Capitolo 91

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Nate ci raggiunge il più veloce possibile.
Lo vediamo saltare giù dalla sua macchina con la stessa aria preoccupata di stanotte.

"Cos'è successo?" Domanda, sfregandosi le mani. Non saprei dire se sta tremando dal freddo o per la situazione.
"Jace, è sparito." Risponde Heric. E menomale che parla lui, perché io faccio fatica anche solo a emettere una nota.
"C-come sparito?! Cosa vuol dire?!" Nate sembra stia iniziando a preoccuparsi il doppio.
"Non sappiamo più dove sia..." Mio fratello abbassa lo sguardo, dispiaciuto.
Nate si passa le mani sul viso, per poi sfregarsi gli occhi.
"Appena trovo quel coglione..."
"Ci conviene muoverci, da dove iniziamo?" Lo interrompe Heric.
"Salite. Decidiamo strada facendo."

Nate prende posto al volante e mio fratello al suo fianco, mentre io, con le mani ancora tremanti, apro la portiera per salire dietro.

"Dove cazzo può essere andato?!" Nate, per colpa dell'agitazione, inizia a guidare in modo brusco, tant'è che faccio fatica a non andare avanti quando frena e indietro quando accelera.
"Sto continuando a chiamarlo... ma mi dá la segreteria..." Sussurro, dal mio posto.
Cavolo, faccio fatica anche solo a tenere il telefono in mano.
"Nate, tenta di calmarti. Se vuoi posso guidare io."
"Hai ragione, scusami. Ma quell'idiota ne ha già combinate fin troppe in ste settimane: tra il fatto che saltava la scuola, le litigate con Scarlett, la sbronza e..." D'un tratto si ferma.
"E?" Heric lo invita a parlare, ma lui sembra titubante.
"Nate...?" Lo chiamo io. La sua espressione non mi piace per niente... riesco a intravederla dallo specchietto.
"Jeremy." Dice tutto d'un fiato, stringendo il volante talmente tanto da far diventare bianche le dita.
Sia io sia Heric sussultiamo.
Sento che non sta per dirci nulla di buono...
"Cos'è successo con quel coglione?!" Sbotta mio fratello.
"Dopo il casino che è successo tra tutti noi... il gruppo, intendo... lo sapevi che Jeremy è sparito, giusto?" Gli domanda Nate, e lui annuisce.
"L'abbiamo visto ad un incontro, un giorno. Ti ricordi, Allie?"
"S-sí..."
"Ok. Ma oltre a quello non si sapeva più nulla di lui. Diciamo che Jace ha passato quelle settimane a casa perché stava cercando di trovarlo."
"Di trovarlo?! E come?!"
"Tramite alcune conoscenze. I soliti ragazzi che frequentavamo un tempo, Heric."
"Non ci posso credere... e cos'è successo?" Mio fratello si passa una mano tra i capelli.
Nel frattempo, Nate imbocca una nuova strada.
"Che l'ha trovato."

A quella scoperta, Heric sembra perdere un colpo, stringendo la maniglia della portiera.

"Non dirmi che..."
"Sì. È andato da lui e... beh, voleva risolvere la questione. Ma a modo suo."
"Potete far capire anche a me?! Cos'è successo tra Jace e Jeremy?!" Sbotto, impaziente di sapere cosa abbiano combinato.
"Jace è andato da Jeremy per fare a botte." Taglia corto Heric, girandosi leggermente verso di me.
"Co-COSA?!"

Ora capisco... ora capisco tutto!
Ecco cos'era quel taglio vicino al sopracciglio!

"Tranquilla, li ho fermati prima che potesse finire peggio." Mi rincuora Nate.
"È assurdo..."
"Heric, ne abbiamo parlato ieri. Ora lo sai perché voleva fare tutto questo..."
"Giá..."

Vorrei chiedere di più, ma sono talmente scioccata che... non so neanche più come reagire.
In questo periodo ho ricevuto più brutte notizie e vissuto più brutte esperienze che mai prima d'ora nella mia vita...

