Capitolo 125

63.8K 2.4K 1.3K
                                    

"Ma siete serie?"
"Avete davvero chiamato voi la polizia?" Nate chiude la portiera del suo pick-up, una volta parcheggiato di fronte al palazzo degli Hogan.

Prima di uscire da quel postaccio ci siamo recati in fretta e furia a recuperare la jeep di Scarlett, che per fortuna era ancora intatta.
Heric e Jace sono tornati con Nate, mentre io ed Emma con Scarlett.
Abbiamo preferito radunarci tutti a casa loro: i ragazzi sono feriti e hanno bisogno di cure. Ma soprattutto, non posso portare Heric a casa conciato così.
Nostra madre inizierebbe a riempirci di domande. Non che le ferite spariranno da oggi a domani, certo, ma per lo meno deve rendersi più presentabile. Dopodiché penseremo ad una scusa...

Idioti... se solo se ne fossero restati fermi, piuttosto che fare una pazzia del genere...
Sono arrabbiata e delusa, ma allo stesso tempo mi sento giù di morale... non mi è mai capitato di vederli conciati così, e mi dispiace davvero tanto...
Non saprei se arrabbiarmi a morte, o essere in pensiero per loro. Penso di trovarmi tra due fuochi...

"Sì, te l'ho detto già mille volte, mentre stavamo andando verso la mia macchina!" Scarlett sembra esasperata.
"Potevate anche dircelo!" Sbotta Jace, mentre tutti ci piazziamo davanti alla porta condominiale.
"Certo Jace! Mentre te la stavi vedendo con quel pazzo venivamo tranquillamente davanti a dirtelo! E magari gli chiedevamo anche a che ora preferiva che arrivassero!" Emma parla sottovoce mentre saliamo le scale fino al loro appartamento, ma ha comunque un tono decisamente nervoso.
"No, cretina! Potevate farci un cenno!"
"Shh, abbassate la voce! È tardi!" Li riprende Scarlett.

In effetti non si sente neanche mezzo rumore, credo che molti siano già a dormire.
Non mi sono nemmeno preoccupata di controllare l'ora, ero troppo occupata a pensare a tutto questo casino che mi sta continuando a martoriare la testa.
Tiro fuori il cellulare dalla tasca, con la batteria ormai quasi morta: oh cavolo, sono quasi le due del mattino!
Beh, bisogna anche contare che è sabato sera, tante altre persone saranno ancora fuori a fare serata.
Menomale che mamma ancora non ha chiamato. Penso si sia abituata al fatto che ormai il sabato sera torniamo parecchio tardi.

Una volta dentro casa Scarlett chiude la porta dietro di sè.

"Mettetevi sul divano, io vado a prendere alcune cose." Si sente che è nervosa, ma sta tentando di trattenersi.
Beh, lo siamo tutti... soprattutto noi ragazze.
Non riesco nemmeno ad aprire bocca da quanto mi sento delusa e arrabbiata.
I ragazzi obbediscono, lasciandosi andare sul divano: Heric al centro, Jace a destra e Nate alla loro sinistra.
Emma mi fa cenno di andare in cucina, e io la seguo.

"Vuoi un po' d'acqua?" Mi domanda gentilmente.
"Sì, grazie." Le sorrido, sedendomi su una sedia e coprendomi il viso con le mani. Mi è venuto un mal di testa...
"Stai bene?"
"Sì, tranquilla. Solo che tutta sta situazione mi ha scossa."
Lei mi porge il bicchiere, guardandomi in silenzio.
"Dai, bevi. Purtroppo stare con Jace porta a queste tipo di cose. Io lo sopporto da quattordici anni, ma prima o poi ci fai l'abitudine." Mi sussurra sorridendo, sedendosi di fianco a me.
"Me ne sono accorta." Ricambio.

Apprezzo il fatto che stia tentando di farmi ridere e distrarre, nonostante sappia bene quanto vorrebbe ammazzare il fratello, in questo momento.
Aspetta... forse non solo adesso: Emma lo ammazzerebbe sempre, in ogni ora della giornata. A sto punto mi viene da pensare che possa essere uno dei suoi Hobby preferiti.

A tutti i miei pensieri sorrido leggermente più di prima.

Ad un tratto, dal salotto, sentiamo dei sussurri.

"Mi è sembrato di tornare indietro di tre anni..." È la voce di Jace.
"Già..." Sospira Nate.
"Seh, per un attimo anche a me..." Continua Heric, lasciando cadere la testa dietro, sullo schienale del divano.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now