Capitolo 8

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Ditemi che è uno scherzo.
Il mio sguardo è fisso e le mie gambe sono immobili, come se fossero fissate al pavimento.
Mi sento mancare l'aria.

"Alison? Stai bene?" Nate mi dà una leggera pacca sulla spalla.
"Cosa? Io? Ehm, certo!" Sorrido nervosamente.
"Non sembra, hai una faccia."
"Tutto a posto, tranquillo. Vado un attimo in bagno, mi aspetti qui?"
"Certo." Sorride.

Mentre mi faccio spazio tra la folla sento gridare continuamente il nome di Hogan. Sembrano tutti impazziti.
Sarà veramente così bravo come dicono?

Ok, mi è salita la curiosità.
"Perché no...?" Penso ad alta voce.
Mi è venuta un'idea.

Mi giro, per tornare indietro, ma non per tornare da Nate. Quando mi avvicino al ring l'incontro non è ancora cominciato.
I miei occhi sono puntati su Hogan.
Indossa solo dei pantaloni neri di una tuta e delle fasce che gli coprono completamente le mani e i polsi.
Non sembra nemmeno lui. Con quell'aria seria, da duro. Non l'ho mai visto così. A scuola ha sempre quel suo sorriso beffardo. Fa quasi... paura.
Sta saltellando sul posto e sciogliendo le spalle.
In quel momento mi ricordo dei lividi sulla schiena.
Ora si spiega tutto!
Ma perché lo fa? È anche minorenne! È... illegale!

Oh, Allie! Niente distrazioni! Sei venuta qua per una missione ed è ora di portarla a termine!

"CHE LA FINALE ABBIA INIZIO! LASCIAMO IL COMANDO ALL'ARBITRO!"

Come previsto, altre urla, ancora più forti, mi spaccano letteralmente i timpani.
Vedo l'arbitro avvicinarsi a loro due. Non ho idea di cosa gli stia dicendo, ma so solo che Hogan non smette un attimo di fissare il suo sfidante.

Dopodiché lo scontro ha inizio.

L'altro tizio si avvicina ad Hogan, tirandogli pugni e calci, ma lui li schiva tutti.
Io rimango immobile, a guardarlo. Non riesco quasi a muovermi da quanto sono sconvolta.
Hogan è velocissimo a schivare tutti i colpi.
Ma non capisco, perché non reagisce? Sta solo schivando!

Cosa ti avevo detto, Allie?! Niente distrazioni!
"Giusto." Penso ad alta voce.
Prendo immediatamente il mio cellulare e inizio a scattare delle foto. Così vediamo se la smette di fare lo sbruffone a scuola.

"Con queste, ti ho in pugno."
In quello stesso istante, Hogan tira un colpo diretto nel viso dell'altro, mettendolo k.o.
Sembra quasi che mi abbia sentito pronunciare "pugno", per poi tirarne uno.
Il mio sguardo è di nuovo paralizzato.

"INCREDIBILE SIGNORE E SIGNORI! JACE HOGAN HA MESSO K.O. ANDREW ANDERSON CON UN SOLO COLPO!!! JACE HOGAN È IL VINCITORE!!!"

Mi metto subito le mani alle orecchie, per prevenire le urla. Infatti, ho fatto bene.
Guardo di nuovo Hogan, che si sta asciugando il sudore alla fronte con il braccio.
Con quell'aria così seria sembra completamente un'altra persona.

Ad un tratto, lui, guarda verso la mia direzione e i nostri sguardi si incontrano.
Lui sbarra gli occhi, e diventa pallido.
Scende immaterialmente dal ring, per poi saltare le sbarre.
Cazzo, devo andare via. Subito.

"Alison!" Sento una voce chiamarmi.
È quella di Nate.
D'un tratto, me lo ritrovo davanti.
"Pensavo ti fossi persa! Non tornavi più." Mi sorride.
Sono sempre più nervosa, continuo a guardarmi intorno.
"Ehm... sì! Mi ero persa... ascolta, sapresti indicarmi l'uscita? Si è fatto tardi e dovrei tornare a cas-"
"Non dovevi proprio venirci qui, Alison."
Le mie gambe iniziano a tremare.
Merda! Non dovevo farmi scoprire! Lo sapevo che avrei fatto una cazzata!

Mi giro lentamente e ci troviamo faccia a faccia. Ha lo stesso sguardo che aveva sul ring.
"Jace! Che ci fai qui? Dovresti andare a ritirare i soldi delle scommesse!" Dice Nate.
"I soldi li prenderò dopo." Risponde lui, senza smettere di guardarmi.

"JACE HOGAN! È IN MEZZO ALLA FOLLA!" Iniziano ad urlare delle persone.
"È QUA!!!"
"Merda..." Sbotta lui, prendendomi per un polso.
Mi trascina verso una porta, chiudendola alle nostre spalle.
"Dove siam-"

Non faccio in tempo a finire la frase che mi ha messa con le spalle al muro. Sento il suo respiro su di me.

"SIAMO IN UN POSTO DOVE TU NON DOVRESTI STARE!" Urla.

Sento la gola secca, è la prima volta che non riesco a rispondergli. Mi sento dispersa, come un pesce fuor d'acqua.

"Jace." Sentiamo la porta aprirsi.

È Nate.

"Non è il momento, Nate!"
"Lasciala stare, l'ho fatta entrare io."
"Tu?!" Sbotta lui.
"Sí. Non sapevo fosse Alison. L'ho saputo solo dopo."

Hogan mi guarda in cagnesco, allontanandosi da me.

"Portala a casa." Ordina, uscendo dalla stanza.

Rimaniamo solo io e Nate, in silenzio.
"Mi dispiace..."
"No, tranquillo. È colpa mia. Non volevo farvi litigare." Abbasso lo sguardo.
"Non c'entra nulla, non avrebbe dovuto parlarti in quel modo."
"Fa niente, veramente." Sorrido.

Mi dá un piccolo abbraccio, accarezzandomi la schiena. I nostri sguardi si incontrano e il mio cuore perde un battito.
Non ho mai visto degli occhi così azzurri che fanno un contrasto del genere con la sua pelle.
È... bellissimo.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now