Capitolo 6

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Scatto velocemente giù dal letto e apro l'armadio.
Devo mettere qualcosa che mi copra per bene, qualcosa che non mi faccia riconoscere.
Prendo dei leggings neri e una felpa col cappuccio, sempre nera. Raccolgo i capelli in uno chignon spettinato e sgattaiolo giù per le scale. Heric è in doccia, mentre i miei genitori sono in sala a guardare la tv.
Ok, dovrei avere campo libero. Spero solo che nessuno venga in camera mia. Se si dovessero accorgere che non ci sono non so cosa potrebbe succedere.

Apro lentamente la porta, uscendo il più silenziosamente possibile.
Finalmente sono fuori. Mi guardo un attimo alle spalle e mi chiedo se stia facendo la cosa giusta. E se i miei dovessero scoprirmi? O peggio ancora... se Heric dovesse scoprirmi?
Lui è sempre stato molto più protettivo nei miei confronti, a volte, anche più di mamma e papà.
Oh, Allie! Basta pensare! Devo andare in quel posto! Potrei scoprire qualcosa riguardo Hogan. Chissà, magari qualcosa con cui poterlo ricattare... Deve finirla di fare troppo lo sbruffone.

Sono ormai arrivata alla stazione del bus. Per fortuna, nella nostra zona, ce ne sono parecchi fino alle 23.00. Il problema sarà il ritorno. O peggio ancora, la strada per arrivare. E se dovessi perdermi? Se qualcuno mi rapisse?

"Signorina, qualcosa non va?"
Una voce mi risveglia dai miei pensieri.
È l'autista del bus.
"Oh, ehm... no, perché?"
"Beh, ha iniziato a dire cose strane e a mettersi le mani fra i capelli." Sorride lui.
"Oh... mi scusi." Ho veramente pensato ad alta voce? Oh, cielo! Sono messa peggio di quanto pensassi!

"Ah! Posso chiederle un favore?"
"Certo."
"Mi potrebbe avvertire quando arriviamo nel... nel Bronx?"
"Nel Bronx? Ehm, certo ma... quale zona di preciso?"
"New Road."

In questo momento il semaforo è rosso e l'autista mi rivolge uno sguardo che non saprei come definire. Con il dito indice si tira su gli occhiali tondi che gli stavano scivolando giù dal naso.

"New Road?" Domanda, incurvando le sopracciglia.
"Sì, New Road."
"Signorina... è un posto molto pericoloso, specialmente a quest'ora della sera..."
"Non importa. Devo andarci per forza. Dista molto da qua?"
"Saranno... dieci minuti scarsi."

Guardo l'ora: 20.56.
"Va bene, mi avverte lei?"
"Ehm, certo!"
"Grazie!"

Nel frattempo vado ad occupare un posto, per sedermi. Ma in quello stesso istante il semaforo torna verde e io vengo scaraventata in avanti, cadendo per terra.
"Oh, merda!" Tento di aggrapparmi ai pali del bus. Alcune persone iniziano a guardarmi male, altre a ridere.
Rivolgo un sorriso imbarazzato a tutta quella gente. Quanto sono stupida! Ma è possibile che tutte le figure di merda le debba fare sempre io?!
Finalmente mi siedo, con tutti gli sguardi rivolti verso di me. Per nascondermi tiro su il cappuccio della felpa e mi giro verso il finestrino.

-

"Signorina, questa è la fermata." Mi avverte l'autista.
Io mi alzo di scatto, andando verso l'uscita.
"Grazie mille!"
"Si figuri. Per New Road basta che vada sempre dritto verso questa via. Dovrebbero essere cinque minuti a piedi, forse poco più. Dopodiché vedrà un cartello che le segnerà la via."
"Perfetto, grazie!" Sorrido, scendendo dal bus.

Poco dopo, questo riparte e io mi ritrovo sola.
Mi guardo intorno e... spero solo di poter tornare a casa sana e salva.
Il posto è completamente deserto e privo di illuminazione. O meglio, ci saranno tre lampioni contati. Ci sono alcune case, ma molto vecchie e rovinate. Per non parlare delle strade, piene di buche e spazzatura.

"Ma dove sono finita...?!" Inizio a urlare sotto voce, con le lacrime agli occhi.
Mi dirigo verso la via che l'autista mi ha indicato.

"Ma sul serio sto facendo tutto questo... per un idiota del genere...?!" Forse era meglio se me ne stavo a casa! Altro che trovare qualcosa con cui poterlo ricattare...! Qua, qualcuno, potrebbe vendermi droga, rapirmi, o peggio ancora... uccidermi! Poi, magari, vendere i miei organi al mercato nero o... farmi diventare una schiava!

"Oh, mio Dio! E se invece mi stuprassero?!" Mi blocco d'un tratto, portando le mani sul viso, disperata.

Mi ritrovo improvvisamente davanti ad un edificio illuminato che attira la mia attenzione.
È pieno di gente, che intravedo in lontananza.
Mi avvicino e noto un cartello: New Road.
Sono arrivata! È qua!
Una volta davanti all'entrata mi immischio nella fila per l'ingresso. Alcuni mi guardano in modo strano, probabilmente per via del cappuccio. Quindi, decido di toglierlo.
Ora, gli sguardi che intravedo sono diversi. Un mix di uomini e ragazzi comincia a fissarmi, in modo ancora più strano.
Dentro di me mi sento disperata. Ne sono sicura, ora o mi stuprano o mi ammazzano... o magari entrambi!

"Biglietto." Mi dice un signore pelato, in giacca e cravatta.
"Ehm, biglietto...?" Sussurro.
"Sì, bellezza. Biglietto! O pretendi pure di entrare gratis?!" Urla.
"Ei, vedi di abbassare i toni! Il mio biglietto, ecco..."
Lui mi guarda dall'alto al basso, incrociando le braccia al petto.
"Tornatene a casa, bambinetta. Nemmeno se fossi la migliore amica di Jace ti farei entrare! Quindi alza i tacchi!"

Che ha detto? La migliore amica... di Hogan? Con Jace intende... Jace Hogan?
"Infatti! Io non sono affatto la migliore amica di Jace! Io sono... beh, ecco, sono... la sua ragazza!" Stavolta, le braccia al petto le porto io, squadrandolo.
"Seh! E io sono Babbo Natale! Sparis-"
"Tranquillo, Bane. È con me." Sento una voce alle mie spalle e mi giro di scatto.
È questo ora chi è?!

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Ciao ragazzi! Innanzitutto volevo ringraziarvi di cuore per quanto vi state appassionando alla storia! ❤️ Non sapete quanto mi rendete felice!

Scusatemi se ho pubblicato questo capitolo più tardi di quanto avessi promesso, ma ho avuto qualche piccolo contrattempo nel pomeriggio.

Finora cosa ne pensate?

Secondo voi chi è questo ragazzo che, sembrerebbe, stia cercando di aiutare la nostra Allie?

Bacioni! Al3xja❤️

Il Peggior Nemico di Mio Fratelloजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें