Capitolo 138

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Di solito sono io quella che passa lo ore in bagno, ma oggi Heric sembra voglia superarmi.

"Quanto ti manca?" Busso insistentemente alla porta.
"Finito." Dice, aprendola e apparendomi davanti.

Mi squadra un attimo, e stessa cosa faccio io: ha addosso una semplice maglia bianca, la giacca in jeans in mano e dei pantaloni neri strappati.

"Ei ei, non dirmi che devi fare colpo su qualcuna?" Lo prendo in giro.

Lui nasconde un sorriso, per poi superarmi.

"Mentre tu? Devi fare colpo su qualcuno?" Ride, indicando il mio vestitino nero attillato.
"Io? Pff... scherzi?" Ironizzo.
"Beh, vedi di fare la brava." Dice con un ghigno, avvicinandosi alle scale.
"Ma io sono sempre brava."
"Allora dillo a quel qualcuno." Ride, per poi scendere le scale.

Mi sarebbe piaciuto andare alla festa con lui, ma allo stesso tempo ho così tanta voglia di passare la serata da sola con Jace...
Heric, invece, sta per raggiungere tutti i suoi amici per andare alla festa, mentre io e Jace... non ho idea di dove andremo.

Entro in bagno, per dare un'ultima controllata a tutto: i capelli sono perfettamente piastrati, il vestitino calza a pennello e il trucco leggero, ma a posto.
Bene, direi che sono pronta.
L'unica cosa che devo fare è... aspettare che Jace arrivi.

Neanche il tempo di pensarlo che mi suona il telefono.
"Pronto. Sei arrivato?" Rispondo, tentando di nascondere la felicità che provo nel sentirlo.
<Già, signorina. Che faccio, entro->
"Oh, no!" Lo blocco, prendendo di fretta la borsa e scendere le scale.

In un attimo mi torna in mente l'ultima volta che è stato qua, al suo compleanno.
Se mia madre dovesse incrociarlo ancora ci tratterrebbe per ore.

"C-cioè, sono già sulla soglia di casa. Esco io." Dico subito, rendendomi conto di aver risposto in modo troppo affrettato.
<Ok, ti aspetto qui.>

Prima che possa uscire, mia madre compare dalla cucina con il suo solito sorriso allegro.

"Amore, ma sei bellissima!" Dice, dandomi un grande abbraccio.
"Grazie mamma!" Ricambio io.

Per un attimo ci guardiamo, con un sorrisino da ebeti in faccia, dopodiché noto che guarda verso la porta.

"Non ci sarà mica Jace-"
"S-sì, ma..." Mi piazzo davanti alla porta, per non farla uscire. "S-siamo di fretta. Anzi, frettissima e... se non andiamo via ora... rischiamo che non ci fanno entrare più!" Mento, nella speranza che mi lasci andare senza trattenermi.
"No... ma è orribile! Queste discriminazioni per chi è sempre in ritardo... io arrivavo in ritardo ad ogni festa perché ovviamente dovevo fare le mie entrata di scena!" Scoppia a ridere, fingendo una lacrimuccia per ricordare i suoi tempi.
"Ehm, sì... mamma, ora vado. Ti voglio bene!" Le do un veloce bacio sulla guancia, per poi aprire la porta il più veloce possibile.

Comincio a correre verso la macchina di Jace, che appena se ne accorge scoppia a ridere.
Insomma... non è così facile correre con degli stivali!

"Parti, parti! Metti in moto!" Gli dico sottovoce, mentre mi fiondo ad aprire la portiera per sedermi sul sedile del passeggero.
"Che succede?"
"Niente... mia madre. Se ti vede ci blocca."
"Oh beh, mi sa che è troppo tardi." Lo vedo guardare dietro di me.

Io giro lo sguardo alla mia destra e vedo mia madre sulla porta di casa agitare la sua manina come una quindicenne.

"Ciao, Jace!" Urla, saltellando.
"Salve!" Ricambia lui, dopo aver abbassato il finestrino.
"Mi ha detto Allie che siete molto di fretta, ma mi raccomando passa a trovarci presto!" Continua a sorridere.
"Sicuro!" Ride Jace. "Tua madre è sempre così allegra?" Mi domanda, mettendo in moto la jeep di Scarlett e allungandosi verso di me per darmi un dolce bacio a stampo.
"Beh... diciamo di sì." Rido. "Ma adesso dimmi... dove mi porti?" Chiedo impaziente.
"Ah, no. È una sorpresa. Lo vedrai tra poco." Dice, per poi partire.
"Uff... va beh, posso anche insistere che non me lo dici." Incrocio le braccia al petto, per poi mettermi comoda sul sedile.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloWhere stories live. Discover now