"Continuiamo a chiamarlo al telefono, nel frattempo cerchiamo qua." Nate parcheggia la macchina in un parcheggio. Appena usciamo ci troviamo in un quartiere di bar e locali, che però, a quest'ora del mattino, è pieno di gente che fa colazione.

Mentre cerchiamo continuo a chiamarlo, ma sto iniziando a maledire questa segreteria perenne.

-

Sono passate non so quante ore.
Ormai si è fatta ora di pranzo.
Jace non risponde, ne tanto meno si è fatto vivo.
Abbiamo guardato dappertutto: centri commerciali, bar, locali, parcheggi, strade... abbiamo rischiato di farci mezza New York in poche ore.

"Vi giuro... vi giuro che lo ammazzo di botte appena vedo quella testa di cazzo!" Sbotta Nate, sbattendo un pugno sul cofano della sua macchina, dopo i miliardi di giri che abbiamo fatto.
"Non sei l'unico. Sta salendo il nervoso anche a me." Dice Heric, che sembra effettivamente esasperato.
"Scusate... non potrebbe essere a casa...?" Domando, insicura.
"No... Scarlett mi ha chiamato per chiedermi se fossimo insieme, e per non farla preoccupare le ho detto di sì..."

Perfetto...
Però...

"E se... fosse andato da quel... Jeremy...?"
"Da quando l'abbiamo visto l'ultima volta non si è più fatto vivo e abbiamo perso le sue tracce. Ed è difficile che Jace lo trovi, a quest'ora del giorno, dopo una sbornia."
"Me lo auguro..."
"Chi cazzo è ora?!" Urla Nate, tirando fuori il cellulare dalla tasca con aria nervosa, ma non appena guarda lo schermo, la sua espressione cambia.
"Cazzo, è Jace!"
"Rispondi!"
Lui si mette subito il telefono all'orecchio, per poi alzare la voce talmente tanto da procurarmi un mezzo infarto.
"COGLIONE DI MERDA SI PUÒ SAPERE CHE FINE HAI FATTO?!" Urla, per poi fare una pausa.
Io ed Heric rimaniamo a fissarlo, tentando di sentire cosa risponde Jace, ma purtroppo non si sente niente.
"TU ADESSO MI VIENI A DIRE CHE SEI TORNATO A CASA?! DOVE SEI STATO TUTTO IL TEMPO?! ANCHE SCARLETT MI HA CHIESTO DI TE!"
Un'altra pausa. Una pausa dove Nate inizia a camminare nervoso per il parcheggio. 
"AH, IN GIRO?! A CASO, GIUSTO?! MA TI RENDI CONTO DI QUANTO FOSSIMO PREOCCUPATI PER TE?! E NO, NON HO DETTO NULLA A SCARLETT. ADESSO ARRIVO A CASA E FACCIAMO I CONTI!" Finalmente chiude la chiamata, per poi appoggiarsi alla macchina.
"Non ci posso credere... non ci posso davvero credere! Che testa di cazzo...!"
"Dai calmati, l'importante è che sappiamo che sta bene." Tenta di calmarlo Heric.
"Scusatemi... vi riporto a casa."

Per tutto il tragitto rimaniamo in silenzio, fino a che non arriviamo davanti alla nostra villa.
"Facci sapere cosa ti dice." Dice mio fratello, prima di scendere.
"Sì, e grazie di tutto. Allie, mi dispiace soprattutto per te..." Nate si rivolge a me, con aria preoccupata.
"T-tranquillo...! L'importante è che sia tornato a casa..." Tento di sorridere.

Salutiamo Nate ed entriamo in casa.
In questo momento mi sento completamente smarrita. Davvero, sto tentando di capire il motivo per il quale Jace si sia comportato in questo modo... ma non mi viene in mente nulla.
"Ei." Heric mi risveglia dai miei pensieri.
"Eh...?"
"Non voglio vederti così. Stai tranquilla, vedrai che Nate gli parlerà e ci dirà il perché del suo comportamento." Dice, accarezzandomi dolcemente la testa.

È proprio vero che tra gemelli c'è qualcosa che lega... è assurdo come sia riuscito a leggere dentro di me tutte le mie paure.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora