Netflix cambia sesso a un cavaliere dello zodiaco

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Oggi, io mattheus93, vi parlo di uno dei miei anime preferiti: Saint Seiya, meglio noto in Italia come I Cavalieri dello Zodiaco.

L'opera ideata dal mangaka Masami Kurumada ha avuto un grande successo, che continua ad avere tuttora, grazie al manga e anime originale che a varie opere derivate. Da fan onesto non posso chiudere un occhio sui difetti di Saint Seiya, ma oggi non parlerò di questo.

Parlerò dell'anime su Saint Seiya realizzato da Netflix, ispirato alla ben nota Saga del Grande Tempio (o del Santuario a seconda della traduzioni).

Sin dalle prime pubblicità, molti vecchi fan dei Cavalieri dello Zodiaco hanno criticato l'anime di Netflix non solo perché ha un'animazione in cgi simile a quella di un videogioco (tipo il recente Saint Seiya Soldiers' Soul), ma anche per una scelta operata su uno dei cinque eroi protagonisti: Shun, il cavaliere rappresentato dalla costellazione di Andromeda, qui reso come una donna.

Molti si sono chiesti se questo cambio di sesso non sia dovuto al fatto che il caro e dolce Shun sia un uomo "poco virile" nell'aspetto e nel comportamento, che indossa un'armatura rosa, e la sua costellazione simbolo richiama una donna. Insomma, hanno temuto che gli avessero cambiato sesso solo perché era il più agibile a questa operazione in quanto già "poco macho" nell'opera originale (nonostante sembri innegabilmente etero).

Se il motivo era proprio questo, allora non è bello: a mio parere non ce n'era bisogno e significa calcare la mano sugli stereotipi del "sei una femmina mancata".

Eugene Son, produttore e sceneggiatore dello show, ha replicato alle polemiche con un discorso poco chiaro:

"Abbiamo parlato di Andromeda. Tutti erano d'accordo sul fatto che fosse un personaggio eccezionale, quindi abbiamo pensato di cambiare l'originale Shun di Andromeda nella nostra interpretazione, dando vita a Shaun. Più lo sviluppavamo, più ne vedevamo il potenziale. Si tratta di un grande personaggio con un grande look. Il concetto alla base di Andromeda non cambierà.

[...] Non volevo creare un nuovo personaggio femminile che avrebbe dato nell'occhio risultando ovvio, specialmente se non era stato creato in modo naturale e non aveva un carattere o una personalità tranne 'l'essere una ragazza'. Ci sono altri cambiamenti, per lo più minori (nuovi personaggi, storie e simili) ma questo è il cambiamento che sapevo sarebbe stato più scioccante."

Se hanno deciso di rendere uno dei cinque protagonisti una donna solo per essere "politically correct progressisti" allora, operazione fallita: non so quale sia il fondo morale dell'operazione, ma di certo non è femminismo!

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