione, politica o altro, ma vi presenteremo uno dei casi più famosi e pesanti che siano conosciuti.

Nozioni prese da Wikipedia.

George Junius Stinney Jr. era un ragazzino della Carolina del Sud, passato tristemente alla storia come il più giovane condannato a morte degli Stati Uniti. Aveva solo quindici anni (21 ottobre 1929-16 giugno 1944).

Sì, fu condannato nel 1944, poco prima della fine della Seconda Guerra Mondiale e dieci giorni dopo lo Sbarco in Normandia (6 giugno).

Ritenuto colpevole dell'omicidio di due ragazzine bianche (Betty June Binnicker, di 11 anni, e Mary Emma Thames di 7 anni) fu condannato dopo un processo di un solo giorno. Ufficialmente avrebbe confessato il crimine, tuttavia ciò è riportato solo oralmente e non ci sono confessioni scritte. Perfino l'appello gli fu negato.

Che prove c'erano?

Va detto che non era un angelo immacolato: secondo le fonti (il suo maestro, anch'egli di colore) era stato coinvolto in risse scolastiche e aveva anche ferito una coetanea con un coltello. Ma ciò non dimostra certo che fosse colpevole. Altre "prove" erano l'aver trovato i cadaveri delle bambine nel quartiere afroamericano della città (chiunque avrebbe potuto portarle, ipotesi confermata dal reverendo che trovò i corpi e sostenne che attorno al pozzo era presente molto sangue) e che il ragazzino abbia guidato gli agenti verso l'arma del delitto (un pezzo di ferro). Quest'ultima "prova" non è però confermata.

Ad aggravare le cose c'è il fatto che l'imputato non sia stato affiancato né dall'avvocato né dai familiari durante gli interrogatori. Ugualmente la difesa non contro interrogò gli accusatori e la giuria impiegò solo dieci minuti a stabilire la colpevolezza dell'imputato. Precisiamo che la giuria era formata da soli bianchi e che al processo entrarono mille persone in aula, nessuna delle quali con la pelle scura (ai "negri" fu vietato l'ingresso).

Tutto ciò a cui aveva diritto gli fu negato.

Data la giovane età dell'imputato il governatore fu esortato sia a intervenire che a incitare all'esecuzione. Scelse la seconda via. Ufficialmente, dichiarò:

"Potrebbe essere interessante per voi sapere che Stinney uccise la ragazza più piccola per violentare quella più grande, poi uccise la ragazza più grande e violentò il suo cadavere. Venti minuti dopo tornò e tentò di violentarla di nuovo, ma il suo corpo era troppo freddo"."

Questi fatti, tuttavia, non erano supportati da nessuna prova, anzi, le vittime non presentavano segni di violenza sessuale e gli imeni erano intatti.

Ai genitori fu permesso vedere il figlio solo una volta negli ottantatre giorni tra l'arresto e l'esecuzione.

Da Wikipedia (che a sua volta cita altre fonti):

"George Stinney morì presso il Central Correctional Institution di Colombia il 16 giugno 1944. Alle 19:30, Stinney si diresse verso la camera di esecuzione con una Bibbia sotto il braccio, sulla quale poi si sedette una volta alla sedia elettrica. Questo perché la sua altezza (155 cm) e il suo peso (40 kg) resero difficile il fissaggio al telaio degli elettrodi. Inoltre le dimensioni della maschera facciale non si adattavano alle proporzioni del viso di un bambino; infatti come fu colpito dalla prima scarica di 2.400 V, la maschera che gli copriva il volto scivolò via, "rivelando i suoi occhi spalancati, pieni di lacrime, e la spuma alla sua bocca. Dopo altre due scosse il bambino morì. Durante l'esecuzione le sue mani si liberarono dalle cinghie che lo legavano alla sedia a causa degli spasmi". Stinney venne dichiarato morto a quattro minuti dalla folgorazione iniziale. Dall'arresto all'esecuzione passarono solo 83 giorni."

- fanwriter91 -

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