Capitolo 142

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Credo che per Heric il pranzo sia stato interminabile, mentre per me un divertimento unico.
La mamma non ha fatto altro che metterlo in imbarazzo, nonostante non sia mai sua intenzione, o almeno credo.

"E finalmente è ora della torta!" Esclama mamma, portandola tra le mani con già le candele accese.
"Infatti, finalmente." Sussurra Heric, sempre più scocciato.
"Eddai." Gli tiro una pacca io, trattenendo una risata.

So perfettamente che non vede l'ora di andarsene, ma d'altronde la mamma è stata così carina a farci trovare una torta così bella e invitante. Ok che, come ben sappiamo, lei preparerebbe torte pure se un meteorite dovesse colpire la Terra, ma per lo meno sono squisite!

"Ta-daaa!" Dice fiera mamma, appoggiandola sul tavolo.
Io, Emma e soprattutto Jace guardiamo la torta con l'acquolina in bocca, mentre l'unico a cui non sembra importare molto è Heric.
Caro fratellino, non mi inganni: lo so che non vedi l'ora di mangiarla. Non a caso è una delle nostre torte preferite, se non quella in assoluto.

"Papà, hai fatto bene a sposare la mamma!" Dico, andando ad abbracciarla dolcemente.
"Oh, tesoro!"
"Diciamo che posso dire che almeno una cosa buona la fa- ah!" Mio padre non fa in tempo a continuare che la mamma gli ha già tirato un mattarello in testa.
Non chiedetemi da dove l'abbia tirato fuori, credo lo avesse dentro il grembiule.

"Ma cara-"
"Mi stai dicendo che sono brava solo a fare le torte?" Piagnucola lei.
"No, ti sto dicendo che sei particolarmente brava nel farle." Dice lui, massaggiandosi la testa.
"Ok, mangiamo?" Interviene Heric per dare fine alla loro discussione comica.
"Hai l'acquolina in bocca anche tu, eh!" Jace comincia a strattonarlo dalla spalla per prenderlo in giro, mentre Heric tira su gli occhi.
"E va bene, solo perché me lo chiede il mio bambino!" Dice felice la mamma, applaudendo allegra con le mani.

Qualcuno mi salvi, non so più se continuare a trattenere le risate in segno di rispetto verso mio fratello o se lasciare libero sfogo alle lacrime dal divertimento.

"Bambinone." Sussurra Jace, nascondendo una risata e pizzicandogli le guance.
"E staccati." Sbotta lui, allontanandosi.

So che dopo ciò che sto per dire, Heric mi odierà, ma non posso non farlo.

"Beh, ma io voglio la canzoncina di buon compleanno!"
"Ma tesoro O-V-V-I-O! E sai anche cosa possiamo fare?"
"No mamma! Qualunque sia la tua idea è un no." Interviene Heric, che ormai ha perso ogni speranza.
"Eddai tesoro, fai un bel regalo alla tua mamma!"
"Al mio compleanno?"
"Sì! Sali su, prendi la chitarra e suoni mentre noi cantiamo tanti auguri a voi!"

Wow, devo ammettere che per una volta la mamma ha avuto un'idea fantastica!

"Ma va, Her! La suoni ancora la chitarra?" Gli domanda Jace.
"No."
"E invece sì! Ed è sempre bravissimo!" Intervengo.

Non capisco perché debba tenerlo segreto, lo sappiamo tutti che è capace di suonare sia la chitarra che il piano. È un peccato che non si impegni nemmeno a dimostrare le sue doti.

"Alison..." Si passa le mani sulla folta chioma bionda, ormai senza più nessuna speranza.
"Torno subito!" Salto giù dalla sedia per correre in camera sua a prendere la chitarra.
"Sbrigati tesoro, che le candele si stanno sciogliendo!"
"Sì mamma!"

In un attimo mi trovo in camera sua. Non ho idea di dove possa trovarsi. Ecco, forse avrei dovuto chiederglielo.
Come una furia mi metto a frugare tra gli armadi, ma nulla.
In un attimo mi viene un'illuminazione: il letto.
O meglio, sotto il letto.

"Lo sapevo." Dico, acchiappandola.

Scendo le scale di corsa, stando attenta a non farla sbattere da nessuna parte. Anche se Heric non ne parla mai so bene quanto tenga alla sua chitarra.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz