Capitolo 46

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Ormai è arrivato il fine settimana e ho passato le giornate intere sul mio letto, a fare nulla.
Per lo meno sono riuscita a riposare e a farmi passare la febbre.
La scuola non mi è per niente mancata, ma ammetto che sento la nostalgia di tante cose, soprattutto delle mie amiche. Ma poi ripenso a tutto ciò che è successo e mi sale una rabbia... in più... come ha potuto quello stronzo dirmi di dimenticare il nostro... bacio?!
Ero già a conoscenza della sua reputazione da puttaniere ma non pensavo potesse comportarsi così...! O per lo meno, non con me! Sono sempre stata l'unica della scuola a non andargli dietro come una gallina, anzi, gli sono sempre andata contro. Ma io so benissimo di avere la maggior parte delle colpe: non avrei mai dovuto fidarmi di lui! Pensavo potessimo diventare amici, ma lui mi ha voluta usare per altri scopi... a sbagliare sono stata io! Sapevo benissimo che tipo di persona fosse e nonostante ciò, mi sono fatta abbindolare.

Stupida Alison.

Ormai è pomeriggio ed Heric dovrebbe essere già di ritorno.
Mi sento sola senza nessuno a casa. Mamma e papà sono usciti per qualche commissione. E ammetto che convincere la mamma ad andare è stata una bella impresa: non voleva lasciarmi da sola per paura che potessi sentirmi ancora male. Dopo due ore di discussioni sono riuscita a convincerla.

Per adesso direi di dare una bella sistemata, visto che mi sento già molto meglio!
Mi alzo dal letto e stiro le lenzuola rosa, metto a posto i cuscini bianchi e grigi e mi dirigo verso il bagno. Faccio cadere i vestiti per terra e sciolgo i miei lunghi capelli.
Quando mi infilo sotto l'acqua calda sento una sensazione di piacere invadermi per tutta la schiena: ci voleva proprio.
Me la prendo comoda, insapono i capelli lavandoli accuratamente per poi fare lo stesso col corpo.
Una volta uscita mi asciugo velocemente e indosso il pigiama rosa pulito.

Sto per tornare in camera mia ma sento la porta di casa aprirsi. Dev'essere sicuramente Heric che è tornato da scuola.
Scendo di fretta le scale, ma non appena mi trovo davanti alla soglia di casa mi blocco sul terzo scalino.
"Ciao, Allie! Hai visite oggi." Sorride mio fratello, indicandomi con un segno della testa quelle che, fino a poco fa erano le mie migliori amiche...
"C-ciao..." Dico, rimanendo immobile. Sento la gola secca e il mio cuore ha iniziato a battere più rapidamente.

Cosa ci fanno qua?

"Ciao..." Mi salutano con un cenno della mano e un piccolo sorriso imbarazzato.
"Appoggiate pure le cose in cucina. Volete qualcosa da bere?" Domanda educatamente mio fratello.
"Io sono a posto, grazie." Dice Sam.
"Io pure." La segue Katie.
"Ok, allora vi lascio. Sorellina, se hai bisogno chiamami." Heric mi raggiunge sulle scale dandomi un veloce bacio sulla guancia, per poi andare dritto verso camera sua.
"Ok." Sorrido.
Subito dopo sposto lo sguardo verso le mie "amiche". Ammetto che mi fa strano vederle così imbarazzate. Ci sconosciamo da parecchi anni e sono sempre venute a casa mia, comportandosi come fossero nella propria.
"Ehm... andiamo in camera mia?" Propongo.
Loro si lanciano un veloce sguardo, per poi annuire.

Ci sediamo comodamente sul mio letto matrimoniale che avevo sistemato proprio poco fa.
Ciò che mi sembra ancora più strano è... vederci così tranquille.
Non so quante pazzie abbiamo fatto dentro questa stanza. Lanci di cuscini, urla, schiamazzi, nottate intere a guardare serie televisive su Netflix mangiando schifezze...
E invece ora siamo qua, sedute, calme, a guardarci faccia a faccia.

"A-abbiamo saputo da Heric che hai avuto la febbre." Dice Katie.
"Già, ma mi è finalmente passata."
"Menomale..." Sospira Sam.
Subito dopo cala un silenzio imbarazzante. Vorrei trovare qualcosa da dire, ma mi è difficile. Sono arrabbiata con loro, ma mi ha fatto piacere il fatto che siano venute a trovarmi...
"Ehm... Alison... noi..." Sam inizia a parlare ma si blocca, guardando Katie.
Mi accorgo immediatamente che non sanno come affrontare l'argomento, così decido di intervenire io.
"Capisco che siate arrabbiate con me. Avrete pensato che vi stessi tenendo nascosto qualcosa, ma non era mia intenzione. E vi chiedo scusa. Ma voi... voi non avreste dovuto ascoltare Rossana e Deb-"
"Lo sappiamo!" Esclama Katie.
"Siamo state delle stupide..." Continua Sam. "Eravamo arrabbiate... pensavamo veramente che ci stessi tenendo nascosto qualcosa... A noi non darebbe fastidio se iniziassi a frequentare Jace, volevamo solo saperlo..."
A sentir pronunciare il suo nome sento un'altra stretta al petto.
"Se voi aveste risposto alle mie chiamate..." Non finisco neanche la frase.
"Hai ragione, abbiamo sbagliato... ci siamo fatte condizionare da quelle due stronze... per fortuna che Jace è venuto a parlarci oggi e ci ha spiegato tutto."
Alla dichiarazione di Katie alzo di scatto la testa verso di loro.
"C-cioè?" Chiedo, preoccupata.
"Beh, ci ha spiegato che tra di voi non c'è mai stato nulla e che sono state Debora e Rossana a metterci in testa idee sbagliate..."

Per un attimo rimango senza parole, come se questa fosse stata la batosta più dolora. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, anzi... il mio cuore...

"Ha... davvero detto questo...?" Chiedo, sembrando il più naturale possibile.
"Sì, perché?"
Sto per rispondere, ma l'immenso nodo che ho alla gola me lo impedisce. Sento gli occhi bruciare e, un attimo dopo, mi ritrovo le guance rigate dalle lacrime.
Le mie amiche mi guardano preoccupate e confuse, ma non dicono nulla.
Mi abbracciano solo, come una volta.
Come abbiamo sempre fatto tra noi.

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora