Capitolo 58

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In qualche modo ci vediamo, tranquilla.

Sì, Jace.
Ho proprio visto quanto siamo stati assieme.
Se per "vederci" intendeva in mensa, in lontananza, lanciandoci solo veloci sguardi... beh, allora direi che ci siamo proprio!

Appena arrivata a casa saluto la mamma il più velocemente possibile, per evitare che mi faccia domande su di lui e mi dirigo in camera.
Butto lo zaino vicino al letto e mi ci lancio sopra, rilassando tutti i muscoli.

Ma perché ho tutto questo nervoso addosso?
Non stiamo neanche assieme...!
Mica posso pretendere così tanto, ora?
Cosa ti aspettavi, Alison? Che ti chiedesse un appuntamento subito dopo la scuola? Pf, nah! Non è per niente nello stile di Jace Hogan.

E poi è inutile che me la prenda tanto con lui... sono stata io la prima a chiedergli di tenere tutto nascosto.

Ad un tratto sento bussare alla porta e vedo comparire la chioma bionda di mia madre. Mi tiro su a sedere, per guardarla in volto.

"Tesoro..." Viene verso di me in punta di piedi con un piccolo ghigno sul volto, per poi sedersi di fianco a me.
"Allora?"
"Cosa, mamma?" Sorrido.
"Con Jace?" Mi dá una leggera gomitata.
"Mh... nulla di che, mi ha chiesto di uscire ma-"
"VERAMENTE? OH, ALISON È MERAVIGLIOSO!" Inizia a saltellare sul letto, abbracciandomi.
"Ehm, mamma-"
"E ti ha già chiesto un appuntamento?" Mi chiede, con gli occhi che brillano.

Alla sua domanda mi rattristo leggermente e mi tornano in mente tutte le cose a cui stavo pensando prima.

"Mamma, i ragazzi di oggi non chiedono più gli appuntamenti..." Sorrido, per smascherare la mia delusione.
"Oh..." I suoi occhi si spengono lentamente.
"Mamma, vado a farmi una doccia prima di cena, va bene?" Mi alzo dal letto per prendere il pigiama pulito.
"Certo, vai pure tesoro. Tra poco inizio a preparare da mangiare." Mi dá una carezza sulla guancia, per poi uscire dalla mia camera.

Appena entro in doccia inizio ad insaponare accuratamente i miei lunghi capelli biondi.
Per tutto il tempo continuo a pensare a ciò che è successo con Jace a scuola e, per la prima volta, benedico la prof di scienze per avermi sbattuto fuori dalla classe.
Grazie a lei sono riuscita ad ottenere due buone notizie, una più bella dell'altra.
Il campionato a Boston e... lui.
Fino a poche settimane fa avrei pagato per non vederlo più.
Non potevo vederlo.
Ma mi sono accorta che non sapevo praticamente nulla di lui...

"Ah... finalmente." Inizio ad asciugare i miei capelli lasciandoli leggermente mossi al naturale.
Poi prendo il mio pigiama rosa e bianco e lo indosso. Scendo in cucina e vedo che la mamma ha già preparato tutto.

"Buon appetito!" Esclamo, non appena mi siedo al tavolo con tutta la mia famiglia.
"Mamma, papà... io ed Heric abbiamo una bellissima notizia da darvi!"
I miei genitori mi rivolgono degli sguardi incuriositi e a mio fratello appare un sorrisino sul volto.
"Siamo stati selezionati... per il campionato di Boston!" Urlo dalla felicità, agitando la forchetta in modo fin troppo eccessivo.
"Veramente?" Chiede incredulo mio padre e lentamente gli appare un gran sorriso sul volto.
"Amore, oggi mi stai dando troppe notizie belle, vedi di calmarti!" Esclama la mamma.
Alla sua frase, però, le lancio degli sguardi d'intesa.
Non avrebbe dovuto dire nulla... ora cosa mi invento...? Dal momento che sia Heric che papà mi stanno guardando incuriositi.
"Sorellina, cos'altro ti è successo di bello che non so...?" Sento lo sguardo di mio fratello su di me... e la cosa inizia a mettermi pressione.
"Oh... ehm-"
"Le è cresciuto il seno!"

In quel momento sposto immediatamente lo sguardo su mia madre, arricciando le sopracciglia.

"C-cos-"
"Non è vero, tesoro? Mi hai chiesto di comprarti dei reggiseni nuovi perché ti stavano piccoli..." Mia mamma mi lancia degli sguardi d'intesa.

Ma... non poteva inventarsi qualcosa di più... decente...?!

"È questa sarebbe una notizia bella?" Scoppia a ridere Heric, mentre mio padre ha tenuto lo sguardo basso per tutto il tempo, per non intervenire.
"Ragazzino, tu non puoi capire! Per noi donne è una soddisfazione indescrivibile!"

Guardarla mentre recita e gesticola mi fa scoppiare in una grandissima risata.

"Beh, allora vi lasciamo nelle vostre conversazioni da donna, vero papà?"
"Eh? Oh, ehm... certo."
Papà ed Heric si alzano dal tavolo velocemente, per dirigersi in sala.
"Scansafatiche! Più che nelle nostre conversazioni da donne volevate lasciarci a sparecchiare da sole!"
"Anche quello, mamma." Ride Heric.

Appena rimaniamo da sole lei mi fa un occhiolino e io lo ringrazio.

Finita di sistemare la cucina la saluto e corro in camera mia.
Prendo in mano il cellulare e apro Whatsapp: gli unici messaggi che mi ritrovo solo quello di Sam e Katie, il gruppo delle cheerleader e qualche altra mia amica di scuola.

Di lui, nessuna traccia.

Beh, era palese Alison.

"Chissà come andranno le cose da adesso in poi..." Penso ad alta voce.
Mi siedo sulla sedia della scrivania, giocherellando con qualche penna.
Poco dopo sento il cellulare vibrare e, appena leggo il nome, il mio cuore perde un battito.

Jace: sei sveglia?

Oddio... e ora cosa gli dico?!
Non posso di certo rivelargli che stavo aspettando sue notizie... no, assolutamente no.

Sì, ma sono già a letto. Digito.

Pochi secondi dopo ne arriva un altro.

Certo, con la luce accesa?

Rimango immobile davanti al messaggio, con gli occhi sbarrati.

Non dirmi che...

Il Peggior Nemico di Mio FratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora